Monthly Archives: aprile 2016

Avere vent’anni: aprile 1996

KILLING JOKE – Democracy E aggiungo una cosa ancora: “I considers there’s the flag of Uni States, nosonly a flag ov a country, buzz is an youniversal messag ov freedom have… democracy”. (Silvio Berlusconi) Matteo Cortesi: Sarebbe bello se, per effetto di una qualche inspiegabile distorsione spaziotemporale, queste parole fossero arrivate a Jaz Coleman in anticipo di una decina d’anni

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Avere vent’anni: NEUROSIS – Through Silver In Blood

Per tutto l’anno scolastico 1995-96, leggere Metal Shock in classe ha dato un senso a interminabili ore altrimenti destinate ad annichilire sul nascere qualsiasi impulso vitale, iniziativa o scatto di volontà non fossero strettamente connessi al tentativo di contrastare con ogni mezzo la lobotomia frontale in corso. Anche con gli amici, la scuola faceva cagare: aria bianca, tiritere sbrodolate di

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Avere vent’anni: IMPALED NAZARENE – Latex Cult

Latex Cult fu una sorpresa un po’ per tutti e l’accoglienza all’uscita, me lo ricordo, fu tiepidina. Solo due anni prima c’era stato Suomi Finland Perkele, che presentava il black deviato dei finlandesi in un formato più accessibile (ossia lievemente meno caotico e sbracato rispetto ai loro standard) in cui le classiche sfuriate convivevano in qualche maniera con parti quasi epiche e

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Avere vent’anni: RAGE – Lingua Mortis

  Immagino sappiate che i nostri amici Rage qualche tentazione sinfonica l’hanno sempre avuta. Già in Trapped! compaiono i primi, timidi archi, che nel seguente The Missing Link guadagneranno ancora più spazio, ben figurando nella suite Lost In The Ice, uno dei vari capolavori di quel disco. Il discorso si è ulteriormente ispessito con il successivo Black In Mind, dove

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