La risposta: WHISKEY RITUAL – Black Metal Ultras

Pochi, veramente pochi, sono quei gruppi che ti segnano per sempre dal primo istante. I Whiskey Ritual sono indubbiamente tra questi. A partire dal mitologico In Goat We Trust, al tributo a GG Allin, passando per due album di livello e finendo con questo Black Metal Ultras: il segno addosso diventa marchio a fuoco, e cazzo se brucia. Non ci provo nemmeno a spiegare perché e percome possa accedere una cosa del genere, perché è una questione che non si spiega, come l’attitudine non la si spiega, non la si compra al supermarket, non la si impara sui libri di scuola, semmai la sperimenti per strada, ma potresti essere un mero spettatore che passa di lì per caso e prendere un sacco di legnate sui denti, perché se non ce l’hai dentro difficilmente riuscirai a riconoscerla, a capirla, figuriamoci a procurartela in qualche modo.

I Whiskey Ritual sono attitudine allo stato puro, sono una cosa che non si può spiegare, come l’assioma in base al quale i Motorhead sono il miglior gruppo di tutti i tempi. ‘Sta cosa o la capisci da solo oppure non c’è verso. Allora, come spiegare quanto Black Metal Ultras possa spaccare? Le recensioni track by track di questo disco sono una puttanata, una presa per il culo. Si potrebbe scrivere qualcosa che metta il lettore nella giusta disposizione d’animo, come fece Ciccio in occasione di Narconomicon, ma già ci ha pensato lui a dire che è la colonna sonora perfetta per quei momenti di degrado assoluto nei quali la nicotina ti ha incatramato i bronchi a un punto tale da renderti difficile la respirazione, il goccio di troppo e già stato superato dieci bicchieri fa e la persona che ti stai portando a casa continua a essere quella sbagliata anche alla luce di tutti gli stupefacenti che ti sei calato in corpo nel frattempo. E allora mi tocca aggiungere solamente che:

  1. i Whiskey Ritual sono la personificazione del perché continuiamo a seguire questo marcio mondo e del perché dopo tanti anni ci affanniamo ancora a parlarne senza che ci entri un cazzo di niente in tasca;
  2. Black Metal Ultras è la risposta a tante domande.

Il primo punto è auto-esplicativo, ma rispetto al secondo faccio due esempi. Cosa potreste dire a chi fa l’apologia dei gruppetti che vanno per la maggiore e che grazie a loro il rock non è morto, ma poi non hanno mai ascoltato manco due note dei Turbonegro? BLACK METAL ULTRAS. E cosa dire ai collettivi bolognesi che si scagliano contro i Taake se non: BLACK METAL ULTRAS?

Non è che puoi spaccare la faccia a tutti quelli che sbagliano, quindi, di seguito, elenco una serie di ambiti e situazioni nelle quali potrete serenamente utilizzare il miglior argomento possibile per chiudere con la sola forza della ragione conversazioni che non portano a niente e mettere a tacere chi vi dà fastidio:

  • A chi dice che il djent è un genere che ha una sua dignità di esistere: BLACK METAL ULTRAS.
  • A chi fa reunion per soldi: BLACK METAL ULTRAS.
  • Ai gruppi che protestano perché non gli piace la tua recensione: BLACK METAL ULTRAS.
  • A quelle band bollite in partenza il cui successo è tuttora un mistero: BLACK METAL ULTRAS.
  • E a quelle che dopo anni di falsi annunci se ne escono con una roba pietosa: BLACK METAL ULTRAS.
  • A quelle persone che contro l’evidenza dei fatti ancora aspetta trepidante quell’album annunciato per anni da quella band invece di mandarla a “BLACK METAL ULTRAS”.
  • A quelli che ti dicono sei troppo vecchio per andare ai concerti: BLACK METAL ULTRAS.
  • A quelli che si dicono sono troppo vecchio per andare ai concerti: BLACK METAL ULTRAS.
  • A quelli che ho smesso di ascoltare heavy metal: BLACK METAL ULTRAS.
  • Alla gente che si scaglia contro chi ha l’ardire di affermare che i Nevermore fanno cacare: BLACK METAL ULTRAS.
  • Ai Nevermore: BLACK METAL ULTRAS.
  • A Yngwie Malmsteen: BLACK METAL ULTRAS.
  • Alla gente che pensa che la scena italiana valga meno delle altre: BLACK METAL ULTRAS.
  • Ai Bring Me The Horizon: BLACK METAL ULTRAS.
  • Ai registi pop che si permettono di fare film sull’Inner Circle: BLACK METAL ULTRAS.
  • A Fabrizio Corona e agli altri zombi: BLACK METAL ULTRAS.
  • A Vice & Noisey: BLACK METAL ULTRAS.
  • A chi legge Vice & Noisey: BLACK METAL ULTRAS.
  • Alla morte che si è portata via troppo presto Mark Shelton e Lemmy: BLACK METAL ULTRAS.
  • A Metal Sucks e tutta quella fogna di persone che si adopera in campagne diffamatorie: BLACK METAL ULTRAS.
  • A tutti coloro che si fanno intimorire da suddette campagne diffamatorie: BLACK METAL ULTRAS.
  • A quelli che se gli citi gli Anal Cunt ti guardano come se fossi un pericoloso nazista o uno che stupra i bambini: BLACK METAL ULTRAS.
  • A quelli di Black Lives Matter che vengono a spaccarti la testa perché vuoi andare a un concerto black metal mentre ti danno del fascista: BLACK METAL ULTRAS.
  • Alla gente che non ha capito un cazzo di quello che ho scritto: BLACK METAL ULTRAS. (Charles)

8 commenti

  • Uno dei gruppi dei millenni a venire.
    Una recensione da appendere in ufficio.

    Piace a 2 people

  • Davvero un gran pezzo. D’accordo su tutto, meno male invece che gli AA sono come sono.

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    • La risposta alla recensione? BLACK METAL ULTRAS
      Un album un manifesto culturale. Attitudine. Punto.
      E per natale mi sono appena regalato il nuovo di disco dei Whiskey Ritual e la sciarpa BLACK METAL ULTRAS.
      Orgasmo… Anzi Orgasmatron…
      Giördano

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  • giuro che ho risposto “prega per noi” ad ogni riga che leggevo.
    Ed alla fine ho anche cliccato sopra alle stelline. Tutte.

    grazie charles

    Piace a 2 people

  • Vedo sul davanti una bottiglia di Caffè Borghetti, esiste una bottiglia più “da stadio” di quella? Comunque è una bella botta questo disco… peccato che se uno va per comprarlo si finisce su un sito tedesco non tradotto (argh!), su amazon costa una cifra improponibile e non è scaricabile da bandcamp… magari diventerà disponibile in download… fateci la grazia!

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  • Aspettavo con ansia la vostra recensione, visto che avevate recensito tutti i precedenti. Parole fottutamente vere, i Whiskey non deludono mai e attitudinalmente hanno sempre il cazzo duro. Tra parentesi hanno gradito la recensione e su Facebook comunicano che se vi beccano la prima busta la mandano loro. Il loro batterista è pure riuscito a farmi fare le ghigne via mail mentre gli ordinavo una t shirt. Idoli indiscussi.

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