Author Archives: Andrea

Avere vent’anni: SAMAEL – Passage

Gli svizzeri sono gente strana. Dev’essere un effetto collaterale del vivere in un paese lindo, ordinato e noioso per definizione: posti del genere sono perfette incubatrici di angoscia e follia. Del resto Lovecraft sognava infiltrazioni dall’Oltre nel noioso, lindo e ordinato New England – non serve stirare tanto l’immaginazione per immaginare che in certi villaggi da cartolina del bernese si

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Il metallo è una cosa seria: GRAND MAGUS – Sword Songs

Come avevo scritto qualche settimana fa al tempo della prima anticipazione, mi sono avvicinato a Sword Songs senza sapere bene se aspettarmi fomento e corna in faccia ai vecchi o l’ennesima prova della miracolosa abilità della Nuclear Blast nel trasformare in merda anche quel che era oro. Il primo singolo Varangian, per quanto divertente, non è che facesse proprio gridare

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Affinità-divergenze fra i compagni polacchi e noi – BATUSHKA vs DARKEND

Lo sproloquio che segue inizialmente avrebbe dovuto essere la recensione di Litourgiya dei polacchi Batushka – disco d’esordio di una band sbucata dal nulla, uscito in semiclandestinità un annetto fa per poi generare un fomento assurdo in rete (più di quattrocentomila visualizzazioni su YouTube in cinque mesi, per quel che vale come statistica) sull’onda di passaparola nei forum e recensioni

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Avere vent’anni: IMPALED NAZARENE – Latex Cult

Latex Cult fu una sorpresa un po’ per tutti e l’accoglienza all’uscita, me lo ricordo, fu tiepidina. Solo due anni prima c’era stato Suomi Finland Perkele, che presentava il black deviato dei finlandesi in un formato più accessibile (ossia lievemente meno caotico e sbracato rispetto ai loro standard) in cui le classiche sfuriate convivevano in qualche maniera con parti quasi epiche e

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