Too extreme!
I metallari sudamericani, si sa, sono i più calientes del mondo. Lo dimostra il video di cui sopra, dove alcuni fan cileni dei Morbid Angel travolgono la security del Teatro Teletòn di Santiago, sicuramente fomentati dal mantra anarco-insurrezionalista KILL A COP, KILL A KILL A KILL A COP della oramai immortale Radikult. Se l’11 settembre 1973 gli uomini rimasti fedele ad Allende avessero avuto questa canzone nelle orecchie Pinochet non avrebbe mai vinto. E’ la nuova El Pueblo Unido, la Killing In The Name degli anni dieci, l’inno definitivo alla rivolta globale che questa estate ha sollevato le piazze dal Cairo a Londra, da Atene a Castel Fusano, contro il potere costituito e i suoi cani da guardia in divisa, nella speranza di un mondo migliore dove finalmente vivremo tutti in pace e armonia ma soprattutto hardcore e radikult.
Non so voi ma io Illud Divinum Insanus continuo ad ascoltarlo con una certa frequenza. Sicuramente a fine anno lo avrò sentito almeno il triplo delle volte del 50% dei dischi che inserirò in classifica. La mia opinione non è certo cambiata nel frattempo: è orrendo ma in un modo tale da avere un fascino perverso che St. Anger non ha mai avuto. Lo stesso che ci spinge a guardare certi film horror di serie Z, talmente folli e sballati da risultare indimenticabili. E applicare il concetto di so bad it’s good alla musica è infinitamente meno facile che applicarlo al cinema. E un po’ di rispetto la band se lo merita per la pervicacia con la quale continua a difendere le recenti scelte stilistiche e per il compassato understatement con il quale ha glissato sulla marea di merda che le è stata gettata addosso via internet, per quanto David Vincent continui a dare la sensazione di trascorrere le sue giornate in una realtà parallela. “I fan amano i nuovi brani dal vivo – ha dichiarato da poco il cantante e bassista ai microfoni della finlandese Kaaos Tv – Magari per alcune persone certi pezzi sono un po’ troppo estremi ma è un disco grandioso, sta andando veramente bene, c’è un sacco di eccitazione”. “Siamo molto contenti di suonare tutte queste canzoni dal vivo – ha continuato Evil D – Ovviamente la scaletta include anche molti classici”. In realtà, a quanto mi risulta, nella setlist attuale dei Morbid Angel gli unici estratti costanti da Illud sono Existo Vulgoré, il brano death metal meno peggiore, e la solita Nevermore con la sporadica presenza di I Am Morbid limitata solitamente ai festival generalisti. Non mi risulta abbiano mai eseguito Radikult o Destructos live. Poi magari mi sbaglio, non sono andato mica a ricostruire le scalette di tutti i concerti degli ultimi mesi. Se qualcuno ha delle testimonianze in merito è il benvenuto. David, se avete le palle di suonarle di fronte al pubblico pagante vi metto in playlist, parola d’onore.
E ora, forza, balliamo tutti insieme:
castel fusano is burning
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scusate ma il tipo al minuto due dove cazzo sta?in carcere?
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Sei pazzo.
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Io ‘sto disco lo odio, ma ho preso alcuni brani e li ho piazzati in una compilation insieme a Rob Zombie, Manson e Rammstein. Un cd perfetto da mettere nelle serate folli in macchina.
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mi allenerò duramente ogni giorno per poter fare la spesa come il jappo industrial.
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Dalle mie parti è già tanto se ai concerti qualcuno muove il piedino.
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