CANNIBAL CORPSE // DARK FUNERAL @Kamienna12, Cracovia – 30/03/2023

Biglietto preso appena uscito l’annuncio più di sei mesi fa. E infatti il sold-out arriva puntuale molto prima dell’evento. Cinque ore di metal estremo con due grossi nomi in cima e due rispettabilissimi gruppi di spalla.
Quando arrivo gli STORMRULER sono a metà set e devo dire che scorrono abbastanza lisco e piacevoli, con i blast esattamente dove devono essere, le urla demoniache come devono essere, insomma un altro gruppo black metal come tanti. Ottimi per andare a prendere la birra al banchetto e cazzeggiare scapocciando e scapocciare cazzeggiando.
Gli INGESTED from UK, come preme al cantante di ricordare alla fine di ogni pezzo in scaletta, sono un discreto gruppazzo brutal death metal che leggo su Metal Archives essere dediti oggigiorno al deathcore. Siccome non so che cazzo sia il deathcore e non mi preme nemmeno particolarmente scoprirlo, a casa mi sono sentito il primo album, che dicono essere brutal/slam, giusto per farmi un’idea del potenziale. Bella robetta con gorgoglii da lavandino intasato. Roba che mi mette sempre di ottimo umore.
Lo show è bello travolgente e gli inglesi sanno come fomentare il numeroso pubblico invocando vortici e mura della morte che puntualmente arrivano. La mia seconda esibizione preferita della serata.
Perchè seconda? Perché oramai dei DARK FUNERAL posso tranquillamente dire che non mi fotte assolutamente nulla da almeno venticinque anni. Il loro album da avere assolutamente è The Secrets of the Black Arts e questo lo sanno anche i sassi. Si può vivere tranquillamente senza il resto. Da quel capolavoro di cattiveria e violenza nera suonano solo il pezzo eponimo, cosa che pensandoci fa sempre incazzare ma che immagino ormai facciano da almeno un ventennio. Ad ogni modo è come se davanti mi si parasse una macchina da guerra, perfetta al millimetro nelle esecuzioni ma che non mi lascia personalmente troppe emozioni. Lord Ahriman rimane fermo, piantato al centro del palco come una figura ieratica e urla e sbraita a non finire, fin quando è tempo di chiudere e scompare per qualche secondo, tornando sulla scena sventolando una bandiera con il logo del gruppo. Altra nota abbastanza divertente è che tra un pezzo è l’altro incita il pubblico a urlare SATANA, SATANA!, come se fosse allo Stadio Sant’Elia e stesse giocando il leggendario Cagliari di Gigi Riva.
A posto così, mi prendo un’altra birra e attendo il ritorno dei CANNIBAL CORPSE, che fanno sentire un po’ tutti a casa. Per loro potrebbe valere lo stesso discorso dei Darkthrone e del dente di squalo, discograficamente parlando, se non fosse che a differenza di quel determinato suono spartano del black metal, che quando si ricicla lo fa sempre senza troppe idee, il death metal il guizzo del riff tecnico o del passaggio intricato te lo regala quasi sempre, rendendo le autocitazioni quantomeno interessanti. Anche i pezzi dell’ultimo Violence Unimagined, come Inhumane Harvest, Necrogenic Resurrection e Condemnation Contagion, si mescolano bene tra classici e meno classici. Sono solo tre, perchè Alex Webster e soci eseguono una lunga scaletta che manda in brodo di giuggiole tutti e non dà netta prevalenza a nessun album, come giusto che sia. Perfezione.
Poi come non si può non voler bene a Corpsegrinder quando annuncia Fucked With a Knife dicendo: “Questa la vogliamo dedicare a tutte le signore presenti in sala”?
Una serata micidiale che non può non chiudersi con in successione: Devoured by Vermin, A Skull Full of Maggots, Stripped, Raped and Strangled e Hammer Smashed Face, acclamatissima come al solito. Sì, é proprio come tornare a casa ogni volta. (Piero Tola)
Perfetto. Mi è venuta voglia di ascoltare Vile
"Mi piace""Mi piace"