Blog, sweat and tears: le playlist 2022 dei tizi di Metal Skunk

CICCIO RUSSO
Disco dell’anno: RAMMSTEIN – Zeit
Top 10:
FER DE LANCE – The Hyperborean
MEGADETH – The Sick, The Dying… And the Dead!
VOIVOD – Synchro Anarchy
MISCREANCE – Convergence
WHISKEY RITUAL – Kings
RATBAG – Oh LàLà
WORMROT – Hiss
CHAT PILE – God’s Country
SCORPIONS – Rock Believer
ARDECORE – 996: Le Canzoni di G.G. Belli Vol. 1 & 2
Altra roba che mi è garbata: Clutch, Tokyo Blade, Saxon, Ironflame, Razor, Artificial Brain, Venom Prison, The Chasm, Father Befouled, Protector, Autopsy, The Spirit, Kvaen, Sakis Tolis, Thou Art Lord, Shape Of Despair, Nebula, Russian Circles, The Lovecraft Sextet, Lalalar.
L’Italia migliore: Tenebra, Messa, Hate & Merda, Violentor.
Ciofeca dell’anno: DARKTHRONE – Astral Fortress
Concerto dell’anno: Voivod
Gruppo di supporto dell’anno: Void Rot
Saluta il 2022 con un video: I really cannot believe this
PIERO TOLA
Disco dell’anno: IRON GRIFFIN – Storm of Magic
Top 10:
SCORPIONS – Rock Believer
MEGADETH – The Sick, The Dying… And the Dead!
VEHEMENCE – Ordalies
ARMAGH – Serpent Storm
NIGHT LORD – Death doesn’t Wait
IRONFLAME – Where Madness Dwells
KROLOK – Funeral Winds & Crimson Sky
VOIVOD – Synchro Anarchy
RIDERS OF ROHAN – Riders of Rohan
VALIDOR – Full Triumphed
Altra roba che mi è garbata: Saxon, Aara, The Cimmerian, lo zio Jack Starr, la zampata soft e di classe, da sentire a luci soffuse, dei Journey (prima che le solite beghe legali sui proventi del marchio portino alla distruzione totale di questa istituzione vecchia di mezzo secolo), Heltekvad, The Dead Dasies (che groove, signori!)… Quest’anno in generale è stato l’anno dei vecchi che spaccano culi.
L’Italia migliore: Miscreance.
Ciofeca dell’anno: Forse quel dischetto del cazzo tirato fuori dagli In The Woods…, che dal precedente bell’album passano ad una pisciatina diluita al limite del pop metal grazie a quella cacata uscita un mesetto fa circa.
Concerto dell’anno: La rumorosissima esibizione di Raison d’Être e Brighter Death Now durante una gelida serata a Cracovia dentro ad un locale che contiene a malapena cento persone, con poche decine di avventori gotici che farebbero sembrare il circo dei freaks un provino per la pubblicità del dentifricio Mentadent e con chiaccherata finale con un Roger Karmanik che puzzava di bevande spiritose da tre metri di distanza. Menzione d’onore ai The Dead Dasies con un Glenn Hughes che a settant’anni spacca ancora i lampadari. Disumano
Gruppo di supporto dell’anno: Exodus di spalla ai Testament. Another lesson in violence.
Saluta il 2022 con un video: “Hulkamania is running wild, Brother“
MICHELE ROMANI
Disco dell’anno: HORN – Verzet
Top 10:
TEMNOVRAT – Bon Sarma
VEHEMENCE – Ordalies
LORD BELIAL – Rapture
SHAPE OF DESPAIR – Return To The Void
THE HALO EFFECT – Days Of The Lost
AARA – Triade II – Emera
VAINO – Metsanpeitto
MOONLIGHT SORCERY – Nightwind: The Conqueror of the Stars
CONDRA – Aeonic Tempest From The Abyss
WHITE WARD – False Light
Altra roba che mi è garbata: Drudkh, Aukels, Pure Wrath, Medieval Demon, Ofermod, Friisk, Stangarigel
L’Italia migliore: Miscreance, In Grief e Abhor.
Ciofeca dell’anno: Darkthrone – Astral Fortress
Concerto dell’anno: Emperor-Mayhem all’Alcatraz, una roba pazzesca.
Gruppo di supporto dell’anno: Necromass.
