YNGWIE MALMSTEEN – Paramerdum

Chiariamo subito un punto: adoro Yngwie J. Malmsteen. Nonostante sia un vecchio bolso, una sorta di caricatura dell’Elvis degli anni ’70 con i capelli lunghi (tinti), i basettoni improponibili (tinti pure quelli), i Ray Ban sempre piantati in faccia, i catenoni d’oro appesi al collo e la camicia (nera) perennemente aperta sulla panza fino all’ombelico, io adoro quest’uomo. Mi piacciono pure le stranezze o particolarità, che ne so, le armature per casa, le Ferrari, i Rolex da cafone, le chitarre (le Fender modello Malmsteen sono tra le migliori Stratocaster che possiate mai trovare e più in generale delle chitarre fantastiche, posto che facciate amicizia coi tasti scavati; non sono un estimatore dei Seymour Duncan Fury, però), e sogghignavo persino alla stupidità che ogni tanto si palesava da qualche dichiarazione allucinante data alla stampa, fesserie che col tempo fortunatamente si sono fatte via via sempre più rare, segno che con l’età un minimo sindacale di maturità è infine arrivata, ma non credete: se nasci storto difficilmente morirai dritto, e a me, che per quanto possa appunto adorare Yngwie in maniera totalmente illogica sono comunque critico nei suoi confronti (come lo sono con genericamente con tutti, me compreso), l’estrema stupidità di ‘sto vecchio svedesone, che ha incorporato in sé tutto il peggio della cultura americana, ormai mi colpisce durissimo ogni volta che mi capita di leggere qualche notizia che lo riguardi o, come in questi giorni, quando arriva il triste momento di un nuovo disco.

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Chiaramente Parabellum è una porcata di dimensioni colossali, in pratica l’equivalente di un demo prodotto in cameretta tanto per sentire se i pezzi funzionano prima di registrare davvero con il gruppo, però prodotto MALISSIMO anche per essere un demo. Ed è stato registrato, oltretutto, non con un PC ed una schedina audio da cinquanta euro, ma in uno studio attrezzato con preamplificatori, convertitori A/D, un cazzo di mixer per Pro Tools che da solo costerà un sessantamila dollari, compressori, microfoni, testate Marshall e ovviamente Stratocaster a cascare, per poi avere un suono talmente di merda che è IMPOSSIBILE che Yngwie non si renda conto che faccia così schifo; e allora perché mai comprare tutta quella roba se tanto non è in grado? Perché è, appunto, stupido: compra cose perché sono belle e (soprattutto) care e poi non sa adoperarle, un po’ come le Ferrari col cambio manuale, immagino le grattate su e giù per le highways della Florida.

Yngwie-Malmsteen-Featured

Il problema è che, se non ti sai gestire, succede che a furia di spendere e spandere i soldi cominciano a scarseggiare, ed ecco che si è ridotto a registrare tutto da solo tutto il disco con una batteria elettronica in quattro quarti e doppia cassa perché non ha i soldi per il cachet dei musicisti, tant’è che ormai chiamare almeno un cantante è un miraggio, uno conosciuto poi manco a pensarci, vorrebbe davvero troppo. Ma qui sta tutto lo stupido malmsteeniano: la gente per lui suonerebbe gratis. Fossi un cantante, uno che vuol farsi un nome e magari una carriera, farei carte false per cantare su un disco di Yngwie, così come le farebbero un batterista o un bassista o un tastierista. Ma anche un produttore, voglio dire, c’è gente lì fuori che con un PC e la famosa schedina audio da cinquanta euro fa miracoli assurdi, immaginate il ritorno di immagine per qualcuno di questi genietti nel poter produrre o anche solo mixare o masterizzare un disco di Malmsteen.

