Nessun ritorno alle origini: Tweedy e soci incidono una summa delle diverse fasi della loro carriera per raccontare le diverse anime di quel “Paese crudele” che è l’America.

Freddo, cupo, industriale: Cypher fu il punto d’arrivo dell’evoluzione degli And Oceans prima di una pausa di riflessione durata diciotto anni.
Read more »Nessun ritorno alle origini: Tweedy e soci incidono una summa delle diverse fasi della loro carriera per raccontare le diverse anime di quel “Paese crudele” che è l’America.
Read more »Ennesimo album dei Destruction (e primo senza lo storico chitarrista Mike), se qualcuno sta ancora tenendo il conto.
Read more »Il signor Snitz in sei mesi ha già pubblicato due Lp e due Ep. Il solito problema delle one man band di raw black metal che come mettono due note in croce incidono un pezzo.
Read more »La storia di un placido uomo all’antica che a un certo punto stermina la propria famiglia e scompare per 18 anni. Ma è il movente a lasciare sconvolti.
Read more »Continuiamo il nostro viaggio tra le cantautrici infere con Anne K. O’Neill, veterana della scena di Seattle che esplora la via progressive al neofolk.
Read more »Dopo un’attesa di 5 anni, dovuta all’ingresso di Vogg nei Machine Head, gli ex enfant prodige polacchi tornano con un album migliore del predecessore ma azzoppato da troppi giri a vuoto.
Read more »Due punti di vista differenti sull’undicesimo lavoro degli Immolation: Acts of God nella prospettiva storica di Griffar e nella disamina musicologica di Mazza.
Read more »C’è davvero qualcuno che stesse aspettando con un sia pur minimo interesse questo album? Non è manco brutto, peraltro: le idee ci sono ma vengono utilizzate malissimo.
Read more »Chi li sta dando per finiti sbaglia. A tratti frenetico e contorto, in altri frangenti sorprendentemente melodico, il nuovo album dei Deathspell Omega mischia le carte ancora una volta.
Read more »Nessun ritorno alle origini: Tweedy e soci incidono una summa delle diverse fasi della loro carriera per raccontare le diverse anime di quel “Paese crudele” che è l’America.
Ennesimo album dei Destruction (e primo senza lo storico chitarrista Mike), se qualcuno sta ancora tenendo il conto.
Il signor Snitz in sei mesi ha già pubblicato due Lp e due Ep. Il solito problema delle one man band di raw black metal che come mettono due note in croce incidono un pezzo.
Continuiamo il nostro viaggio tra le cantautrici infere con Anne K. O’Neill, veterana della scena di Seattle che esplora la via progressive al neofolk.
Dopo un’attesa di 5 anni, dovuta all’ingresso di Vogg nei Machine Head, gli ex enfant prodige polacchi tornano con un album migliore del predecessore ma azzoppato da troppi giri a vuoto.
A 13 anni dal disco precedente, torna questa emanazione dell’indimenticato gruppo tedesco. Black metal feroce e angosciante, contorto e non semplice da assimilare.
Due punti di vista differenti sull’undicesimo lavoro degli Immolation: Acts of God nella prospettiva storica di Griffar e nella disamina musicologica di Mazza.
Il problema degli Aara è stato debuttare con un disco irripetibile. Ma anche questo Triade II: Hemera ha il suo perché, con i suoi rimandi al black melodico svedese e alle atmosfere dei primi Cradle of Filth.
Due chiacchiere con l’uomo dietro al suono dei primi Slayer, dei Sadus, degli Armored Saint, dei Trouble e di tanti altri colossi del metal americano anni ’80.
Prima ancora di essere uno dei blockbuster più spettacolari e genuinamente divertenti degli ultimi anni, Maverick è un vero e proprio manifesto, un atto di resistenza di un cinema che non c’è più.
Tra gli appuntamenti da non perdere MARDUK, AGNOSTIC FRONT, NASHVILLE PUSSY e un paio di festival punk-hardcore come si deve.
Quando nel 1989 uscì Slowly We Rot il metal estremo era già una realtà. Ma nessuno suonava come gli Obituary. E nessuno aveva la voce disumana di John Tardy.
Uno dei gruppi più apprezzati della scena black metal odierna torna dopo anni nella sua città natale e si rivela come sempre all’altezza della situazione.
L’abbandono del batterista ci aveva fatti spaventare, ma gli Ufomammut tornano dal vivo per presentare il loro ultimo album. Noi eravamo presenti.
La storia di un placido uomo all’antica che a un certo punto stermina la propria famiglia e scompare per 18 anni. Ma è il movente a lasciare sconvolti.
Il Messicano racconta la surreale epopea di Wanna Marchi, due volte nella polvere e due volte sull’altar, che insieme alla figlia Stefania e al “mago” Do Nascimento riuscì a diventare protagonista della televisione italiana.
La rubrica sulle copertine brutte torna con un grande classico.
La storia del “mago” televisivo che, grazie alle frequentazioni con l’alta borghesia franchista, arrivò alla notorietà nazionale in Spagna per poi approdare in Italia nella scuderia di Wanna Marchi.
Freddo, cupo, industriale: Cypher fu il punto d’arrivo dell’evoluzione degli And Oceans prima di una pausa di riflessione durata diciotto anni.
Celebriamo il ventennale di High on Fire, Kylesa, Horna, Insomnium, The Crown, Disgorge, Beseech, Haemorrhage, Empyrium, Dimension Zero, Skinlab, The Third and the Mortal, Nocturnal Rites, Rush e tanti altri.
Quando tutto ciò che contava era la musica e le serate con gli amici al pub, anche se certe volte venivi a sapere cose che proprio non avresti voluto sapere.
A distanza di vent’anni Remission resta uno degli esordi più folgoranti degli ultimi tempi.
Tette, alcol, droga, elettricità e sguaiatezza. Il rock and roll come dovrebbe essere.
Ultimo album della band francese prima della svolta definitiva di Si Monvmentvm Reqvires, Circvmspice, quando ancora suonavano black metal ortodosso alla vecchia maniera.