Saluta il 2022 con un video: NO FUN NO MOSH NO CORE NO VIDEO
L’AZZECCAGARBUGLI
Disco dell’anno: MESSA – Close
Top 10:
MEGADETH – The Sick, The Dying…and The Dead!
RAMMSTEIN – Zeit
VOIVOD – Synchro Anarchy
BLUT AUS NORD – Disharmonium – Undreamable Abysses
CHAT PILE – God’s Country
WILCO – Cruel Country
ARCADE FIRE – WE
BRIAN ENO – FOREVERANDEVERNOMORE
FONTAINES D.C. – Skinty Fia
BIG THIEF – Dragon New Warm Mountain I Believe in You
Altra roba che mi è garbata: Korn, Yard Act, Darkthrone, Oneida, Deathspell Omega.
L’Italia migliore: oltre ai Messa, mi è piaciuto il nuovo Verdena e non posso che citare un trittico tutto partenopeo: il secondo album di Liberato, il nuovo Nu Genea e il bellissimo Senghe degli Almamegretta. Infine, non posso che elogiare il bellissimo semi-esordio (dopo il cambio di nome) dei The Wends, band di Torino che coniuga il power-pop di Lemonheads e Teenage Funclub ai Byrds, agli Smiths e ad altre cose belle: non fatevelo scappare, e dopo pochi minuiti vi ritroverete a canticchiare il ritornello di What a Heart is For.
Ciofeca dell’anno: quest’anno il mio amato Billy Corgan con il suo ATUM non si batte.
Concerto dell’anno/gruppo di supporto dell’anno: Cat Power all’Auditorium Ennio Morricone.
Saluta il 2022 con un video: Dato il periodo natalizio e dato che ho scoperto che questo pezzo è ormai censurato su tutte le radio inglesi e americane, vi regalo la più bella raffica di insulti di tutti i tempi contenuta in Fairytale of New York.
GRIFFAR
Disco dell’anno: MEDIEVAL DEMON – Black Coven
Top 10:
PURE WRATH – Hymn To The Woeful Hearts
SHAPE OF DESPAIR – Return to the Void
DUIR – Tutto Scorre Niente Rimane Immobile – IMPERMANENZA
AūKELS – Ebwaidilīsnā
AARA – Triade II- Hemera + Phthonos EP
IMMOLATION – Acts of God
FESTUNG – Der Turm
SZIVILIZS – Grabsuchtslieder
DEATHSPELL OMEGA – The Long Defeat
MISþYRMING – Með hamri
Altra roba che mi è garbata: una marea, letteralmente. Come si usa dire: long lists are fucking boring. Per non far torto a nessuno allora vi rimando a tutti i consigli per gli acquisti, i recuperoni raw black metal e tutti gli altri dischi che in qualche momento nel tempo ho portato alla vostra attenzione sul blog quest’anno. Ne mancano ancora diversi ma ve ne parlerò di sicuro, perché c’è roba che vale davvero la pena di considerazione. Stay tuned!
L’Italia migliore: di Duir già sapete perché è in top 10, aggiungerei una top-3 autarchica: À Répit – Spirito d’autunno; Funeral Fog – Waldeinsamkeit; Nictomorfo – Nihil. Poi c’è altro, naturalmente. In Italia si suona ottima musica estrema.
Ciofeca dell’anno: tra quelli da cui era lecito aspettarsi qualcosa in più, mi spiace dirlo ma We Are the Apocalypse dei Dark Funeral è un disco anonimo. In assoluto il disco più merdoso che ho ascoltato è White Tomb Pilgrimage dei Winterburial, ma tanto questi sono degli sconosciuti che lasciano il tempo che trovano. Per il resto, oramai i dischi pessimi li riconosco dopo il terzo brano al massimo, quindi evito e mi dedico ad altro. La vita è troppo corta per ascoltare musica scadente.
Concerto dell’anno: Emperor/Mayhem/Necromass.
Gruppo di supporto dell’anno: Necromass (ad honorem).
Saluta il 2022 con un video: Il 2022 non si merita neanche un video. Ti sei portato via il nostro pelouche, una parte della mia vita. Un buon motivo per odiarti anche di più di quanto io abbia odiato tutti gli altri. Un poco cordiale VAFFANCULO, con tutto il rancore possibile. R.I.P. Carlottina, miciotta norvegese delle foreste, 1-5-2000/1-11-2022. Indimenticata, indimenticabile.
