Monthly Archives: luglio 2016

Avere vent’anni: luglio 1996

MORTICIAN – Hacked Up For Barbecue Ciccio Russo: Non sono mai riuscito a reggere i Mortician per più di cinque minuti. So che tanta gente ne va matta e capisco come possano risultare divertenti come concetto. I campionamenti dei film dell’orrore, la figura sopra le righe di Will Rahmer e la sua voce da sturalavandini, la batteria elettronica sparata a velocità grottesche

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Avere vent’anni: STRATOVARIUS – Episode

Trainspotting: Episode passa da sempre per essere il miglior disco degli Stratovarius. Pur se i finnici fecero il botto con Visions e Destiny, chi li seguiva da prima non la finiva mai di rimarcare quanto Episode fosse migliore, più genuino, meno piacione, eccetera. In realtà non è proprio così, a mio umile quanto insindacabile piacere. Episode capita in un momento particolare degli

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Avere vent’anni: LIMBONIC ART – Moon in the Scorpio

Charles: I Limbonic Art avevano scelto la strada del black metal sinfonico before it was cool. E questo è l’unico merito che riesco ad attribuirgli oggi. Nel senso che il mese prima era uscito Aspera Hiems Symfonia che era tutta un’altra cosa, un altro livello proprio. Ma a me Daemon e Morpheus sono sempre stati simpatici a prescindere, li trovavo trve e

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Corni, corna e cornamuse: FOSCH FEST 2016

Col Fosch c’eravamo lasciati tre anni fa, quando era ancora un piccolo festival di provincia con Alestorm ed Ensiferum headliner. Nel frattempo le pretese si sono alzate, al punto che le presenze sono aumentate considerevolmente, e il Fosch è diventato probabilmente il più grande festival estivo della Penisola metallara. Quest’anno purtroppo il piccolo Ciccio non c’è, ma potrà consolarsi sapendo

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