Avere vent’anni: MANOWAR – Hell on Wheels
Dopo quindici anni, i Manowar pubblicano finalmente il loro primo live. Per la prima volta, milioni di fan in tutto il mondo che non hanno mai avuto l’opportunità di vederli dal vivo possono testimoniare la gloria e la potenza dei maestri dell’acciaio. Una ventina di tracce che pescano in tutta la loro discografia, dal mitologico Battle Hymns fino al possente Louder Than Hell uscito l’anno precedente. In questi due dischi ogni residua speranza dei nemici del vero metal viene annientata dalle martellate di Scott Columbus e dai colpi spietati della coppia d’asce DeMaio/Logan, mentre la risata sardonica di Eric Adams si fa beffe di ogni oppositore. Atti d’accusa implacabili contro i falsi bastardi che cercano di sbarrarci la strada, per rubarci ciò che abbiamo conquistato con il sangue e per sottrarci il segreto dell’acciaio. Ma il segreto dell’acciaio, fratelli del vero metal, non è qualcosa che quegli infami possono maneggiare senza scottarsi: solo nostra è la gloria, nostro il potere, nostra la certezza di essere dalla parte del giusto. In Hell on Wheels i Manowar ci ricordano che nostro dovere è difendere gli inermi dalle ingiustizie e dagli abusi, versando il sangue di ogni nemico del metal, dilaniandone le carni, bruciandone i cuori, pugnalandone gli occhi e stuprandone le donne mentre piangono. E di questo siano la colonna sonora immortali inni di battaglia come Blood of My Enemies, Metal Warriors, Return of the Warlord, Sign of the Hammer o Battle Hymn, che escono dallo stereo con la potenza inaudita che i quattro Re del Metal hanno infuso nei loro strumenti mentre li registravano dal vivo sui palchi di tutto il pianeta. Non c’è un punto debole nei Manowar, non un momento di indecisione, perché i Manowar sono come un’intera legione romana chiusa a testuggine di fronte ad un nemico sì più numeroso, ma con il cuore debole e la mano tremante. Mai cedere di un passo a chi vorrebbe vedere il vero metal nella polvere! Joey DeMaio, il nostro profeta, ci guarda fisso, infondendoci coraggio e convinzione; le sue linee di basso sono come scariche di elettricità positiva nella nostra spina dorsale. Nessuno suona come lui, e infatti lui è il miglior bassista del mondo, perché è stato a lui per primo che gli Dèi del Metal hanno rivelato il segreto dell’acciaio, e il compito di Joey DeMaio è quello di diffonderne le capacità salvifiche. Noi abbiamo risposto al richiamo, e siamo l’Armata degli Immortali, sempre sotto attacco dai nemici del vero metal, più numerosi di noi, che ci circondano in ogni direzione. Ma non prevarranno; noi vinceremo, perché noi abbiamo i Manowar, e gli altri ne ridono solo per invidia. Alzate il volume al massimo, e gridate HAIL AND KILL mentre caricate il nemico guardandolo negli occhi. Se qualcuno ride, uccidetelo. Se qualcuno dice di abbassare il volume, uccidetelo. Se qualcuno porta i risvoltini, uccidetelo. E poi alzate ancora il volume, finché le casse non esploderanno. (barg)
bargo’ forse sono confuso dopo la sbronza di ieri sera a base di vin santo e cantuccini ma mi sembri sarcastico !
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Manowar + recensione del barg …il top!
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Joey DeMaio, il nostro profeta, ci guarda fisso COL SUO OCCHIO DI VETRO, infondendoci coraggio e convinzione.
I Manowar sono il miglior gruppo del mondo e il sarcasmo è un’arma dei nimici del vero metal.
Bargò ci vediamo a Francoforte, io vado per il concerto dell’8. riusciamo a farci una birra?
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Ah quant’era vero, in quel momento… Poi… Poi… Che bello quel PRIMO doppio live… Poi… Poi…
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Formidabile!
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