Ho quasi rischiato di scopare con i Marduk


In realtà manca circa un anno al ventennale di Panzer Division Marduk, ma non ho resistito. In pratica, ieri, rientrando dal lavoro ho scoperto la reale potenza di quell’album, di cui non parlerò assolutamente perché già sapete com’è, già capitolate al suolo quando Legion grida Attack! Attack! Attack! e se non vi piace oppure lo trovate noioso e ripetitivo, non posso aiutarvi in nessuna maniera.

Quello che mi è accaduto è una di quelle cose che ti segnano come metallaro, come la birra che mi sono ritrovato a bere con Mark Osegueda mentre per strada stavo fischiettando un pezzo di The Ultra-Violence, e il cantante dei Death Angel mi aveva sentito. Ma questa è più allucinante, perché ha a che fare con il black metal, e con le mignotte d’alto rango.

Mi trovavo in viale Guidoni a Firenze, una zona che la sera è piena di prostitute ed anche molto trafficata, perché collega quartieri altamente residenziali e ricchi di uffici, alle sature autostrade. Ma è luglio e si scorre bene; mi becco comunque un semaforo rosso che mi fa affiancare ad una Porsche cabriolet, probabilmente una 911 Carrera. Mi stavo ascoltando l’unico disco accettabile dopo una giornata di lavoro pessima, Panzer Division Marduk, ed ero appena a metà della prima traccia. Distratto dal veicolo di fianco, noto al suo interno il classico puttaniere fiorentino sui 65 anni, ovvero quello che la mattina porta le nipotine a fare colazione nella pasticceria più cara del centro storico, e che la sera si fionda a zoccole con tutto l’arsenale a disposizione, come il Rolex al polso e la camicia Hugo Boss rigorosamente bianca, oltre al quintale di gel spalmato come colla sul capello immancabilmente brizzolato; e poi c’era lei, una stanga dell’est europeo, castana e sui 21 anni o poco più, palesemente una escort. Non mi danno considerazione, anzi lui tenta di evitare anche la mia musica ad alto volume guardando a oltranza la futura preda, ma è chiaro che sente quanto cazzo pestano gli svedesi. Non che avessi alzato lo stereo per rompere i coglioni ai futuri trombanti for cash, era già così prima che arrivassi al semaforo ed è sottinteso che Panzer Division Marduk te lo ascolti solo in una certa maniera.

A quel punto succede quella cosa: mentre lui mi bolla come il buzzurro che vuole sabotare la trombata, bypassando con apparente indifferenza le urla di Legion, lei ignora di brutto il brizzolato e sorride in direzione della mia umile monovolume Ford, incuriosita dalla musica che sono sicuro al cento per cento avesse riconosciuto, o comunque individuato come metal estremo. Ma non solo, con la mano sinistra inizia a mimare la batteria – in pratica si faceva una sorta di accennato blast-beat sulle cosce – mentre il nonno a fianco avrebbe preferito qualcosa come una sega ai soliti bpm. Sono ripartito allo scattare del verde, fiero di Baptism By Fire che stava per attaccare.

Lui trombante a gettone, io vincitore assoluto col black metal prima di andare a vedere il Macbeth diretto da Riccardo Muti e collassare definitivamente al pensiero di quei trenta, forse quaranta secondi di gloria totale.

Hail Marduk, e mai mi ricapiterà una roba del genere. (Marco Belardi)

17 commenti

  • interessante ! per le poche donne che ho avuto i marduk erano paragonabili al fuorigioco nella difesa a quattro,doveva essere proprio una femmina da conoscere.

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  • Accidente a te, le escort con cui ho a che fare io ascoltano la peggio merda…come la maggior parte della gente, d’altra parte

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  • Fortissimo racconto.

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  • Che attimo di gloria!
    Queste sono le “piccole porte”, le finestre temporali dalle quali può entrare anche il Messia.
    Una mia amica di diceva che una sua compagna di classe era fidanzata con il cantante dei Marduk (proprio Legion, credo). Lei sì che scopava con uno dei Marduk!

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  • Ascoltare Panzer Division ad un volume accettabile è come chiedere la Fiorentina con la cottura al rosa

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  • Hai vinto bene

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  • Un mio amico torinese sosteneva che la sua tipa lo avesse mollato per mettersi con il chitarrista dei Marduk. Praticamente lei era una porca da competizione che lui si ribaltava come voleva, finché lei un giorno va a vedere i Marduk con un’amica. Tempo dopo lui scopre che lei si era messa a intrattenere una fitta corrispondenza con il chitarrista dell’epoca, e a un certo punto confessa che si è innamorata: lascia il mio amico e va a fare avanti e indietro con la Svezia. Il mio amico intanto scopre tutta la corrispondenza passata, e vede che questo tizio che aveva tatuato “Heaven Shall Burn” sulla pancia le scriveva mail del tipo “sei il mio cuccioletto” “pucciosa mia” e altre amenità. Consolando il mio amico, gli chiesi “Ma come cazzo si sono conosciuti?” E lui: “Eh, dopo il concerto lei è andata nel backstage e gli ha fatto un pompino.”
    #TrueStory

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    • Allora era il chitarrista e non il cantante! Pare che pure lui venisse spesso a Torino, ospite della famiglia di lei. Confermo anche le voci sulla mellifluità della corrispondenza! Dovrei risentire la mia amica che me ne parlava…

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  • saturnalialuna

    Il fatto che alle donne non piacciano i Marduk è una leggenda metropolitana, sappiatelo!

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  • sergente kabukiman

    Potreste inaugurare una specie di sezione del sito dedicata ai pettegolezzi tra musicisti e ragazze random o anche solo storielle come quella di mr. Belardi..uscirebbero fuori le meglio perle che tanto il 99% di noi si becca le serate nei locali da 40 persone quindi è facile individuare avvenimenti del genere. Io ne avrei più di uno ma riguardano per lo più band/musicisti italiani e nessuno vuole che il sergente di ferro venga percosso da qualche energumeno, vero?

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  • Rispetto con questo momento di gloria.

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  • Salvatore Emulo

    Grande menata positiva.. Un escort probabilmente che conosce il black metal..qst mi fa capire che ha un target in tutti i campi..bella storia..

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