La guida di Carrozzi al voto europeo

Domani 26 maggio si voterà per il nuovo parlamento europeo. Un voto inutile, un esercizio di stile democratico che di democratico, di democrazia intesa proprio come potere del popolo, non ha assolutamente nulla, e neanche mai l’ha avuta, nonostante vi abbiano convinti del contrario. Si tratta di una fandonia, uno specchio per le allodole pensato per figuranti, fantocci ben pagati proprio per non fare alcunché di vero, reale e, men che meno, utile. Anche se volessero, per assurdo. La prossima Commissione Europea è già decisa, come con ogni probabilità il nostro nuovo presidente del Consiglio e la politica di ulteriori tagli, aumento dell’IVA e privatizzazioni che porterà in dote a Palazzo Chigi da Francoforte, che per chi non lo sapesse è sede della BCE. Ma a voi/noi italiani, dopotutto, cosa importa?

Ci definiamo da sempre europeisti/europei senza sapere neanche cosa voglia dire essere cittadini italiani, o meglio ancora, PROPRIO perché non abbiamo mai avuto storicamente un concetto di nazione, di interesse nazionale, di patria. Partigiani e partigianetti, persi dietro localismi e faziosità, sempre ben lontani dall’avere un punto di vista che andasse poco più in là della casa del vicino, facilmente anche odiato. Le ultime politiche nazionali ne hanno dato un quadro esauriente: l’Italia spaccata in due, col centro/sud a quasi totalità M5S, il centro/nord a quasi totalità Lega, ed i restanti partiti disciolti un po’ qui e un  po’ lì, con qualche roccaforte del PD che ancora tiene, anche se di misura. Il PD, peraltro, che dopo una disfatta simile dovrebbe essere, ancor più, consegnato alla storia come il grande fallimento politico di sempre, l’infinita vergogna fatta di personaggi allucinanti buoni a un cazzo se non a consumare ossigeno e produrre coglionate e anidride carbonica (ed è qui l’unico punto nel quale la piccola Greta ha ragione da vendere, se non esistesse ‘sta merda respireremmo tutti meglio), un (ormai) partitino da decenni faccendiere del turbocapitalismo più bieco, completamente dimentico delle proprie radici socialiste e avulso a qualsiasi parvenza di retaggio comunista, insomma il peggio del peggio.

Vi siete mai chiesti il perché del successo personale di Salvini, o perché tanta, tanta gente va dietro a tutto il circo del M5S pure se non hanno un cazzo di orizzonte politico degno di questo nome (a parte tutta la solfa del reddito di cittadinanza, intendo)? Ma perché la gente non capisce un cazzo di nulla, ovviamente. La media coscienza politica degli italiani, dopo mani pulite, dopo vent’anni di Berlusconi e le puttane, Prodi e D’Alema e Veltroni e Fini e Fassino e Casini e Renzi e Grillo e Casaleggio è stata azzerata ai minimi termini, scientificamente. Il livello del dibattito politico, il livello della politica e quindi dei politici, è di colpo enormemente calato, posto che se anche nella prima Repubblica non avevamo certo statisti, c’erano comunque persone in grado di fare, se non altro per le ragioni di un territorio, quello da dove uscivano i voti. Adesso no, neanche più questo.

Da un lato c’è una metà di coglioni che vota Cinque Stelle, sempre al netto del reddito di cittadinanza, per un generico concetto di onestà come risposta a tutti i mali del paese (tipo che puoi benissimo essere un idiota incapace ma se sei onesto va ALLA GRANDE ed è giusto che guidi tu, perché anche se sicuramente finisce che ci sfrociamo da qualche parte e moriamo tutti arsi vivi tra atroci tormenti ALMENO SO PER CERTO CHE CE L’HAI MESSA DAVVERO TUTTA E NON MI HAI FOTTUTO IL PORTAFOGLI, che l’onestà, il reddito di cittadinanza, la ‘decrescita felice’, gli assorbenti lavabili, internet, la piattaforma Rousseau, la Santa Magistratura che tutto vede e tutto sa, il Vate Travaglio ed il Fatto Quotidiano ci traghetteranno fuori da ogni male e tutti i giorni sarà come Natale, anzi meglio); dall’altra parte un’altra metà circa di italiani appresso alle felpe della polizia di Salvini, e alle preghiere a Padre Pio e alla Madonna, e basta barconi e basta negri, e basta negri, e basta negri, e basta negri. E per il resto boh?, direi flat tax e poi vediamo, IL CAPITANO STASERA MANGIA PAPPARDELLE AI CARCIOFI E SALMONE CHE HA CUCINATO LA FIGLIA DI VERDINI (sic.), CON UNA BUONA SPRITE PER MANDARLE GIÙ MEGLIO, E VOI AMICI?

