I mostri all’angolo della strada: viaggio nella musica ispirata a Lovecraft #5

ANNI SETTANTA: LE PRIME AVANGUARDIE METAL E PROG

Come abbiamo visto nel secondo episodio, le opere di Lovecraft iniziarono a diffondersi dal 1939 lentamente, ma inesorabilmente, dapprima nel mondo anglosassone, poi in Europa, per arrivare con il tempo a tutto il resto del mondo. A partire dagli anni Sessanta, parallelamente alla sua crescente presenza nell’editoria libraria, Lovecraft arrivò anche a far parte della cultura popolare, nel cinema, nei fumetti e nella musica.

CoD5-1970Chamber of Darkness n.5, Giugno 1970, Marvel. Conteneva il fumetto The Music From Beyond, adattamento di The Music of Erich Zann (1921)

Gli anni Settanta furono un periodo in cui le influenze derivanti da H.P. Lovecraft sulla musica continuarono, anche se restarono rare e si mantennero molto generiche. Nessuno degli artisti che in qualche modo richiamarono Lovecraft, difatti, citarono apertamente i suoi racconti. Nondimeno, un’influenza lovecraftiana la si trova nel più importante disco che aprì il decennio: Black Sabbath (1970): non devo dire nulla ai lettori di Metal Skunk ® che già non sappiano di questo album, tranne che la terza canzone dell’album, Behind the Wall of Sleep, porta un titolo quasi omonimo al racconto di Lovecraft Beyond the Wall of Sleep (1919). Il racconto, di stile fantascientifico, narra di un internato in un ospedale psichiatrico che durante il sonno sembra riuscire a vivere una realtà separata nello spazio e nel tempo. In merito alla reale ispirazione da cui fu tratto il testo di questo brano, il bassista Geezer Butler, che era anche il principale autore dei testi, disse di essersi ispirato a un sogno che aveva fatto e che solo successivamente si era reso conto di aver dato un titolo quasi identico a quello del racconto lovecraftiano, ma che si trattò più che altro di un caso o di una suggestione:

I think I may have borrowed the title “Behind the wall of sleep” from “Beyond the wall of sleep” (of which I have a first edition), but it’s so long ago, I can’t really remember. The lyrics came from a dream I had, hence the title. Most of my inspiration in those days came from books by Dennis Wheatley, rather than Lovecraft or Poe.
[da Gary Hill, The strange sound of Cthulhu, 2006]

In effetti, leggendo il testo non si notano particolari riferimenti che riconducano al racconto in questione, né ad altre opere lovecraftiane, per quanto il tono misterioso e ipnagogico di Butler qualche dubbio lo possa lasciare:

Feel your spirit rise with the breeze
Feel your body falling onto its knees
Take your walk of remorse
Turns your body to a corpse
[…]
Now from darkness there springs light
Wall of Sleep is cool and bright
Wall of Sleep is lying broken
Sun shines in you have awoken

Dal punto di vista musicale, Behind the Wall of Sleep è un dark blues appesantito da una ritmica sincopata e venato dalla squisita psichedelia dei primi Sabbath. Un sublime momento di genesi del metal, da riascoltare e da osservare come la nascita di una nuova stella nel cosmo.

Il celebre gruppo di Birmingham non ebbe poi altri riferimenti all’Autore di Providence.
Appartiene al decennio dei Settanta anche The Dragon del compositore di origine greca Vangelis, ovvero Evangelos Odysseas Papathanassiou (1943 – 2022). The Dragon è un disco dalla storia controversa: Vangelis, che nel 1971 aveva un contratto con l’etichetta francese BYG, registrò una jam session ai Marquee Studios di Londra, ma il materiale era incompleto secondo le intenzioni dell’autore e pertanto rimase inedito. Tuttavia, nel 1978 l’etichetta Charly Records approfittò del fallimento della BYG, che aveva ancora in catalogo il disco, e lo pubblicò senza l’autorizzazione dell’autore, né degli altri musicisti. Vangelis si rivolse al tribunale e ne ottenne il ritiro dal mercato. A parte la rarità e la curiosità che desta la vicenda, si può notare che la copertina dell’artista gallese Terry Oakes è chiaramente ispirata a Il Richiamo di Cthulhu (1926). La scelta di questo soggetto non fu certo un’idea di Vangelis, dal momento che non aveva nessuna intenzione di pubblicare quel materiale. Non sappiamo chi decise di mettere Cthulhu sulla copertina del disco, anche se Oakes era già noto come illustratore di fantastico e horror.

V.Dragon71Vangelis, The Dragon, 1971. Copertina di Terry Oakes

Lo stile musicale di The Dragon è una fusion melodica e consiste di tre lunghi brani strumentali: il primo, The Dragon, ha una ritmica funky e mostra varie influenze greche o, più genericamente, orientali. Ha un andamento ripetitivo e l’atmosfera misteriosa potrebbe avere un qualche collegamento con Lovecraft, anche se non ci sono testimonianze dirette su questo dettaglio. The Dragon è oggi disponibile in LP e CD stampati in vari paesi, fra cui l’Italia, anche abbinato al precedente Hypothesis. L’ultima edizione in CD è ungherese, per quanto non possiamo esseri certi che sia ufficiale.