Yngwie Malmsteen Performs At The O2 Forum Kentish Town

Anche perché, per assurdo che possa sembrare, se c’è il logo di Yngwie J. Malmsteen sopra gli appassionati comprano anche la peggio merda (tipo appunto Parabellum), e allora uno è anche più invogliato a dare il massimo per un disco che comunque di sicuro venderà almeno un tot di copie anche solo per il nome in copertina. E invece no, ogni possibilità di migliorare viene castrata alla base dalla stupidità di uno che a cinquantotto anni suonati pensa che non deve dimostrare più nulla a nessuno, il che è vero, ma non è la prospettiva migliore con cui rapportarsi al mondo: migliorare non è una gara col mondo, ma con sé stessi, e se non lo capisci vuol dire che più di tanto la vita non ha avuto modo di insegnarti e non certo per colpa sua, ma per colpa TUA. Quindi, Yngwie, io sì ti adoro, però è ora che molli qui e ti limiti far tournée, magari con una tappa fissa a Las Vegas, proprio come l’Elvis di fine carriera, ma basta merda, ne esce già troppa così e non ce la farai comunque a starmi sul cazzo, mettiti l’anima in pace. (Cesare Carrozzi)

12 commenti

  • Siamo a livelli di cinepanettoni con battute rubate al bagaglino. L’ importante è saperlo ( parlo di Malmone non dell’ articolo 🤘)

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  • Sentito prima su Spotify. Fa schifo, tanto, ma proprio tanto. Difficile dire cosa faccia più schifo, se le composizioni in se,la sua voce quando canta, ma probabilmente è la produzione che affossa un lavoro che già di suo non vale una cicca.Io spero che prima o poi un intervistatore senza peli sulla lingua gli dica che sto disco è registrato col culo,perchè la sola cosa che ti colpisce di sta ciofeca sono i suoni, talmente di merda che ti viene persino il dubbio che lo faccia apposta. sospetto anche che nel suo canale ufficiale youtube ci sia un solerte moderatore che elimina i commenti di chi a ragion veduta lo insulta pesantemente, si leggono solo lodi sperticate a sto esaltato. Nemmeno la copertina è bella di sto disco, fa cagare male in ogni suo aspetto. E poi va beh ormai live si è ridotto a mettere quei tre disgraziati che lo accompagnano nell’angolo, mentre lui tira su la gambetta e fa lo sborone ad oltranza.

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  • impagabile anche il pessimo quadro con l’espressione da cane bastonato in copertina… magistrale.

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  • Cristo, ma non ci si crede. O forse sì.

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  • Non posso che essere d’accordo.
    Anch’io amo il ciccione .. soprattutto per il tocco nel suonare .. poi le cose che mi piacciono di più risalgono a 30 e passa anni fa ..
    Live Sentence .. i primi 3 dischi .. quello con con Joe Lynn Turner e poc’altro ..
    Avevo rizzato le antenne quando avevo sentito voleva fare un disco blues rivisitato … poi meno male che non l’ho comprato ..
    Non riesco a capire il perché debba proprio produrre roba che fa così cagare … soprattutto con quella batteria …
    Se qualcuno me lo sa spiegare … non credo si per soldi .. perché credo che cmq fender e seymour duncan caccino bene
    (tra l’altro anch’io ne ho avuta una .. ma poi o davo da mangiare alla famigghia o tenevo la fender.. e anch’io non sono un fan di quei duncan .. per me erano meglio i di marzio… unica volta in vita che faccio questa preferenza … )

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  • Che senso ha fare uscire dischi mediocri a nastro? Forse ha davvero uno zoccolo duro di adepti che acquista qualsiasi cosa esca a suo nome. Fossero anche 10000 copie worldwide, riducendo al minimo i costi di produzione magari qualcosa riesce a tirare su. La motivazione artistica francamente mi sfugge.

