Monthly Archives: febbraio 2019

Avere vent’anni: febbraio 1999

NOCTE OBDUCTA – Lethe. Gottvereckte Finsternis Michele Romani: I Nocte Obducta sono sempre stati una band particolarissima, e la semplice definizione di black metal sarebbe troppo semplicistica per descrivere le atmosfere e le innumerevoli sfaccettature che hanno sempre contraddistinto la loro musica. Se per gli ultimi lavori del gruppo di Marcel Bruer (da sempre anima e principale compositore) possiamo parlare

Continua a leggere

Avere vent’anni: LACUNA COIL – In a Reverie

Non è mai facile parlare dei Lacuna Coil, perché purtroppo implica affrontare la solita questione di sempre. La sento dai giorni in cui lentamente stavano diventando famosi, ed è naturale sentirla oggi, dopo il pezzo con Franco Battiato, The Voice e l’arcinota storia tra Cristina Scabbia e Jim Root degli Slipknot. I Lacuna Coil sono un pezzo da novanta e, piaccia

Continua a leggere

Avere vent’anni: MADDER MORTEM – Mercury (e l’inizio della fine di Misanthropy Records)

Sul disco non c’era molto da dire allora come non c’è adesso: dark gothic doom con tipa alla voce ma senza violini – una rarità per i tempi, dove almeno una presenza femminile e uno strumento ad archi in formazione erano obbligatori – artwork autunnale, atmosfera crepuscolare, titoli da presa a male autoindotta, testi introspettivi il giusto, sonorità generalistiche, nel

Continua a leggere

Satan / Screamer / Ram @Traffic, Roma, 24.02.2018

Sono tante le band che, non avendo raccolto in gioventù quanto sapevano di meritere, sono tornate in campo intorno ai cinquant’anni – quando i bilanci della propria vita si tracciano con il tristo mietitore che inizia ad affilare la falce –  per cercare di riprendersi quello che ritenevano loro. Alcune volte si tratta di musicisti che avevano effettivamente ancora parecchio

Continua a leggere

Avere vent’anni: DARKANE – Rusted Angel

La Svezia non era ancora un territorio simile a quella scena di Matrix Reloaded in cui molti agenti Smith combattevano Neo. Non c’erano centinaia di Tomas Lindberg a volteggiare in cielo quasi oscurandolo e che, piombando sui malcapitati metallari come rapaci affamati, si rivelavano essere gli spietati Carnal Forge e band del genere, quasi tutte somiglianti l’una alle altre. Per

Continua a leggere
« Vecchi articoli