Due album in contemporanea per la band americana, che rende omaggio all’opera di Lovecraft con un death dalla scrittura progressive in grado di restituirne le atmosfere angoscianti e opprimenti.

Josh Homme e compagni si sono rifatti vivi e il nuovo brano è terribile, come era lecito attendersi dopo una roba come Villains. Perché un malcapitato recensisca In Times New Roman saremo costretti a un sorteggio.
Read more »Il capro segnala, tra gli altri, Unsane, Nervosa, The Obsessed, Violentor, il release party degli Shores of Null e un festivalone death con i Dead Congregation.
Read more »Puntata ricchissima coi ventennali di Dying Fetus, Agalloch, Endstille, Nasum, Grave Digger, Lamb of God, Twisted Tower Dire, Dark Lunacy, Die Apokalyptischen Reiter, Sepultura, Marilyn Manson, il live album dei Blind Guardian, Undressed Momento dei Klimt 1918 e parecchio altro.
Read more »Dopo il massiccio cambio di formazione gli Helloween tornarono con un album che voleva riportare in auge la loro antica leggerezza. Il risultato è altalenante.
Read more »Disco di sperimentazione pura invecchiato benissimo, Below the Lights porta il percorso degli Enslaved ancora un po’ più in avanti.
Read more »In genere l’album che segue un classico conclamato è quasi sempre destinato a deludere. Vale anche per l’omonimo dei Deftones, diseguale, poco coeso ma dotato di una fascinosa vena notturna.
Read more »L’ultimo album con Pasi Koskinen alla voce è da molti bollato come uno dei dischi più brutti dei finlandesi. Noi non la pensiamo affatto così. Anzi, è ancora meglio di quanto ricordassimo.
Read more »Tempo di riscoprire i Cryptic Wintermoon, gruppo tedesco tendente al death/black melodico di stampo primi In Flames e Necrophobic.
Read more »Il toscano di redazione è stato impegnato come giurato in questa manifestazione fiorentina che ha visto Old Bridge, Modern Age Slavery e alcuni gruppi locali alternarsi sul palco.
Read more »Una scheggia impazzita di avantgarde senza alcun legame con il depressive black ante litteram dell’album precedente. C’è chi gridò al tradimento. E invece Vilosophe va recuperato.
Read more »Due album in contemporanea per la band americana, che rende omaggio all’opera di Lovecraft con un death dalla scrittura progressive in grado di restituirne le atmosfere angoscianti e opprimenti.
Riffoni, calci in culo e attitudine. Nuovo centro dei thrasher americani, tanto amati dal toscano di redazione. La ricetta non cambia: Slayer, vecchi Sepultura e una spruzzata di death.
Blazon Rite, Mourn the Light, gli iperattivi Haunt, Century, Blood Star e i Tanith dell’ex Satan Russ Tippins.
La scena heavy metal transalpina continua a dare forti segni di vitalità, tra nuovi gruppi e vecchie glorie. Oggi parliamo di Tentation, Animalize e Sortilége.
Thrash ferale dal Brasile, ancora thrash – più moderno e strutturato – dal Michigan e un ottimo speed cantato da un tizio che sembra un orso mentre sbrana una foca.
Li avevamo lasciati alle prese con il progressive e ce li eravamo quasi scordati. Oggi sono una delle band retro rock/NWOTHM più divertenti ed esaltanti che possiate trovare in giro.
Il black atmosferico degli Oerheks e quello thrashettone dei Feldgrau, la colonna sonora perfetta per abbattere muri e palazzi col cannoncino del vostro cingolato.
Oscuro death rock, chitarre cavernose, synth, suoni e grammatica cugini della migliore dark wave, ritornelli contagiosi. La nuova incarnazione dei Beastmilk torna con un album dall’enorme potenziale mainstream.
Josh Homme e compagni si sono rifatti vivi e il nuovo brano è terribile, come era lecito attendersi dopo una roba come Villains. Perché un malcapitato recensisca In Times New Roman saremo costretti a un sorteggio.
I Monuments pubblicano un estratto dall’ultimo In Stasis, risalente a un anno fa.
Ci ha lasciati anche lo storico bassista degli Smiths.
Dopo il dimenticabile remake di Alvarez, la saga di Evil Dead torna con un film sanguinosissimo, dal tono oscuro e privo d’ironia. Le forzature non mancano ma siamo rimasti molto soddisfatti.
Gli Europei di Calcio del 2000 non furono solo i miracoli di Toldo e la cocente sconfitta in finale. Andiamo a riesumare l’immortale classico eurodance che li accompagnò.
Con gli anni ’80 la figura di Lovecraft si consolida con prepotenza nell’immaginario collettivo. A ispirarsi alla sua opera non sono più solo oscure formazioni progressive ma pezzi da novanta del metal come Iron Maiden, Metallica e Celtic Frost.
L’aspirante chitarrista nell’appartamento contiguo a casa Belardi strimpellava Metallica e Scorpions, cantandoci sopra malissimo. Ora è passato a roba pestilenziale come De André, Eddie Vedder e Ligabue. Che gli sarà successo?
Era stato una delle più grandi stelle del cinema italiano anni ‘50 “povero ma bello”. Poi un fin troppo rapido declino fisico e artistico e la seconda, incredibile vita da guaritore e santone.
Il capro segnala, tra gli altri, Unsane, Nervosa, The Obsessed, Violentor, il release party degli Shores of Null e un festivalone death con i Dead Congregation.
Il toscano di redazione è stato impegnato come giurato in questa manifestazione fiorentina che ha visto Old Bridge, Modern Age Slavery e alcuni gruppi locali alternarsi sul palco.
I Saor dal vivo sono migliorati parecchio. Bella sorpresa i Bloodshed Walhalla. Ci siamo visti inoltre Ade, Lou Quinse, Dyrnwyn e Haegen.
Il grindcore sfida l’alluvione. Resoconto di una serata di straordinaria brutalità nella placida Emilia.
Puntata ricchissima coi ventennali di Dying Fetus, Agalloch, Endstille, Nasum, Grave Digger, Lamb of God, Twisted Tower Dire, Dark Lunacy, Die Apokalyptischen Reiter, Sepultura, Marilyn Manson, il live album dei Blind Guardian, Undressed Momento dei Klimt 1918 e parecchio altro.
Dopo il massiccio cambio di formazione gli Helloween tornarono con un album che voleva riportare in auge la loro antica leggerezza. Il risultato è altalenante.
Disco di sperimentazione pura invecchiato benissimo, Below the Lights porta il percorso degli Enslaved ancora un po’ più in avanti.
In genere l’album che segue un classico conclamato è quasi sempre destinato a deludere. Vale anche per l’omonimo dei Deftones, diseguale, poco coeso ma dotato di una fascinosa vena notturna.
L’ultimo album con Pasi Koskinen alla voce è da molti bollato come uno dei dischi più brutti dei finlandesi. Noi non la pensiamo affatto così. Anzi, è ancora meglio di quanto ricordassimo.
Tempo di riscoprire i Cryptic Wintermoon, gruppo tedesco tendente al death/black melodico di stampo primi In Flames e Necrophobic.