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  • Adoro le recensioni del Carrozzi! Secondo me va fatto un discrimine: gli ultimi 4 album di Malmsteen sono destinati a soli chitarristi. Noi godiamo ad ogni invenzione, reinvenzione, richiamo classicheggiante che solo lui è in grado di rendere unico. Sul perchè del mix credo che ci siano due motivi: il primo è che tutto serve a sostenere la sua chitarra, un po’ come la inusuale orchestrazione del lontano Concerto Suite; secondariamente l’ingegnere del suono fa cosa dice il Boss autoritario e poi, credo, il povero ingegnere sia diventato sordo ai volumi disumani che usa il Nostro anche in studio. Il feeling che YJM raggiunge con lo strumento è dovuto anche alla potenza spremuta dalle valvole che producono un suono che, ad orecchio attento, arriva impetuoso all’ascolto. Parabellum è un lavoro notevole, molto ricamato rispetto agli ultimi due album. C’è del “già ascoltato”, autocitazioni, riferimenti espliciti a Bach, Vivaldi e Paganini, ma ci sono tante nuove strade battute. è l’ultima frontiera del Neoclassico e dopo venti album e 40 anni di carriera gli va fatta solo una STATUA.
    Wolves at the door: è un grido di battaglia con il classico gioco alternato fra scale minore armoniche e frigie dominanti
    Presto Vivace: classico gioco barocco virtuosistico (utile per la nostra didattica chitarristica) da C# harm min a E phr dom
    Relentless Fury: ritmo marziale 80’s style in E harm min e F# phr dom
    Parabellum: cadenza epica, furia a doppia gran cassa e interludio ballad..pezzone in Bmin e F# phr dom
    Eternal Bliss: una ballad alla Save our Love che riprende nel rit. un tema di Vivaldi o Bach… Come Save è in Ahmin e Dhmin
    Toccata: una nuova Baroque&Roll in Bmin e Emin con uscita a folle velocità in F# phr dom
    God Particle: l’arpeggio introduttivo in Amin e Dmin apre ad una ritmo imponente cadenzato in E phrig dom come nella stupenda God Of War di Spellbound.
    Magic Bullet: letteralmente escono i proiettili e si corre via per scansarli… forse la traccia più dinamica e suggestiva dell’album da Bmin per rimanere in C#min e passare a Ephr dom
    The Good Fight: riprende un frammento di Wolves at the Door nel ritornello….pezzo in Bmin e F# phr dom con un bridge fantasy in D maj

    Sea of the Tranquility: capolavoro, il vertice di questo lavoro. Arpeggi maestosi in Emin e F#phr dom… dopo circa 4 minuti di pomposa attesa inizia una cavalcata epica, onirica..Malmsteen è nel suo Reame…. sfuma nel finale… lui continua a suonare come e quando vuole la sua musica.

    La chiamo Libertà.

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    • Ok, complimenti per averci descritto le tonalità (dico sul serio), ma lo stesso disco registrato bene gli faceva schifo? La chitarra si può far sentire egregiamente senza per forza registrare tutto il resto di merda. O no? Non concordo nemmeno sul fatto che abbia sfornato sto gran capolavoro, la salsa è sempre la stessa le scale e gli arpeggi in sweep sono sempre uguali, si, ogni tanto qualche guizzo di ispirazione si percepisce tra quelle 89169699 note al secondo che fa, ma ormai compositivamente parlando è solo l’ombra di se stesso. Nulla da ridire poi sul suo valore tecnico e “storico” e concordo anche sul fatto che fa sempre solo ciò che vuole. Ma non sempre essere così convinti di se è un vantaggio, specie in questa sua fase della carriera. E ripeto è vergognoso chiedere soldi per un disco che sembra registrato in uno scantinato.

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    • Ma le maiuscole a cazzo sono un OmAggIo aL MaEstrO o servono solo a far vomitare le pupille?

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  • La prima foto di Yngwie fatta dentro al camino mi ha piegato…ha una espressione bellissima, manca solo il fumetto con la scritta “che minchia guardi?”

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  • La migliore recensione che abbia letto in tutta la mia lunga vita. Solo chi adora Malmsteen può essere credibile se lo critica.

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  • Enzo Saponara

    Secondo me tanti non ascoltano e riascoltano gli album .. leggo tanti commenti divertenti, ironici, ma superficiali

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