Avere vent’anni: CRIPPLE BASTARDS – Desperately Insensitive

Misantropo a senso unico fu un disco generazionale per buona parte della gioventù del male degli anni novanta™. Nel 2008 Variante alla morte, complice l’etichetta di Shane Embury, avrebbe segnato l’abbraccio definitivo con il pubblico metallaro. Desperately Insensitive è considerato meno di quanto meriti perché è un disco di transizione. Alberto the Crippler e Fulvio Hatebox non ci sono più. Der Kommissar, il nuovo chitarrista, imprime una svolta death, porta il metal nei Cripple Bastards. La strofa di The Mushroom Diarrhea potrebbe stare su un album degli Impaled Nazarene. La title track impianta riff celticfrostiani su una ritmica grind.
Desperately Insensitive è in parte anche il racconto della rottura con buona parte del giro dei centri sociali, dove gli astigiani non erano più ben visti da un pezzo a causa di qualche testo non troppo apprezzato dalle femministe e dello sbandierato nazionalismo serbo di Giulio. Per non parlare della copertina di Almost Human. Ecco quindi Fear in the Squats of the Dead, che riprende la colonna sonora di Zombi 2 composta da Fabio Frizzi, e io e Giordano rosicammo perché il gruppo grind che avevamo tentato di mettere su (con Barg alla voce, attenzione) prima che lui espatriasse aveva nel repertorio una canzone con la stessa trovata. O Bomb Abcnorio:
I’m sorry we can’t help fools to get smarter, for you I’ll always be a rough expression of misogyny, sexism and male superiority
Una volta che ti sei giocato l’ambiente di cui sopra, Giulio si sente più libero. I due pezzi migliori sono gli unici in italiano, Odio a prima vista e Partner della convenienza, i cui testi, dedicati alla morte di una relazione, hanno l’agghiacciante e catartica lucidità dei migliori episodi di Misantropo. Se proprio devo fare un rilievo, spiccano troppo, soprattutto la prima, che ti prende alla gola e non ti lascia più ed è destinata a perseguitarti se sei reduce da una rottura particolarmente amara. Desperately Insensitive non ha quindi la compattezza e la coerenza interna del predecessore, non è altrettanto iconico, ma non gli è affatto inferiore, proprio perché prende una direzione talmente diversa da rendere improponibili i paragoni.
Ai concerti grind nei centri sociali ogni tanto andavo con la felpa di I Hate Her giusto per farmi urlare contro dalle femministe. (Ciccio Russo)
“Support ghettoisation, your race’s sense of property to banish minorities – I hate her”
Direi che con quella felpa potevi girare a testa alta pure alla scintilla, uno dei primi squat che boicottarono i CB per il loro violento nichilismo “a parità sessi” e le puttanate cetniche di Giulio (da cui l’allegro brano Bomb la Scintilla, diventato poi Bomb ABCnoRio quando furono boicottati a NY per gli stessi motivi). In quel periodo l’odio x i CB accompagnò Giulio anche quando faceva il tour manager, roba che dovette girare con amici/guardie del corpo… d’altra parte era passato da “destroy sexism society” a roba come “quasi donna”, foto al McDonald’s, lodi per Ceca Arkan fino a dicerie di un presunto sfruttamento della prostutuzione, tutto fomentato dal bastardo che ovviamente sembrava compiacersi di tanto odio. Ovviamente al Dordoni tutto questo non succedeva infatti Andrea Schintu era parte del collettivo, ma anche queste contraddizioni sono gioie del grindcore!
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