Iniziamo bene l’anno: OBITUARY – Dying of Everything

La crisi creativa è ormai alle spalle: gli Obituary hanno ritrovato lo smalto e l’energia di un tempo e il loro nuovo album è il migliore da Frozen In Time.
Continua a leggereLa crisi creativa è ormai alle spalle: gli Obituary hanno ritrovato lo smalto e l’energia di un tempo e il loro nuovo album è il migliore da Frozen In Time.
Continua a leggereI nuovi singoli di Katatonia, Nothingness, Leper Colony, Shores of Null, Ontborg, Nunslaughter, Deviser e Obituary.
Continua a leggereQuando nel 1989 uscì Slowly We Rot il metal estremo era già una realtà. Ma nessuno suonava come gli Obituary. E nessuno aveva la voce disumana di John Tardy.
Continua a leggereLa lista degli album papabili per l’avere vent’anni di questo mese era lunghissima, naturale che me ne scordassi qualcuno. La rileggo e noto i Six Feet Under, porca puttana che fatica scrivere qualcosa sui Six Feet Under. Apro due cose: una Pepsi e Spotify, ridiamo quest’ascolto a Maximum Violence, tanto sono quasi vent’anni che non ci ritorno sopra. Il tempo
Continua a leggereOBITUARY – Dead Trainspotting: ALL THE WAY FROM TAMPA, FLORIDA… OBITUARY! Comincia così il canto del cigno degli Obituary, quelli veri, che dopo il capolavoro Back From the Dead entrarono in uno stallo che sboccò poi nel tristissimo scioglimento. Prima dei saluti finali fecero però in tempo a far uscire questo live, registrato a Boston l’anno prima, che li immortala
Continua a leggere