L’evoluzione della specie: gli OBITUS

Un gruppo di cui non si sa quasi nulla, che sparisce e riappare all’improvviso, e che è la trasposizione musicale perfetta della violenza distruttiva.
Continua a leggereUn gruppo di cui non si sa quasi nulla, che sparisce e riappare all’improvviso, e che è la trasposizione musicale perfetta della violenza distruttiva.
Continua a leggereCostretto a rinunciare al Wacken, Bargonaz recensisce tre gruppi teteschi che ne fanno rivivere l’atmosfera: PRIMAL FEAR, IN EXTREMO e i WALLOP dell’ex Grave Digger Stefan Arnold
Continua a leggereNell’anno di Brave New World c’era stato il liberi tutti generale e la gente si era stufata di cercare le evoluzioni a tutti i costi. La sensazione generale era che la dignità fosse scesa di qualche posizione nella classifica valoriale, e che un implicito compromesso con la coerenza fosse necessario per placare la fame di heavy metal vecchia scuola che
Continua a leggereCharles: Tunes of War, coi suoi Brave, Bruce e Rebellion, è l’inno power-epic per antonomasia; è anche l’inno al crauto, alla birra e allo stinco di maiale, nonché, cosa più importante per chi vi scrive, la colonna sonora delle millemila riunioni redazionali di Metal Skunk, fedele compagna di innumerevoli sbronze allegre, momenti di amicizia sincera e sano cazzeggio. Tunes of War è un
Continua a leggereTesti di Ciccio Russo e Charles La chiave della serata stava tutta nella scaletta. I tedesconi, ai quali sono legato da profondissimo e ventennale affetto, stanno promuovendo una raccolta di brani dai primi tre dischi risuonati, la classica operazione che dovrei disprezzare per principio ma, siccome lo fanno i Grave Digger, allora va bene. Il punto è che tutti quelli
Continua a leggere