CHARLES
Disco dell’anno: RAMMSTEIN – Zeit
Top 10:
WHISKEY RITUAL – Kings
ARDECORE – 996: Le Canzoni di G.G. Belli Vol. 1 & 2
BLIND GUARDIAN – The God Machine
MEGADETH – The Sick, The Dying… And the Dead!
NITE – Voices of the Kronian Moon
SAKIS TOLIS – Among the Fires of Hell
SCORPIONS – Rock Believer
SCREECHING WEASEL – The Awful Disclosures of Screeching Weasel
STRATOVARIUS – Survive
ULTIMA FRONTIERA – Hic Sunt Leones
Altra roba che mi è garbata: Aara, Arjen Anthony Lucassen’s Star One, Candlemass, The Cult, Early Moods, Ellende, Haunt, Horn, Kvaen, In Aphelion, Ironflame, Lovers Lake, Miami Nights 1984, Monster Magnet, Nebula, Sabaton, Saor, Slaegt, The Spirit, Sylvaine, Timecop1983, Weezer, Woods of Desolation. Infine, anche se uscito verso la fine del 2021, mi è obbligatorio menzionare Moonlit Cross dei tedeschi The Night Eternal.
L’Italia migliore: VIOLENTOR – Manifesto di Odio
Ciofeca dell’anno: DARKTHRONE – Astral Fortress
Concerto dell’anno: Marissa Nadler nella chiesa valdese.
Gruppo di supporto dell’anno: nessuno.
Saluta il 2022 con un video: TUTTO IL MIO 2022
STEFANO MAZZA
Disco dell’anno: SODOM – 40 Years at War
Top 10:
VOIVOD – Synchro Anarchy
SENTIENT HORROR – Rites of Gore
SAKIS TOLIS – Among the Fires of Hell
TE RUKI – Marako Te Ruki
IMMOLATION – Acts of God
LUNAR SPELLS – Demise of Heaven
THE TROOPS OF DOOM – Antichrist Reborn
OZZY OSBOURNE – Patient Number 9
ASTRAL SPECTRE – Phantom Nightmare
DESTRÖYER 666 – Never Surrender
Altra roba che mi è garbata: Blut aus Nord, Megadeth, Perdition Temple, Autopsy, The Cimmerian, Dekapited, Gevurah, Maule.
L’Italia migliore: Lou Quinse, Cerebral Extinction, Griefbringer.
Ciofeca dell’anno: non saprei, adesso me ne vengono in mente tre con la L: Lamb of God, Lacuna Coil, Lorna Shore.
Concerto dell’anno: me lo sono perso per motivi non dipendenti dalla mia volontà. Avevo già preparato moglie, figli, genitori, suoceri che domenica 18 dicembre non ci sarei stato per nessun motivo, ma non c’è stato nulla da fare. Ci andavo non tanto per chi suonava, quanto per il raduno con i caproni di redazione. La proprietà di Metal Skunk ha magnanimamente evitato di insultarmi, speriamo di far meglio la prossima volta.
Gruppo di supporto dell’anno: non so.
Saluta il 2022 con un video: stimolazioni.
MARCO BELARDI
Disco dell’anno: BLIND ILLUSION – Wrath of the Gods
Top 10:
AUTOPSY – Morbidity Triumphant
VENATOR – Echoes From the Gutter
EARLY MOODS – st
IMMOLATION – Acts of God
PROTECTOR – Excessive Outburst of Depravity
MAULE – Maule
MIDNIGHT – Let There be Witchery
SAXON – Carpe Diem
THE TROOPS OF DOOM – Antichrist Reborn
HIGH COMMAND – Eclipse of the Dual Moons
Altra roba che mi è garbata: con certezza il disco dei Megadeth, impeccabile al livello di Endgame e di Dystopia e un po’ vuoto dentro come tutta la roba dei Megadeth dopo The System of Failed. Mi piacciono, e pure tanto, ma per qualche ragione non sarà mai amore.
L’Italia migliore: FLYING DISK con In the Heart of the City
Ciofeca dell’anno: VISIONS OF ATLANTIS con Pirates, che ho provato ad ascoltare per non so quale motivo. Mi deprime l’atteggiamento che hanno certi gruppi nel suonare metal oggigiorno, ma le avvisaglie c’erano già venticinque anni fa.
