Ad un paio di anni di distanza dal loro ultimo lavoro e quasi tre lustri dall’ultimo vero capolavoro della carriera dei nostri, tornano in pista i Gamma Ray con ‘sto Master Of Confusion, ep interlocutorio che, sostanzialmente, dovrebbe presentare al mondo il nuovo batterista, tal Michael Ehré, preso in sostituzione dello storico, dimissionario Daniel Zimmermann, oltre ad un paio di pezzi che troveranno posto sul nuovo album che dovrebbe uscire entro l’anno.

E niente, alla fine della fiera quanti sono? Una decina di pezzi in tutto? Ecco, l’unica che spacca davvero è l’apripista Empire Of The Undead,  un bel pezzo veloce e decisamente più aggressivo ed ispirato rispetto a quanto partorito da Kai Hansen e compari negli ultimi anni. In effetti sembra uscito dritto dritto  da Somewhere Out In Space  il che, ovviamente, è solo un bene.  Appresso c’è la canzone che da il titolo all’ep, ovvero il classico midtempo che ‘sto cazzo di Kai Hansen ficca a forza in ogni album da quando incise I Want Out, con risultati via via peggiori fino ad arrivare a un pezzo che vale la pena di ascoltare il tempo necessario a smadonnare in una lingua morta a caso e premere il bottone per la traccia successiva.

Poi vabbè due cover, una degli Holocaust, peraltro già reinterpretati all’epoca di Land Of The Free, e l’altra degli Sweet molto, molto gaia.  Il resto sono pezzi dal vivo che pescano per qualcosa dal vecchio repertorio ma per lo più dalle ultime uscite, quindi, ecco, nulla di che.

Insomma, speriamo che l’album venga fuori con un tiro simile ad Empire Of The Undead, perchè dopo averla ascoltata un lumicino di speranza s’è accesso nel mio cuore. Vedremo, anzi ascolteremo che a Kai Hansen, sapete, io voglio bene. Parrucchino e tutto. (Cesare Carrozzi)