Nuovi mondi inesplorati: il profumo di Tony Iommi

Ci sono cose ed eventi che, al di là della conoscenza dei gruppi e della relativa musica, fanno parte della cultura media del metallaro, più o meno dall’inizio degli anni Settanta. Un elenco di queste cose, rappresentativo ma non esaustivo, potrebbe essere questo:

Ce ne sarebbero ancora altri da inserire, ma in questo momento non mi sovvengono per dei noti problemi di memoria che mi ritrovo. Non è questo il punto: anche volendo considerare tutti gli altri temi cari all’universo del metallo, siamo tutti d’accordo che una cosa come la profumeria non sia mai stata presa in considerazione fino ad oggi. Mai, credo di parlare a nome di tutti i fratelli guerrieri riuniti sotto un cielo grigio pallido di metallo. È un mondo largamente inesplorato, sconosciuto, perfino ostile, se ci pensiamo bene. Lo so che state rileggendo, che siete increduli: anche io lo ero, ma questo non è il solito articolo ironico di Metal Skunk con le fave e l’omelette, no! Questa è realtà: profumo. Stiamo parlando del profumo dedicato a Tony Iommi.

Ebbene, ebbene… Da oggi dobbiamo, nostro malgrado, aggiungere la PROFUMERIA al novero degli argomenti dei metallari, perché, signori, non è da uno qualunque che viene questa cosa, ma dal padre di tutti noi, dall’Altissimo, l’Unico, Allfóðr, il Padre di Tutti gli Dei: Tony Iommi, quello che  suona mancino come Jimi Hendrix, ma con due falangi amputate, quello che ha inventato il downtuning, che ci ha insegnato cos’è il riff, che ci ha insegnato tutto, che ci ha dato tutto, che ci ha fatto diventare quello che siamo oggi.

Se non ci credete, guardate cosa ha realizzato qui, insieme a un noto profumiere nostro compatriota, tale Sergio Momo, che con la sua azienda Xerjoff (non so nemmeno come si pronunci) pare stia riscuotendo un grande successo a livello mondiale con le sue creazioni di sovrastimolazione olfattiva. Per far credere gli increduli, vi proponiamo il fotoromanzo di Tony Iommi e Sergio Momo:

I due amici iniziano la loro avventura.

Ricordo che sul braccio mi facevo altre cose, comunque proviamo anche questa!

Due intrepidi di fronte al Mistero.

Nemmeno l’orologeria di Tony è da trascurare…

Avverto qualcosa di misterioso…

Il Mistero non manca mai: chi sarà il violoncellista intabarrato?

Ecco un Mistero svelato: due archi si sentivano ed ecco due archi che suonano!

Il Momento Decisivo.

L’Avaro pensò: “se la berrà davvero?”

Gli oggetti del desiderio.

Titoli di coda.

C’era anche un bassista.

Ho fatto bene, vero?

Lascio a voi, cari lettori, ogni ulteriore considerazione. (Stefano Mazza)

(Stefano Mazza)

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