Concerto dell’anno: e chi c’è andato? Come a ragion veduta dice Bargone, sono un delatore, un pisciatore, una spia. Mi scaglio contro al fenomeno dei concerti in streaming e poi non vado a quelli in carne ed ossa. La vecchiaia è arrivata, mi mancano un paio di polacchine della Clarks, qualche maglioncino girocollo e un bell’abbonamento a DAZN e sono al completo.
Saluta il 2021 con un video: l’automobilista sceglie Bio Fileni.
EDOARDO GIARDINA
Disco dell’anno: MESSA – Close
Top 10:
CELESTE – Assasine(s)
UFOMAMMUT – Fenice
RAMMSTEIN – Zeit
BRUTUS – Unison Life
KONVENT – Call Down the Sun
A.A. WILLIAMS – As the Moon Rests
SAOR – Origins
NU GENEA – Bar Mediterraneo
MORTAL INCARNATION / BEDSORE – Split
CULT OF LUNA – The Long Road North
Altra roba che mi è garbata: A Loner degli Hangman’s Chair, The Suns of Perdition – Chapter III: The Astral Drain dei Panzerfaust (anche se il capitolo 2 era meglio) e Spectrum Xenomorph dei Labyrinth of Stars
L’Italia migliore: annata prolifica per l’italia, per cui, oltre a quelli già scritti più in alto, cito Liberato II di Liberato, 996 – Le canzoni di G.G. Belli degli Ardecore e Quanto dei Gazebo Penguins.
Ciofeca dell’anno: la ciofeca per eccellenza è sicuramente Atlantis dei SOEN, ma ho purtroppo anche qualche altra delusione da segnalare, come Maestrale del Muro del canto e Worship the Degenerate degli al-Namrood.
Concerto dell’anno: dico i Mgła allo Slaughter Club – ma anche i Messa al Legend Club, gli Ufomammut al Bloom e i Gazebo Penguins al Circolo Magnolia hanno meritato tantissimo.
Saluta il 2022 con un video: Zelensky cyberpunk.
ENRICO
Disco dell’anno: RAMMSTEIN – Zeit
Top 10:
CLUTCH – Sunrise On Slaughter Beach
CULT OF LUNA – The Long Road North
FONTAINES D.C. – Skinty Fia
GHOST – Impera
MESSA – Close
MIDNIGHT – Let There Be Witchery
OFF! – Free LSD
SCORPIONS – Rock Believer
THE AFGHAN WHIGS – How Do You Burn?
YARD ACT – The Overload
Altra roba che mi è garbata: Cloakroom – Dissolution Wave; Deathspell Omega – The Long Defeat; Elder – Innate Passage; Goat – Oh Death; Cave In – Heavy Pendulum; Megadeth – The Sick, The Dying… And The Dead!; Melvins – Bad Moon Rising; Ozzy Osbourne – Patient Number 9; Saxon – Carpe Diem; The Cult – Under The Midnight Sun; The Hellacopters – Eyes Of Oblivion; Voivod – Synchro Anarchy; Watain – The Agony & Ecstasy Of Watain; Wet Leg – st; Zeal & Ardor – st.
Ciofeca dell’anno: il secondo imbarazzante album degli Stöner, che bissano il disastro dell’esordio e riescono nell’impresa senza precedenti di aggiudicarsi il titolo per due anni di fila.
L’Italia migliore: Whiskey Ritual – Kings
Concerto dell’anno: Down @ Graspop – 18 giugno 2022.
Gruppo di supporto dell’anno: Green Lung in apertura ai Clutch @ Fabrique, Milano – 26 novembre 2022.
Saluta il 2022 con un video: Remember the Fallen
LORENZO CENTINI
Disco dell’anno: MESSA – Close
Top 10:
TENEBRA – Moongazer
ARDECORE – 996: LE CANZONI DI G.G. BELLI VOL. 1 & 2
IN GRIEF – An Eternity of Misery
ASSUMPTION – Hadean Tides
LIMOUSINE BEACH – Limousine Beach
ERIC WAGNER – In the Lonely Light of Mourning
HATE&MERDA – Ovunque Distruggi
IRON GRIFFIN – Storm of Magic
FER DE LANCE – The Hyperborean
SUEDE – Autofiction
Altra roba che mi è garbata: sono rimasti fuori alcuni dischi notevoli dalla decina di sopra per scelte in alcuni casi del tutto arbitrarie, tipo quelli di Serpentent, Cave In, HelèH, Cauchemar, Aptera e Thy Listless Heart. Il doom e l’heavy, in forme varie, sono stati difesi anche da Gargantuan Blade, Friends of Hell, Early Moods, Parish, Kryptograf, Elder, Stone Axe, BlackLab, Orthodox, Lord Vigo, Mythosphere, Smith&Swanson. Punk, post-punk, wave: High Vis, Johnny Hunter, Julian Cope.
