Monthly Archives: gennaio 2019

Avere vent’anni: gennaio 1999

SACRAMENTUM – Thy Black Destiny Trainspotting: Terzo e ultimo album per i Sacramentum, uno dei nomi meno in vista della scena di Goteborg che probabilmente avrebbe meritato più fortuna. Thy Black Destiny non presenta particolari novità rispetto ai precedenti Far Away From the Sun e The Coming of Chaos, tranne, forse, l’approccio leggermente più death in sfavore delle componenti black

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Avere vent’anni: ROTTING CHRIST – Sleep of the Angels

Culmine del periodo gotico dei Rotting Christ e, per chi scrive, miglior album di quella fase, Sleep of the Angels viene immediatamente dopo quell’A Dead Poem che li proiettò altissimo, con un tour infinito e una quantità di copie vendute impressionante, che la band di Atene non avrebbe mai più replicato. Ormai solidamente una one-man band, con Sakis a occuparsi

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L’apoteosi di Dan Swanö

Negli anni ’90 Dan Swanö era il mio eroe. Dischi che portavano la sua firma – come musicista, compositore, polistrumentista, produttore, spesso e volentieri in joint-venture con sé stesso in più ruoli contemporaneamente, sorta di Brian Wilson metallaro ma senza la pazzia – uscivano a cadenza quindicinale, ed erano quasi tutti bellissimi, rivelatori, capaci di tracciare interi universi dalla complessità

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Avere vent’anni: DAN SWANÖ – Moontower

Edoardo Giardina: Per spiegare a chi per puro scherzo del destino ancora non avesse ascoltato quest’album il motivo per cui invece dovrebbe farlo immediatamente, si può dire semplicemente che Dan Swanö è sostanzialmente il demiurgo dietro a buona parte del metal migliore che la scena svedese (e non solo) abbia mai partorito. Sue sono le mani che modellarono e levigarono

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Avere vent’anni: IRON SAVIOR – Unification

Se avete presente gli Iron Savior degli ultimi anni, e se certi dischi che hanno inciso vi sono piaciuti almeno in parte, è tutto merito di Unification, vero ed unico originale dal quale Piet Sielck ha tratto ispirazione, più o meno consapevolmente, per tutti i lavori successivi. Che poi uno stronzo qualsiasi che legge potrebbe pensare “Beh, ma alla fine

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