I personaggi delle Tv locali degli anni ’90 – parte 7

Settima (ma non ultima) parte di uno speciale suddiviso in più puntate. Prima di cominciare lascio qui di seguito i link agli episodi precedenti: Parte 1 | Parte 2 | Parte 3 | Parte 4 | Parte 5 | Parte 6
Per la prima volta in assoluto, dopo ben 6 episodi, ho difficoltà a descrivere un personaggio, perché il soggetto in questione, almeno per il contesto delle Televisioni locali, è abbastanza singolare. Ci provo. Fratello Diego, all’anagrafe Diego Benedetto Pisani, imperversa in Calabria, tra Tv private e stazioni radio locali, ormai da decenni. Anche i forestieri possono trarre giovamento dal suo verbo grazie al suo canale Youtube. L’ho scoperto tempo fa, per puro caso, ma sulle prime non sono riuscito a capire precisamente chi fosse e cosa facesse. Andiamo per gradi.
La location delle sue trasmissioni è un enorme studio stracolmo di statue ed immagini di cristi, madonne, Buddha, angeli e santi, poi ancora candele, incensieri perennemente accesi, libri, crocifissi ed enormi foto incorniciate raffiguranti vari personaggi, tra cui spicca il defunto guru indiano Sathya Sai Baba.
Fratello Diego, oggi ultraottantenne (onestamente sembra più giovane), ha un look abbastanza eccentrico, diciamo così: un misto, tanto per capirci, tra un santone ed un prete ortodosso, nonostante si definisca cattolico.
I suoi programmi sono sostanzialmente dei monologhi nei quali il Nostro, che si presenta come profeta, pranoterapeuta ed esorcista, parla di attualità oppure racconta degli episodi della sua vita, tra viaggi per trovare se stesso e comunità da lui fondate (su queste ultime sul web non ho trovato nulla). A margine di questi fiumi di parole, ogni tanto Fratello Diego parla di preghiere, rituali con l’incenso e consulti, con tanto di numeri di cellulare in sovraimpressione. Capendoci poco e niente (è un predicatore/un guru/un mago e cosa offre/vende?), ho cercato il suo nome con Google e mi sono venute fuori un paio di cose (su di lui in rete c’è pochissimo). In un’Ansa del 2016 si parla di un controllo della Guardia di Finanza in cui emerse che il profeta Fratello Diego avesse svolto per anni l’attività di pranoterapeuta da evasore totale.
La seconda cosa che viene fuori su di lui è un servizio del 2020 di Striscia la Notizia. Una signora, gancio del famoso tg satirico di Mediaset, si reca nello studio di Fratello Diego per un consulto, ovviamente con una telecamera nascosta. Il profeta calabrese, parlando con la donna che ha di fronte a sé, si autoincensa definendosi “tra la magia e le varie religioni”. Subito dopo il noto pranoterapeuta prende la mano dell’attrice mandatagli dal programma di Canale 5 e le diagnostica svariate malattie. Il mistico continua la sua corsa anche quando la finta cliente inventa di sana pianta la storia di una fantomatica bambina, figlia di una sua presunta amica, malata di leucemia: pure in quel caso Fratello Diego si dice capace di eliminare il terribile male, come ha già fatto in altre occasioni, asserendo inoltre che “con la pranoterapia si possono fare i miracoli”. Di fronte all’inviata di Striscia la Notizia, qualche giorno dopo, il guaritore non solo nega tutto, ma ha anche una reazione abbastanza aggressiva. Durante una sua trasmissione successiva Fratello Diego dà la propria versione dei fatti, in cui, tra le altre cose, paragona la suddetta inviata ad una prostituta. Il maestro continua la puntata raccontando che diverse persone che in passato gli avevano fatto del male, nonostante il suo perdono, erano poi decedute in maniera spaventosa, tra malattie ed incidenti stradali.
Non c’è molto altro online su Fratello Diego, se non profili social ed il sopracitato canale Youtube, tutti riconducibili a lui. È attivo ancora oggi, sia in Tv/radio che in rete. Poco prima delle ultime elezioni, tramite il suo account Facebook, ha consigliato ai suoi contatti di votare per il centrodestra.
Il Divino Otelma è senza ombra di dubbio uno dei personaggi televisivi nostrani più famosi degli ultimi lustri, se non addirittura uno tra i più noti di tutti i tempi. Ovviamente non è sempre stato così.
Marco Amleto Belelli nasce a Genova l’8 maggio del 1949. Ai tempi del liceo, a metà anni Sessanta, fa parte della Giovane Italia, il movimento studentesco che in quel periodo fa riferimento al MSI (poi Alleanza Nazionale, oggi Fratelli d’Italia). Un paio di anni dopo si iscrive alla Democrazia Cristiana, sino a diventare presidente provinciale del Movimento Cristiano Lavoratori.
