Monthly Archives: marzo 2018

Avere vent’anni: marzo 1998

BEHEMOTH – Pandemonic Incantations Trainspotting: I Behemoth con il passare degli anni sono diventati una roba talmente brutta e scema che bisogna fare uno sforzo notevole per ricordarsi di quando erano un gruppo della madonna. Pandemonic Incantations, il loro terzo disco, era addirittura molto avanti rispetto alla sua epoca, con il suo black metal deathizzato e potente, una sorta di

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Avere vent’anni: JOE SATRIANI – Crystal Planet

Tra i vari guitar heroes che mi hanno allietato l’adolescenza, Satriani è sempre stato quello che meno ha incontrato il mio personalissimo gusto, per quanto potesse comunque piacermi molto. Ovviamente la stragrande maggioranza di voialtri testoni starà pensando che non capisco un cazzo (vero), oppure “chi cazzo è Cesare Carrozzi?” (già, chi stracazzo sarà mai?), o magari che devo morire

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Avere vent’anni: IRON MAIDEN – Virtual XI

Questa sarà la recensione più soggettiva e opinabile degli ormai quasi vent’anni di mia esperienza da recensore. Non ci vuole grande sforzo immaginativo per capire perché: Virtual XI fa schifo praticamente a tutti, è considerato di gran lunga il peggior album degli Iron Maiden e ha portato ad una reazione disgustata talmente unanime che quando, poco dopo, Steve Harris ha

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Avere vent’anni: SYMPHONY X – Twilight in Olympus

Ho una certa nostalgia dei Symphony X vecchia maniera, meno aggressivi ma più proghettoni, più sinfonici, più neoclassici e, se vogliamo, anche più ingenui. I tempi di quando Russell Allen ancora non sporcava troppo la voce, degli stacchetti vocali a cappella alla maniera dei Queen, delle fughe o addirittura di quelle intere porzioni strumentali scippate di peso da Bach, Mozart

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