CARPATHIAN FOREST @Traffic, Roma – 13.04.2023

Ammetto che la ragione principale per muovere il culo in un freddissimo giovedì sera romano per vedere i Carpathian Forest era la celebrazione live di Black Shining Leather, per quanto mi riguarda il capolavoro indiscusso della band. Ma su questo torneremo dopo, perché le cose non sono andate esattamente come speravo, anzi pretendevo. L’ultima volta che li avevo visti era addirittura al Transilvania di Milano a un No Mercy Festival di 19 anni fa, per cui c’era anche la curiosità di vedere in che stato di forma fossero, considerato anche che il concerto era stato previsto per gennaio ma era stato rimandato per una “polmonite” (facciamo finta di crederci) di Nattefrost. Quest’ultimo in realtà non mi pare proprio lucidissimo neanche stasera, tra gesti strani con le mani, bestemmie ripetute almeno una decina di volte (per la felicità del pubblico del Traffic) e l’urlo “rock ‘n roll rock n’ roll” prima di ogni canzone (vabbè).

carpa-1

Il brano di apertura a rigor di logica dovrebbe essere Black Shining Leather, invece parte un pezzo che non ho idea di quale sia seguito da un altro che non ho di nuovo idea di quale sia. Chiedo lumi agli altri ragazzi ma neanche loro lo sanno. Per fortuna ho vicino a me l’ottimo Enrico (detto anche l’uomo delle scalette, per la sua abitudine di portarsi via dal palco il foglio con la lista dei brani eseguiti a qualsiasi concerto vada), che mi comunica che i brani eseguiti sono I Will Follow e The Beast in Man, tutti e due nuovi e che per inciso non mi hanno propriamente entusiasmato.

Dopo le storiche Carpathian Forest e The Woods of Wallachia parte finalmente l’intro di Black Shining Leather e relativa title track, seguita da The Swordsmen. Dopodiché, a rigor di logica, dovrebbe iniziare uno dei miei pezzi più attesi della serata, vale a dire Death Triumphant, suonata solo una volta dal vivo ad un Inferno Festival di tanti anni fa assieme al misantropo Nordavind come special guest. Invece parte Sadomasochistic che è la numero quattro del disco.

carpa-2

Penso tra me e me: Nattefrost si sarà rincoglionito e avrà invertito i due pezzi. Invece niente: Death Triumphant non l’hanno proprio fatta, così come non hanno fatto tutti i pezzi più atmosferici come In Silence I Observe, Lunar Nights, Third Attempt e la meravigliosa The Northern Emisphere, causando in me un rosicamento non da poco. In effetti ero un po’ dubbioso perché trattasi di canzoni basate su un copioso uso di tastiere e i Carpathian Forest non suonano con il tastierista, quindi c’era un po’ di paura mista a curiosità per sapere come sarebbero venute dal vivo, e mi sa che non lo sapremo mai. Enrico comunque la pensa in maniera diversa, dicendomi che non c’era scritto sulla locandina che suonavano TUTTO Black Shining Leather, però che cazzo, se scrivi sulla locandina Black Shining Leather exclusive show mi aspetto che lo suoni tutto o quantomeno otto/nove pezzi, non cinque.

Il pubblico, molto numeroso, comunque non sembra farci tanto caso e si dimostra parecchio entusiasta sulla esecuzione della cover dei Cure A Forest ( in versione molto più metallosa rispetto al disco) e addirittura All My Friends Are Dead dei Turbonegro, così come sui pezzi quasi sempre presenti nei loro set come Knokkelman o He’s Turning Blue. Il tutto si conclude dopo appena un’ora di un concerto che, per quanto mi riguarda, è stato una delusione non tanto per l’esibizione della band ma per il non aver ascoltato molti brani per cui ero appositamente venuto. Pazienza. (Michele Romani)

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...