Monthly Archives: gennaio 2019

Avere vent’anni: TAAKE – Nattestid Ser Porten Vid

Nattestid Ser Porten Vid rappresenta la pietra tombale del black metal. Non in senso negativo, sia chiaro: intendo che con quest’album il black metal giunge alla fine del proprio percorso evolutivo, esaurendo la spinta propulsiva creatrice che, partita col primo vagito di A Blaze in the Northern Sky, ed avendo raggiunto coscienza di sé nel frattempo, giunge così a compimento.

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Avere vent’anni: BELLADONNA – Spells Of Fear

Gli Anthrax per il sottoscritto rimangono un mistero: sono una grandissima band di cui riconosco all’istante sound, interpreti e canzoni, ma già digerisco a fatica alcune cose presenti nei due album “finali” con Belladonna alla voce. C’erano dentro dei pezzi memorabili, anche se mi disturba che abbia fatto più storia una cover come Antisocial rispetto a tanto altro materiale originale.

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Avere vent’anni: BRITNEY SPEARS – Baby One More Time

Marco Belardi: Se un artista sceglie un singolo fra tante altre sue composizioni, è perché ha per le mani un qualcosa di forte, quel genere di guizzo artistico che innalza il tuo livello fino al successivo. Eppure sono canzoni che – molto spesso – vedono la luce filtrate da due condizioni, talvolta penalizzanti: essere costruite per divenire tali, o ricevere

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Avere vent’anni: NEVERMORE – Dreaming Neon Black

Cesare Carrozzi: Leviamoci subito dall’imbarazzo: Dreaming Neon Black fa schifo al cazzo (e anche rima). Fa schifo al cazzo adesso come faceva schifo al cazzo venti anni fa e come farà sempre schifo al cazzo, nei secoli dei secoli. Ho sempre considerato Warrel Dane un ottimo cantante almeno fino ad un certo punto della sua carriera (cioè fino ai Sanctuary),

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Il pollice verde dei MALEVOLENT CREATION: The 13th Beast

I Malevolent Creation sono come le piante che hai sul terrazzo. Quando parti per le vacanze, pensi a tutti gli accorgimenti possibili per far sopravvivere la thyrsiflora variegata che possiedi da cinque o sei anni, e che siccome è cresciuta così tanto, ha già affrontato con successo almeno un paio di rinvasi e non ha quindi senso suicidarla in quel modo. Quest’estate

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