L’Italia migliore: tantissima, troppa Italia, quest’anno: Ratbag, Miscreance, il Capro, Black Spell, ExpiatoriA, Barbarian, Noia.
Ciofeca dell’anno: classifica che perde di qualsiasi significato nelle annate in cui escono i nuovi dischi degli Smashing Pumpkins. Comunque, diversi i dischi che hanno tradito le attese.
Concerto dell’anno: vedere gli Unida dal vivo e stato un sogno che di è (parzialmente, sob) avverato. Poi con impegno sono riuscito a perdermi Mercyful Fate, Messa, Tenebra, Ardecore. Ma ho visto per a quinta volta i Giuda, stavolta a Desio. Fatico a credere che esista una band migliore dal vivo. Io li vedrei tutte le sere.
Band di supporto dell’anno: Green Lung in apertura ai Clutch.
Saluta il 2022 con un video: devo davvero?
MASTICATORE
Disco dell’anno: HIV – The Bright Side of Everything
Top 10:
MISCREANCE – Convergence
LUSTRE – A Thirst for Summer Rain
WORMROT – Hiss
VENOM PRISON – Erebos
UNPROCESSED – Gold
LORNA SHORE – Pain Remains
GRIM SALVO – Mildred
KONVENT – Call Down the Sun
MESSA – Close
ARTIFICIAL BRAIN – Artificial Brain
Altra roba che mi è garbata: Aara – Triade II: Hemera, Carpenter Brut – Leather Terror, Electric Callboy – Tekkno, Beastmaker – Lusus Naturae, White Ward – False Light, Edelweiss – Nome est Omen, Within Destruction – Lotus, Pharmacist – Accelerating Suppuration, Rammstein – Zeit.
Ciofeca dell’anno: In realtà ci tenevo a citare due bombe uscite nel 2021: The Shitpendables dei Gutalax e Mistery of Obsession degli Spasm, che nessuno dei poser qui sopra l’anno scorso si è degnato perlomeno di citare (recensirli tu no? NdCiccio). Appena ho messo su il nuovo Spasm il mio buco del culo si è stretto così rapidamente da sibilare. Non ce n’è tanta di musica che ti emoziona al punto da farti sussurrare l’ano.
L’Italia migliore: Oltre a quelli sopra, Violentor – Manifesto di Odio, Whiskey Ritual – Kings, Abhor – Six six sex, Hate & Merda – Ovunque Distruggi, Funeral Boogie – A Mournful Ground, Cosmic Putrefaction – Crepuscular Dirge for the Blessed Ones, Ufomammut – Fenice, Di’aul – Abramacabra.
Concerto dell’anno: Mercyful Fate, Rock the Castle.
Gruppo di supporto dell’anno: Exciter, Rock the Castle.
Saluta il 2022 con un video: questo.
BARG
Disco dell’anno: IN GRIEF – An Eternity of Misery
Top 10:
BATTLELORE – The Return of the Shadow
ERIC WAGNER – In the Lonely Light of Mourning
FER DE LANCE – The Hyperborean
HORN – Verzet
LORD BELIAL – Rapture
LUNAR SPELLS – Demise of Heaven
LUSTRE – A Thirst for Summer Rain
NITE – Voices of the Kronian Moon
RAMMSTEIN – Zeit
TENEBRA – Moongazer
Altra roba che mi è garbata: Drudkh, Clarent Blade, Alestorm, Dark Forest, Friends of Hell, Medieval Demon, Armnatt, Aara, Kvaen.
L’Italia migliore: a parte quelli in playlist direi Expiatoria e Ardecore.
Ciofeca dell’anno: The Smashing Pumpkins – Atum, e tante grazie all’Avvocato per avermi fatto sentire questa meraviglia. Il favorito per il titolo sarebbe dovuto essere il nuovo Blind Guardian, le cui premesse erano tremende; invece, come detto, il disco non è granché ma non fa neanche schifo.
