Avere vent’anni: STEELHOUSE LANE – Slaves of the New World
Slaves of the New World esce, inosservato e all’apparenza anodino, preannunciato da una copertina psichedelica da romanzaccio cyberpunk, nel canicolare agosto 1999: città svuotate, tutti in vacanza, radioline sintonizzate su tutt’altre frequenze. Nessuno sforzo promozionale, i quattro gatti che avevano comprato il precedente Metallic Blue – uscito meno di dodici mesi prima – comprano anche questo, la band si scioglie
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