Monthly Archives: giugno 2011

THE DEATH OF ANNA KARINA – Lacrima/Pantera (Unhip Records)

Concettualmente la definizione di post-punk ha sempre generato in me sensazioni contrastanti. Da una parte il fastidio per l’ossimoro che fosse sopravvissuto qualcosa al punk, movimento che per antonomasia è stato anarchico, autodistruttivo e nichilista (il vero nichilismo, quello pericoloso per sé, non quello da bar pericoloso per gli altri). Basti pensare al “No Future” dei Sex Pistols. Da un’altra parte ha originato una

Continua a leggere

In Norvegia il black metal diventa ufficialmente materia di studio per gli aspiranti diplomatici

Il ministro degli Esteri norvegese, tale Kjersti Sommerset, ha inserito il black metal tra le materie da padroneggiare per chi vuole intraprendere la carriera diplomatica. La motivazione non fa una grinza: per molte persone la Norvegia è immediatamente accostabile al black metal, e questo può diventare quindi un argomento di conversazione che un diplomatico non può permettersi di ignorare. Vabbè,

Continua a leggere

Massì, spariamoci il singolo degli X Japan

Non sono mai stato uno di quelli fissati con il Giappone, tutt’altro. Se mi invitate a mangiare un sushi rischiate pure di beccarvi un vaffanculo. Dal momento che la centrale di Fukushima sta continuando a rilasciare radioattività, ci pare però opportuno manifestare la dovuta solidarietà nei confronti della popolazione locale dando spazio al nuovo singolo degli X Japan. Non so

Continua a leggere

DRACONIAN – A Rose For The Apocalypse (Napalm)

Rientro momentaneamente nel tunnel del gotico-pipparolo per commentare la nuova fatica degli svedesi Draconian, band che ho sempre seguito con interesse nel corso degli anni e che con questo “A Rose For The Apocalypse” giunge al quarto full-length (se escludiamo la raccolta “The Burning Halo”). Mettiamo subito in chiaro una cosa: i Draconian sono sempre stati dei paraculi, nel senso

Continua a leggere

MISERY INDEX – Pulling Out The Nails (Anarchos/Hammerheart)

Pubblicato un anno fa per la label personale del gruppo, la Anarchos Records, e in precedenza acquistabile solo direttamente ai loro concerti, trova finalmente una distribuzione adeguata questa succulenta raccolta che include tutti i pezzi dei Misery Index apparsi su mini, split, compilation et cetera rimasterizzati dall’esimio Scott Hull. Come saprete sono un grandissimo fan dell’act di Baltimora (che, per

Continua a leggere
« Vecchi articoli