Satana non si è fermato a Eboli: un giro nell’underground del Sud

Metallo oscuro e questione meridionale con i nuovi dischi di Ascia, Black Capricorn, Malauriu, Bunker 66, 1782, Bretus e Gargoyle.
Continua a leggereMetallo oscuro e questione meridionale con i nuovi dischi di Ascia, Black Capricorn, Malauriu, Bunker 66, 1782, Bretus e Gargoyle.
Continua a leggereI DARK ANGEL al lavoro su nuovo materiale Come ricorderete, lo scorso anno si era ricominciato a parlare degli storici thrasher californiani a causa delle sparate di cazzo del vecchio cantante Don Doty che, pur fuori dal giro dall’86, aveva millantato una reunion con lui alla voce e una formazione non ben identificata, per poi essere smentito dagli altri ex membri.
Continua a leggereAd appena un anno da quel Born under the Capricorn con il quale facemmo la loro conoscenza, i miei illustri concittadini Black Capricorn (intervistati qua) sono già pronti a tornare all’assalto con un altro album, Cult of Black Friars (non sappiamo dirvi, al momento, se si tratti di un concept su Roberto Calvi). I ridotti tempi di realizzazione e il ritorno
Continua a leggereVedere una band proveniente dalla mia città natale pubblicare quello che, senza campanilismi, è uno dei migliori dischi usciti dall’underground doom quest’anno (Born under the Capricorn, di cui vi ho parlato a suo tempo) e raccogliere ottime recensioni anche tra gli addetti ai lavori esteri non può che farmi piacere. Anche perché, se in termini di visibilità e standard professionali
Continua a leggereSe seguite questo blog dagli inizi, ricorderete forse la mia fissazione per i COUGH, il cui secondo album, il colossale Ritual Abuse è, a mio modesto parere, uno dei migliori dischi doom degli ultimi anni, talmente carico di malessere e umori caprini da stracciare persino Black Masses, coevo ultimo sigillo degli Electric Wizard, citati troppo spesso a sproposito come principale musa ispiratrice dell’act di
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