Nel 1975 Belelli si laurea in Scienze Politiche e si avvicina al Partito Radicale di Marco Pannella.
La svolta avviene nel 1977: è in quell’anno, infatti, che il Nostro intraprende la carriera esoterica con lo pseudonimo di Mago Otelma (il suo secondo nome, Amleto, al contrario), al quale successivamente verrà tolta la qualifica di “Mago”, sostituta da “Divino”.
Nella prima metà degli anni Ottanta le Tv locali di tutta la penisola cominciano gradualmente a riempirsi di cartomanti, astrologi e fattucchieri di varia risma che sfruttano il tubo catodico per pubblicizzarsi. Il Divino Otelma si unisce al codazzo di veggenti televisivi e compra degli spazi su Elefante Tv. La sua trasmissione, Tu e le stelle, tratta principalmente l’astrologia e riscuote subito un discreto successo, anche e soprattutto perché il chiromante genovese è un gran personaggio: utilizza il plurale maiestatis e ha un abbigliamento vistoso, a metà strada tra l’egizio e l’alieno. Il suo essere naif è anche la sua fortuna: tra i liguri che lo conoscono di fama c’è Antonio Ricci, il potente autore televisivo ideatore di Striscia la Notizia, che gli permette di finire sulle Tv nazionali: nel 1988 al Divino Otelma viene dato uno spazio all’interno della prima edizione di Odiens, una trasmissione di Canale 5 nata dalla mente del già menzionato Ricci per sostituire uno dei suoi prodotti più riusciti, Drive In. Sul finale di alcune puntate del programma, il mistico genovese effettua dei riti insieme al pubblico a casa, elencando il materiale necessario ai telespettatori prima di attuare con loro, a distanza, il cerimoniale magico. Un sorta di Art Attack in versione esoterica. Gli italiani non conoscono ancora il Divino Otelma e restano spiazzati. Molti non capiscono se lo strano personaggio che vedono in video abbia intenti seriosi o sia semplicemente un comico. Alcuni pensano addirittura che sia Massimo Boldi. Odiens non ha il successo sperato e chiude i battenti nel 1989, ma per il mago ligure quello è un trampolino di lancio che lo trasforma in un vero e proprio personaggio pubblico. Da quel momento in poi, infatti, Otelma è ospite più o meno fisso di un elevato numero di trasmissioni nazionali, sia Rai che Mediaset: Maurizio Costanzo Show, Buona Domenica, Porta a Porta, un paio di edizioni de L’Isola dei famosi e chi più ne ha più ne metta. Nel curriculum ha anche la partecipazione ad un reality show spagnolo, El castillo de las mentes prodigiosas, la fondazione di un partito politico (Europa 2000) e di un ordine teurgico, Elios e la Chiesa dei Viventi, oltre a diverse lauree, una manciata di album musicali, cinque o sei libri e qualche procedimento giudiziario. Nonostante sia una celebrità televisiva da più di tre decenni, non ha mai abbandonato esoterismo, astrologia, magia e correlati.
Nicoletta Paciaroni nasce nel 1955 in provincia di Macerata con il nome di Fabio Ciambotti. Nel 1987 cambia sesso e si dà al mondo dell’hard, tra film porno ed esibizioni nei locali notturni veneti, con lo pseudonimo di Dalila Nero. E’ proprio nel suo nuovo ambiente lavorativo che Nicoletta conosce un uomo con il quale inizia una relazione. Quando il rapporto amoroso finisce, la Paciaroni cerca di recuperare l’affetto del suo ex con ogni mezzo, finendo a spendere cifre considerevoli consultando numerosi maghi/cartomanti. Forse è proprio questa fase della sua vita che le dà lo spunto, qualche tempo dopo, per intraprendere la strada della veggenza. Negli anni Novanta, infatti, Nicoletta diventa una maga televisiva e regna sovrana sulle reti del Triveneto, soprattutto a tarda notte. La sensitiva marchigiana durante le sue dirette si vanta spesso, autodefinendosi la migliore sulla piazza, denigra a più riprese la concorrenza e talvolta è anche scorbutica con i consultanti che le telefonano. Questi modi di fare, come abbiamo visto negli scorsi episodi, pur non essendo proprio convenzionali tra i maghi delle Televisioni private degli anni Novanta, sono comunque riscontrabili anche in altri soggetti analoghi.
La caratteristica saliente vera e propria di Nicoletta Paciaroni risiede nelle sigle delle sue trasmissioni. In apertura e/o in chiusura delle dirette la maga marchigiana si esibisce non di rado in balletti sexy che spesso oltrepassano i confini del semplice erotismo (in alcuni è addirittura quasi nuda, tra pelle, catene, pali da lap dance e uomini muscolosi). In altre occasioni, invece, prima del consueto giro di chiamate partono dei cortometraggi che vedono Nicoletta protagonista, tra ville lussuose, sfarzo e macchinoni (in una versione la Paciaroni è addirittura in compagnia dell’attore Fabio Testi).
