Avere vent’anni: febbraio 2003

I debutti di Poisonblack e Omnium Gatherum, il disco migliore dei Disgorge messicani, poi Satanic Warmaster, Nick Cave, Tierra Santa, Defecation, Godless North e molto altro ancora.
Continua a leggereI debutti di Poisonblack e Omnium Gatherum, il disco migliore dei Disgorge messicani, poi Satanic Warmaster, Nick Cave, Tierra Santa, Defecation, Godless North e molto altro ancora.
Continua a leggerePuntatone ricchissimo con Electric Wizard, Napalm Death, Lamb of God, Eyehategod, Einherjer, Porcupine Tree, Månegarm, i live di Cannibal Corpse e Turbonegro e tanto altro.
Continua a leggereKAMELOT – The Fourth Legacy Cesare Carrozzi: Ecco, qui è dove i Kamelot cominciarono a fare sul serio: questo è il primo lavoro con un certo riscontro nel vecchio continente (specie in Germania) ed il primo dei dischi dove Roy Khan ebbe un certo peso nella stesura dei pezzi. Anche se personalmente gli preferisco il successivo Karma, un album secondo
Continua a leggereCome è tradizione da fine dell’anno, ci lanciamo in una serie di recuperoni per parlare di quei dischi che la nefasta abitudine alla procrastinazione lascerebbe altrimenti senza spazio su Metal Skunk. In questo caso è prioritario parlare dei POWERWOLF, usciti con The Sacrament of Sin qualche mese fa e non ancora recensiti su queste possenti pagine digitali. In realtà l’album non
Continua a leggereDIE APOKALYPTISCHEN REITER – Soft and Stronger Marco Belardi: I primi tre album del gruppo tedesco sono fondamentali per comprenderne la rapida evoluzione: qua erano ancora estremamente in debito col black sinfonico, con trame di tastiera che mi ricordavano molto il debut degli ottimi – ma non altrettanto longevi – …and Oceans. Se la prima The Hit ci mostrava ampi accenni dell’estro
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