Avere vent’anni: SONATA ARCTICA – Winterheart’s Guild
Personaggio eccessivo, volubile e testardo, con una poetica fatta di estremi, Tony Kakko traspone in musica il freddo della sua Lapponia e quello dentro di lui.
Continua a leggerePersonaggio eccessivo, volubile e testardo, con una poetica fatta di estremi, Tony Kakko traspone in musica il freddo della sua Lapponia e quello dentro di lui.
Continua a leggereL’ultimo disco bello degli Amon Amarth e l’ultimo davvero inattaccabile dei Malevolent Creation, l’inspiegabile botto dei Bloodbath, i debutti di Woods of Ypres e Reverend Bizarre e altri ventennali.
Continua a leggereTributiamo i meritati onori a Silence, pur con vent’anni di ritardo.
Continua a leggereAvevo parlato l’altro giorno di Ecliptica per quello che è, ossia un disco meraviglioso e perfetto che dopo vent’anni ancora ti ritrovi a cantare a memoria dall’inizio alla fine. E poi avevo detto che i Sonata Arctica erano nel frattempo diventati uno dei gruppi peggiori della Terra, cercando di rimandare a qualche articolo in cui esprimessi bene il concetto; purtroppo
Continua a leggereAvevo iniziato a scrivere una lunga dissertazione dotta sulla storia del power metal continentale, il ruolo del parossismo nel suo meccanismo evolutivo, i differenti sottoinsiemi nazionali, eccetera. Poi ho cancellato tutto. Perché, seriamente, parlare di Ecliptica cercando di elevare e complicare il discorso è inutile. Ecliptica ebbe lo straordinario successo che ebbe all’epoca – e che riscuote ancora oggi, nonostante
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