E se il tutto non fosse già abbastanza pietoso, metteteci pure qualche centinaio di migliaia di stronzi che ogni due minuti da a Salvini del FASSISTA E SQUADRISTA PERCHÈ EVVIVA IL COMUNISMO, BANDIERA ROSSA, NO PASARAN, FRONTIERE APERTE COME I NOSTRI SFINTERI, REFUGEES WELCOME EVVIVA I PARTIGIANI NEL ’45 VI ABBIAMO FATTO IL CULO, SALVINI MERDA, SALVINI QUI NEL MIO LOFT NON SEI IL BENVENUTO, SALVINI NON FOTTERAI IL MIO ERASMUS LGBT A BARCELLONA, o anche Giorgia Meloni che vuol rifare il centro destra (…) col summenzionato Salvini e nel frattempo si trascina tra un dibattito politico e l’altro cercando di schivare le domande su quegli altri fenomeni di Casapound, soggettoni allucinanti che vivono in un eterno millenovecentotrentotto, scemi come la merda e senza nessun acume politico, di nessun tipo.

E com’è stato possibile ridurre un paese a questi livelli infimi? Perché siamo partiti malissimo. Cioè, se la gente non capisce un cazzo di nulla, è perché, sostanzialmente, in Italia ci siamo sempre creduti il centro di tutto, il posto dove si decidevano le sorti del paese/europa/occidente/mondo/sistema solare/universo, mentre l’universo in realtà girava altrove e tutt’al più noialtri venivamo radiocomandati da qualcun altro, prima del millenovecento da qualche altra potenza europea, dopo la seconda guerra mondiale tipicamente dagli Stati Uniti, ed in questo esatto momento da un nano politico e totale fallimento economico che si chiama “Unione Europea”, e che finirà per portarci al definitivo sfascio (e non fascio, mi spiace amici di Casapound).

Siamo degli stronzi autoreferenziali, incapaci di misurare noi stessi con un minimo di obiettività, più attenti a farci le guerre in casa che non a cercare di valere davvero qualcosa dove conta, quando serve. Prendete pure, boh?, il metal. Non esiste una scena italiana, e neanche è mai esistita. Gruppi e gruppetti buoni solo ad accoltellarsi alle spalle appena possibile, non certo a trovare il modo di imporsi nei giri veri, internazionali, e quando pure per qualcuno accade, c’è sempre qualcun altro pronto a buttargli la merda addosso, a torto o a ragione, che importa. Oppure capaci solo di fare la mafietta, quando non importa se vali o no, importa chi conosci, se sei inserito o meno negli ambienti giusti, pena l’essere escluso, chiuso sistematicamente fuori da ogni porta possibile. Formazioni sconosciute all’estero che in Italia, ma manco in Italia, a Roma (o in una qualche località italiana a vostra scelta) si sentono delle rockstar, che millantano di essere cult in fantomatici circuiti undeground oltreconfine, che fanno fare le recensioni dei dischi agli amici e sempre a quelli, e quelli regolarmente CAPOLAVORO, DISCO DEL MESE, DELL’ANNO, DEL MILLENNIO OGNI SACROSANTA VOLTA, come di consuetudine. A prescindere, diciamo.

Ecco, io non scrivo che all’estero queste cose non le fanno, ma cazzo sono più attenti, ci sanno fare. Magari non è così ovvio, non le fanno così spesso, non le fanno SEMPRE, cazzo. O no? Che senso ha far recensire un disco al mio migliore amico sapendo che mi metterà dieci e lode di certo e come minimo sindacale (posto che io non lo vorrei un amico così)? Che altrimenti, per me italiano, NON SAREBBE UN AMICO. Questo è il punto. Ed ecco perché tra qualche anno un asino finlandese proporrà di mettere all’asta il Colosseo per ripianare gli enormi debiti che inevitabilmente accumuleremo col FMI per aver vissuto, con tutte le evidenze del caso, “al di sopra dei nostri mezzi”, dando il via alla spoliazione del Belpaese. Spero almeno che, quando accadrà e compreranno il Colosseo per due euro e settantasette centesimi, gli diano tutta questa marmaglia, bella pressata in un’enorme rotoballa di merda, quale gentile omaggio della casa. Con tanti, cari saluti. (Cesare Carrozzi)

14 commenti

  • Montanelli diceva che gli italiani sono un popolo di camerieri quindi se la caveranno sempre e comunque (al servizio dei vincitori) . E così sia.

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  • Un Carrozzi banale, peccato.

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  • Uhm. Banale. Concordo. Scusa ma a te pare che in UK, dove si baloccano da mesi su come attuare la Brexit, stiano meglio ?

