ORPHANED LAND, due lyric video online
La Century Media ha pubblicato sulla propria pagina Youtube due nuovi lyric video tratti dal nuovo full degli Orphaned Land, in uscita a fine giugno negli Stati Uniti e più tardi anche in Europa. L’album si intitolerà All is One, a detta del cantante Kobi Farhi “sarà senza dubbio il loro miglior disco” [ma dai?] e sarà il primo senza lo storico chitarrista Matty Svatizky, sostituito da Chen Balbus. Dalla copertina appare già abbastanza chiaro quale sarà il tema del disco, un tema che, a giudicare dai primi due pezzi, sembra essere trattato con una certa faciloneria populistica che non ti aspetti da un gruppo che ha partorito un concept album intricatissimo come Mabool.
Bello il messaggio, però, insomma, un testo del genere me lo aspetto da uno dei gruppi da Primo Maggio sbeffeggiati da Elio nel suo ultimo singolo, non dagli Orphaned Land.
Neanche qui sembrano essersi affannati troppo alla ricerca di testi dalle interpretazioni criptiche, con l’aggravante che la magia di un metal dalle sonorità realmente mediorientali pare ormai appiattita su schemi che nemmeno loro sembrano avere grande interesse a portare avanti. Possibile che un gruppo che ha fatto della ricerca musicale esasperata il suo cavallo di battaglia abbia esaurito le idee dopo pochi dischi? La sentenza tra un mese. (Matteo Ferri)
L’impressione netta è che si siano un po’ lasciati prendere la mano dalla componente progressive, forse complice la collaborazione con Steven Wilson… Non a caso nel secondo pezzo c’è uno stacco che sa di Porcupine Tree periodo FOABP, che per carità, è fatto bene e personalmente mi piace ma risulta fuori contesto. Logica conseguenza di un suono più morbido e strutturato è la sparizione del growl, e di questo invero me ne dispiaccio.
Approfitto della cosa per affermare invece quanto cazzo fosse bello e originale Mabool, un disco che tuttora regala qualcosa di diverso ad ogni ascolto, a 9 anni dalla sua uscita!
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A me sembra di ascoltare un mix tra i Saviour machine, certi Samael e gli Arcturus epoca La masquearade… senza droghe. E la cosa mi piace, come mi piace il messaggio dei testi, che per quanto possano essere piatti, nel panorama metal dove l’alfa e l’omega sembra essere la violenza fine a se stessa sono una ventata di aria fresca.
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