Concerto dell’anno: Mercyful Fate al Wacken, una roba ultraterrena. Non posso però non citare anche gli Emperor all’Alcatraz, evento storico o quasi.
Band di supporto dell’anno: Mayhem, per questioni affettive.
Saluta il 2022 con un video: il mio 2022.
10. Sigh – Shiki
9. Threshold – Dividing Lines
8. Blind Illusion – Wrath of the Gods
7. Graceless – Chants from Purgatory
6. Grand Belial’s Key – Kohanic Charmers
5. Evil Invaders – Shattering Reflection
4. Oceans of Slumber – Starlight and Ash
3. White Ward – False Light
2. Hangman’s Chair – A Loner
1. Ultha – All that has never been True
Non credo molti dalle nostre parti abbiano compreso la portata di un album come All that has Never been True. Qualche parola la voglio spendere. Intanto lasciamo stare le stronzate fuori campo, fuori competenza, fuori l’essere avvezzi al black metal. Questo capolavoro (unico capolavoro di questo anno che sta morendo) non è un album post qualche cosa. È un’opera black metal. Punto. È quanto di più vicino al concetto heideggeriano di “gettatezza” io abbia ascoltato negli ultimi due o tre lustri. Riferimenti non ce ne sono. Gli Ultha somigliano agli Ultha. Forse vengono alla mente i Lunar Aurora in alcuni momenti, gli Emperor in altri; ma sono suggestioni, non parlo di influenze così dirette. Black metal nel riffing sempre in tremolo, nella struttura dei brani. Ipnotico, malato di un dolore mistico nei momenti atmosferici dove i tappeti di synth possono ricordare i Ruins of Beverast. Album eccezionale, evocativo, ipnotico, di gusto superiore.
Per farsi un’idea.
Altre cose che mi sono piaciute (parecchio):
The mist from the Mountains – monumental – the temple of twilight
Lord Belial – Rapture
Mormant de snagov – Exquisite aspects of wrath
Grand Harvest – Consummatum est
Early Moods – Early Moods
In Aphelion – Moribund
Shape of Despair – Return to the Void
Arena – The Theory of Molecular Inheritance
Pure Wrath – Hymn…
Cave In – Heavy Pendulum
Asunojokei – Island
Un caro saluto a tutti voi con grande apprezzamento per la passione, l’attitudine e la competenza.
P.s. perché manca la lista dell’abruzzese montanaro (brutto)?
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questi i miei… con un ringraziamento dovuto. Con mezz’ora / un’ora massimo al giorno da potersi ritagliare, siete il riferimento principale. Certo, rispetto alla classifica generale non ho neanche un disco in comune, ma chissenefrega!
The Halo Effect – days of the lost
Maule – Maule
Ghost – Impera
Plakkaggio – Verso la vetta
Venator – Echoes from the Gutter
Ratos de Porao – Necropolitica
Sentient Horror-Rites of Gore
Exhumed – to the dead
Sakis Tolis – Among the fires of hell
IronFlame – where madness dwells
Altra roba che è appena appena fuori dalla top ten: Autopsy, Lord belial, Eucharist (anche se inizialmente ho patito la delusione per non aver trovato un nuovo mirrorworlds), Municipal Waste.
Mi riservo di ascoltare il nuovo Whiskey Ritual appena possibile.
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Metto la mia top five:
1 five finger death punch
2 mimorium
3 perfect Plan
4 chez Kane
5 sigh
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In ordine puramente alfabetico, la top qualcosa con il metal che più ho ascoltato uscito quest’anno:
Altars – Ascetic Reflection
Blut aus Nord – Disharmonium – Undreamable Abysses
Cult of Luna – The Long Road North
Deathspell Omega – The Long Defeat
Disillusion – Ayam
Elder – Innate Passage
Ellende – Ellenbogengesellschaft
Firtan – Marter
Imperial Triumphant – Spirit of Ecstasy
KEN Mode – NULL
Krallice – Crystalline Exhaustion
Messa – Close
Mournful Congregation – The Exuviae of Gods Part I
Pure Wrath – Hymn to the Woeful Hearts
Sigh – Shiki
Threshold – Dividing Lines
Ufomammut – Fenice
Voivod – Synchro Anarchy
Vorga – Striving Toward Oblivion
White Ward – False Light
Wilderun – Epigone
Wo Fat -The Singularity
Zeal & Ardor – 2022 – Zeal & Ardor
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…ma perché Belardi saluta il 2021?
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