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  • “Vedi, Franco, al mondo ci sono le idee vere e le idee supposte. Le idee vere le mettiamo da parte: le supposte, dove le mettiamo?”.

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  • Le scie chimiche!!1!!1! Gomblotto!11!!1!!UNO!

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  • Artículo súper doom.nero come la pece. No hopes.

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  • “” totale fallimento economico che si chiama “Unione Europea” “”

    allora non sei un agricoltore o un camionista e voli solo alitalia. per fare tre esempi.

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  • ringrazio i cari amici norvegesi per le 3 ore di ritardo nel volo da Stoccolma che mi hanno impedito di andare a votare. Mi aspetto di vedere il Carrozzi alla prossima maratona mentana tra un Damilano e un Minzolini a discutere di percentuali e possibili scenari politici

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  • Lincoln Sternn

    Articolo partito bene mettendo in chiaro l’assoluta inutilità delle europee ma passato troppo in fretta a un mix illeggibile di banalità e inesattezze. Una a caso il giudizio su Casapound (e anche sugli altri partiti). Possono piacere o no, più che legittimo, ma fassisti, 1938, scemi, ecc, ecc. non si può sentire, suvvia, facevo analisi politiche più acute quando avevo 15 anni. Nello specifico, il programma (che non hai letto) di Casapound che cazzo c’entra con il 1938? Leggiti il libro di Marco Mori, candidato Casapound, in difesa della carta del ’48, non troverai uno scritto più a sinistra di questo negli ultimi 10 anni. I riferimenti principali sono Lelio Basso, Piero Calamandrei ed Enrico Mattei, gente che andava in giro col manganello e l’orbace, giusto? Poi ovviamente è curioso constatare che anche in questo caso si segue la regola non scritta del perfetto autorazzista, colui che nell’invettiva verso gli italiani incapaci, stronzi, ladri, mafiosi, ecc, lascia chiaramente intendere che lo siano tutti gli italiani tranne lui medesimo, chiaramente. Addirittura manco la scena metal nostrana va bene perchè non è tutta arcobaleni e unicorni. Ridicolo. Ma gli aspetti più irricevibili non sono ovviamente il giudizio sul metal italiano e nemmeno su Casapound, di cui mi interessa poco o nulla, bensì la vergognosa retorica liberista, il mantra del debito, l’aver vissuto sopra le nostre possibilità in piena “parodia dell’incubo di un contabile” come diceva Keynes. Davvero dopo tutti questi anni di dibattito politico ed economico siamo ancora a questo livello? Insomma, caro Carrozzi, mi spiace dirtelo ma qui l’unico a non aver capito un cazzo sei tu. Il tuo Paese e i tuoi connazionali meritano più rispetto, soprattutto verso la loro storia e la loro intelligenza, indipendentemente da quello che votano.

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  • chiunque viaggiasse un po’ oltre il proprio paesello potrebbe rendersi conto di quanto gli altri popoli europei siano spesso è volentieri molto più merde di noi… soprattutto i tanto stimati civilissimi popoli nord/centro europei che hanno avuto un contributo fondamentale a rendere il nostro continente, un tempo “culla della cultura”, un informe “ammasso di gentaglia” perlopiù brutta, boriosa, incapace e fondamentalmente del cazzo. Noi rispetto ad una Svezia o una FRanciaci difendiamo ancora alla grande, proprio perché abbiamo ancora più o meno le sembianze di un popolo, non di un popolo diviso in kebabbari e finocchi come i mangiacrauti.

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  • “…e nessuno si stupisce che picasso sia miliardario”

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  • sergente kabukiman

    Madonna se c’hai ragione

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  • Mah in realtà su tante cose ha dannatamente ragione. Siamo al capolinea del concetto di politica come qualcosa che possa essere diverso dal qualunquismo da bar che poteva fare mio zio con la terza media dopo 8 bianchini. Anche la parte che è sempre colpa degli altri perché noi italiani facciamo tutto e meglio di tutti è dannatamente vera, perché solo noi siamo fighi, abbiamo il primo settore manifatturiero al mondo, se non c’era il comunismo e la UE moh eravamo la terza potenza mondiale, bla blah blah… Quanti commenti del genere ho letto su internet negli ultimi mesi..Poi sensazione mia, spesso se non sempre Carozzi alza volutamente i toni in maniera spropositata su tutto e tutti per vedere quanti intellettualoni abboccano e vengono a fargli la ramanzina tronfi della loro superiorità intellettuale da tuttologi internettiani dei tempi moderni. Lui legge, se la ride e sa che ha fatto centro di nuovo, facendo sprecare tempo agli scemi.. Se così fosse, Carozzi capo dei troll indiscusso. Respect.

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