La Nostra è sparita dalla Tv da anni. In tempi abbastanza recenti è stata al centro di una surreale diatriba virtuale con la comunità gay, perché sui social definì gli omosessuali “squilibrati che squittiscono col culo in fiamme” e cose di questo genere. Sempre attraverso i suoi account ha promosso spesso teorie complottiste su vari temi. Non so se faccia la maga ancora oggi.
La Noello Gioielli è stata una delle prime aziende che si è occupata della vendita di preziosi in televisione (i loro esordi catodici dovrebbero risalire al 1991). Le televendite erano condotte da due persone, Caterina Noello, la titolare, e suo marito (non ricordo il suo nome). La coppia era davvero ben assortita: lei pacata piemontese, lui meridionale verace. Non ho mai avuto alcun interesse per i loro prodotti, ma – non so perché – ai tempi rimanevo letteralmente ipnotizzato davanti ai loro programmi. A distanza di circa tre decenni ricordo ancora un vero e proprio insegnamento di vita del consorte di Caterina. Durante una delle solite presentazioni di collane, anelli e simili, il Nostro, ovviamente per spingere i potenziali clienti di sesso maschile all’acquisto dei preziosi, affermò che per conquistare (famo che se semo capiti) una donna ci vogliono gli argomenti convincenti (nel suo caso, chiaramente, si riferiva ai gioielli), altrimenti si rischia seriamente di prendere il classico due di picche accompagnato da un sonoro calcio nel culo. Ero un ragazzino e non compresi bene il messaggio, ma non molti anni dopo mi sono più volte ritornate in mente le sue parole. Il concetto di fondo, insomma, è una vera e propria regola d’oro dei rapporti interpersonali.
I Noello ad un certo punto, tra la fine degli anni Novanta e gli inizi degli anni 2000, sono spariti dalle Tv private (io li beccavo quasi sempre su Retemia, che ai tempi annoverava nel proprio roster anche il trio Wanna Marchi/Stefania Nobile/Maestro di vita Do Nascimento. Anni dopo ho scoperto il perché della loro misteriosa scomparsa.
A partire dal 1998 la coppia comincia a ricevere decine di denunce per truffa. Diverse clienti, in parole povere, affermano di aver ricevuto gioielli differenti rispetto a quelli ordinati, chiaramente di valore sensibilmente inferiore o, in alcuni casi, addirittura falsi. La vicenda ha un seguito giudiziario abbastanza pesante, tra sequestri della Guardia di Finanza e tribunali.
Incredibile ma vero: in tutti i meandri di internet non esistono video delle loro trasmissioni, nemmeno dei brevi estratti. Ho cercato letteralmente ovunque, ma niente. L’unica testimonianza che sono riuscito a reperire è il frammento di una puntata del 2002 di Mi manda Rai Tre, noto programma di denuncia all’epoca condotto da Piero Marrazzo (il giornalista/ex governatore del Lazio coinvolto nel 2009 nello scandalo dei festini hard, tra cocaina, trans e ricatti), in cui il marito di Caterina minaccia di portare tutti gli astanti in tribunale. Un capolavoro. Non ho trovato aggiornamenti più o meno recenti su questa vicenda: dopo il 2002 in rete non esiste nulla sui Noello. A Milano risulta attiva ancora oggi una gioielleria che porta il loro nome, ma non so se ti tratti di un incredibile caso di omonimia o di qualcuno che potrebbe aver acquistato il marchio. Il giorno in cui qualcuno caricherà su Youtube delle loro vecchie trasmissioni sarò la persona più felice del mondo. Gloria eterna.
Pierre la Sultana, all’anagrafe Pietro Imperato, era una cartomante televisiva attiva sin dalla metà degli anni Novanta principalmente nelle Tv private laziali. Parlava di sé al femminile e sinceramente trovo difficile definirlo/a con un genere preciso. In un certo senso ha anticipato i tempi: probabilmente era una persona fluida, come si direbbe oggi, o qualcosa del genere. Le sue trasmissioni erano pazzesche: un tripudio di riferimenti sessuali espliciti e immagini di sottofondo grottesche. Sul suo enorme tavolo di lavoro aveva una miriade di tarocchi, vibratori, sturalavandini, mattarelli ed altri oggetti non identificati. All’improvviso si metteva ad urlare, per poi tornare alla quiete precedente e viceversa. Le sue dirette erano dei simposi trash incredibili. Pierre era senza dubbio un personaggio felliniano con tutti i crismi. È venuta a mancare l’anno scorso, molto probabilmente a causa di un male incurabile. Su Youtube è ancora disponibile il suo canale ufficiale, oltre ad una marea di estratti delle sue trasmissioni folli. Un must assoluto. (ll Messicano)
Pensate voi quanti sono. L’evoluzione è lontana.
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