Il solito Satana: DARK FUNERAL – We are the Apocalypse

Questa è una conversazione immaginaria tra me e Lord Ahriman, mentore e tiranno draconiano dei Dark Funeral:

Io: Lord Ahriman, e così è uscito un nuovo vostro disco… Ne è passato di tempo eh? Sei anni…

Lord Ahriman: Si sapeva che sarebbe uscito a marzo di quest’anno Sathani 2022 da almeno sei mesi. Dove hai vissuto negli ultimi tempi figlio mio, nel bosco incantato della Fata Turchina?! Hail Satan!!! (Lo deve ripetere almeno una volta ogni quarto d’ora per contratto, sapete benissimo stipulato con chi). Lo hai ascoltato? Che ne pensi?

Io: Mi è abbastanza piaciuto, il classico disco Dark Funeral…

L.A.: Ovvio che è un classico disco Dark Funeral, l’ho scritto IO e IO SONO I DARK FUNERAL. Cazzo credevi, pirla? Pensavi che mi sarei messo a suonare musica come quella dei Mithotyn o quei non-etero dei Ghost? (Si gira verso il nuovo batterista Jalomaah, il quale non proferirà altre parole tranne che “sì, padrone” durante tutta la conversazione e gli chiede: “Ma chi è questo coglione?”)Io: (timidamente) Ma non pensi che oramai il vostro suono sia standardizzato? È da Diabolus Interium che praticamente pubblicate lo stesso disco… Con tutto il rispetto, eh! È solo il mio umile parere…

L.A.: Sai cosa ci faccio con il tuo umile parere? Ascolta, coglione: il modo in cui suona il mio gruppo l’ho inventato io, è un mio trademark e sono gli altri sfigati inutili (Hail Satan!!!) che copiano la mia musica. Io suono questa musica perché IO SONO I DARK FUNERAL! Lo capisci o no? Faccio uscire dischi che contengono la musica che la gente vuole da me, quella che mi fa ottenere contratti sontuosi con la Century Media, una major, mica la prima etichettina di merda passata di lì per caso. Noi siamo il black metal svedese, fanculo gli altri. Lo hai comprato il disco?

Io: Naturalmente!

L.A.: Allora sei ancora più ritardato di quanto già non pensassi. Cazzo fai, compri dischi che non ti piacciono? Buon per me, hai versato soldi tuoi nelle mie tasche.

Io: (oramai in soggezione) Ma non ho detto che non mi piace, Vostra Satanità, è solo che mi aspettavo un po’ più di coraggio… I pezzi sono sempre gli stessi, voi suonate sempre nello stesso modo, la Sua voce è più scontata dei suoni degli assoli di Santana, i riff sono intercambiabili tra un pezzo e l’altro senza che ci si possa accorgere di una qualche differenza, il qui presente batterista affetto da mutismo è un blastbeat-hero e tira come un dannato per tutto il disco… Ma diamine, questo album se possibile suona tutto uguale ancora più degli altri! Compreso il pezzo lento centrale When I’m Gone, sei minuti… Ne bastavano la metà! Ho sperato fosse ispirato dal brano omonimo di Eminem, quello sì che è puro rancore messo in musica ed allora sì che il risultato avrebbe avuto un impatto diverso…

L.A.: Non so chi sia questo SaNtana, io conosco solo SaTana (Hail Satan!!!) e comunque io canto come cazzo mi pare, non credi? Chi sei tu per venire a dirmi come si deve cantare un disco black metal? Quanti dischi hai venduto tu e il tuo gruppo di sfigati? Vedi, coglione, l’unica verità è che io suono in questo modo perché è questa la musica che i fan vogliono da me. Se suonassi qualcosa di diverso, di innovativo, di evoluto tu e gli altri imbecilli che la pensano come te sareste i primi a dire che i Dark Funeral sono finiti, non sono più la stessa cosa, non c’è paragone con i dischi vecchi. Se cambiassi modo di suonare, e i dati di vendita non fossero quelli che i tipi della Century Media si aspettano, dopo dieci secondi mi sbatterebbero fuori a calci in culo, e tu pensi che io voglia rischiare una simile eventualità? I fan vengono a vedere i miei concerti e comprano i miei dischi perché sanno cosa ci troveranno, non vogliono sorprese, non vogliono sperimentazioni e stronzate di questo genere, anche se poi mugugneranno perché Secrets of the Black Arts era un’altra cosa. Vi do quello che volete, perché è quello ciò che volete: musica che sia il più vicina possibile a Secrets of the Black Arts. La Century Media vuole monetizzare la mia storia? Beh, a me sta benissimo, anche perché la gente compra i miei dischi perché sono rassicuranti, sa che contengono la musica che io ho sempre suonato raggiungendo un successo che in pochi oggi possono vantare. Credi che alla label gliene freghi qualcosa se i fan di più vecchia data pensano che il disco sia così così? Loro vogliono che chiunque ascolta metal si compri un disco dei Dark Funeral così come fanno i fan dei Metallica, degli Slayer, degli Iron Maiden o dei Cannibal Corpse, e lo voglio anch’io. Mai sentito parlare di royalties? IO non ho nulla da invidiare a nessuno, chiaro? IO sono la storia del black metal! IO ho scritto Secrets of the Black Arts, capito? Hail Satan !!!

Io: Oh!

L.A.: Vedo che ci sei arrivato, era ora. Adesso basta, ‘sto tipo m’ha rotto le palle, vero Jalomaah? (“sì, padrone”) È ora che ti porti a fare esercizio alla batteria, se no la prossima volta che sbagli un attacco mi tocca spezzarti una clavicola anziché darti un semplice calcio nelle palle. Bene, io me ne vado quindi puoi andartene affanculo anche te. E vedi di scrivere bene del mio nuovo disco, se no ti mando un paio di Legioni a tormentare i tuoi sonni. Hail Satan!!!

Fine della prefazione.

Riassunto per chi non ha voglia di leggere tutto quanto sopra: We Are The Apocalypse è il nuovo disco dei Dark Funeral, è un disco dei Dark Funeral per i fan dei Dark Funeral e ci troverete dentro tutto quello che vi aspettate di trovare in un disco dei Dark Funeral. Niente più, niente meno. Dovrebbe bastare come recensione, no? (Griffar)

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