R.I.P. Kentaro Miura [1966-2021]

Lessi Berserk parecchio tempo fa, troppo per ricordarmi qualcosa che vada molto più al di là del “quanto spaccava Berserk”. Miura poi aveva continuato a scriverlo, non smettendo mai di posticiparne la conclusione: la morte lo coglie a 32 anni dall’inizio del manga, lasciando tutti in sospensione verso una fine che non arriverà mai.
Kentaro Miura è morto di un problema all’aorta, la cui esatta natura si confonde nelle nebbie delle traduzioni incrociate giapponese/inglese/italiano di questi primissimi istanti. La sua morte è destabilizzante come quella di tutti i mangaka, esseri idealizzati, bidimensionali e fuori dallo spazio-tempo, tendenzialmente concepiti come fusi con la loro opera, ma ancor di più lo è perché Berserk aveva un’aura dannata e inquietante come raramente si era vista in un manga di quell’epoca – e che, quando si è vista successivamente, probabilmente aveva proprio Berserk come influenza principale. A questo punto una rilettura diventa d’obbligo, anche solo per fare compagnia a Gatsu in quel limbo in cui la morte di Miura lo condanna per il resto dell’eternità. (barg)
Ho pensato un sacco di volte, scherzando, che Berserk non sarebbe mai finito perché Miura sarebbe morto prima… mai avrei pensato che sarebbe successo davvero. Anche se incompiuta resta un opera immortale. Recuperati i film di animazione usciti qualche anno fa, bellissimi
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Ma puttana di quella troia
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Maledizione cane.
E mi sento una merda che il primo pensiero sia “E adesso?!?”
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