Nel 1972 esordì un gruppo tedesco dal nome decisamente lovecraftiano: Necronomicon. Furono fondati ad Aquisgrana (Aachen), nell’allora Germania Ovest, vicino al confine tra Belgio e Paesi Bassi, da Norbert Breuer (chitarra, voce), Harald Bernhard (batteria), Walter Sturm (chitarra, voce), Fistus Dickmann (tastiere) e Detlev Hakenbeck (basso). Nel febbraio 1972, Hakenbeck fu sostituito da Bernhard Hocks e alla fine dello stesso anno incisero il loro primo album: Tips Zum Selbstmord, che significa “consigli per il suicidio”. Di lovecraftiano, però, restò soltanto il nome, che si rifà al libro maledetto inventato da Lovecraft, usato in molte delle sue opere e che fu anche protagonista di un saggio omonimo (History of the Necronomicon, 1927). L’argomento dei testi di Tips Zum Selbstmord è ambientalista e il suicidio evocato nel titolo si riferisce alla distruzione dell’ambiente e del pianeta, con toni a volte apocalittici e millenaristici. La musica dei Necronomicon è un prog rock sperimentale, con suoni abbastanza pesanti per l’epoca e comprende una grande variabilità di stili, fra cui psichedelia, hard rock e sinfonico. Possono essere accostati a qualche gruppo della scena krautrock come Grobschnitt, Amon Düül II, o proto-metal come gli Uriah Heep. Dopo molti cambi di formazione e la pubblicazione di qualche altro disco, i Necronomicon si sciolsero nel 1981.

Come è prevedibile, il nome Necronomicon sarebbe diventato presto molto ambìto e ci saranno altri gruppi che lo avrebbero assunto, per esempio altri tedeschi che si formarono nel 1983; un gruppo death metal canadese, fondato nel 1988 e ancora attivo, che si scriveva NecronomicoN, come fecero degli omonimi marchigiani, autori di un unico demo nel 1996, sempre death. Ma di questi ed altri parleremo al momento opportuno.

Terminiamo la casistica degli anni Settanta con i veneti Le Orme, che nacquero nel 1966 e sono rimasti tutt’ora in attività. Nel 1975 fu pubblicata negli USA, dalla Phonogram, una raccolta di brani chiamata Beyond Leng: i titoli di alcuni brani furono tradotti in inglese, pur restando incisi nella versione originale, quindi in italiano. Il titolo americano cita l’altopiano di Leng, luogo misterioso che appare per la prima volta nel racconto Il Mastino (The Hound, 1922) e verrà citato altre volte, per esempio nel romanzo La ricerca onirica dello sconosciuto Kadath (The Dream-Quest of Unknown Kadath, 1927). Tuttavia, non risulta che le canzoni de Le Orme abbiano mai avuto influenze lovecraftiane, anche se è vero che alcune furono ispirate dalla fantascienza e dalla letteratura fantastica. Interpellati da Gary Hill, autore del libro sulla musica ispirata a HPL che trovate citato nella bibliografia, i componenti del gruppo dissero di non conoscere Lovecraft, per lo meno all’epoca, e che Leng era solo un nome.

Leng1    Leng2

Terminato questo periodo di lenta diffusione nel rock duro, i testi a tema lovecraftiano iniziarono a diventare sempre più numerosi e vedremo come, a partire dagli anni Ottanta, Lovecraft diventò una delle fonti d’ispirazione favorite per l’heavy metal e per altre correnti del rock d’avanguardia.
(Stefano Mazza)


L’immagine in evidenza è tratta da Urm le fou di Philippe Druillet, 1975.

DISCOGRAFIA

Black Sabbath, s/t, Vertigo (VO6) 1970, LP.
Black Sabbath, s/t, Castle Communications 1986 con Tomorrows Dream (Live), CD.
Vangelis, The Dragon, Charly Records, 1978 UK, LP.
Vangelis, The Dragon, Oxford, 1981 Italia, LP.
Vangelis, The Dragon, West Line CooP, 1998 Ungheria, CD.
Necronomicon, Tips Zum Selbstmord, Best Prehodi, 1972 Germania, LP.
Necronomicon, Tips Zum Selbstmord, Amber Soundroom, 2008 Germania, LP.
Le Orme, Beyond Leng, Peters International, USA 1975, LP.

BIBLIO- / SITO- GRAFIA

https://it.wikipedia.org/wiki/Hypothesis/The_Dragon
http://vangeliscollector.com/vangelis_dragon.htm
http://www.progarchives.com/artist.asp?id=2130
http://www.progarchives.com/artist.asp?id=2130
Gary Hill, The strange sound of Cthulhu, lulu.org 2006.

GLI EPISODI PRECEDENTI
Si trovano qua.

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