Thulcandra – Fallen Angel’s Dominion (Napalm rec)
Piccolo avvertimento: se odiate i dischi-clone e siete sempre alla ricerca dell’originalità a tutti i costi, potete anche evitare di leggere questa recensione. Il motivo è semplicissimo: i Thulcandra con questo esordio si sono messi in testa (riuscendoci alla perfezione) di copiare totalmente i Dissection. Attenzione, qui non si parla di influenze o rimandi vari, “Fallen Angel’s Dominion” è proprio nato con l’intento voluto di ricreare nei minimi particolari il tipico sound della band del povero Nodtveidt: stesse melodie, stesse armonizzazioni, stessi raddoppi chitarristici, voce ovviamente identica tanto che spesso ti viene il dubbio di aver inserito nel lettore il disco sbagliato… anche perché quando parte l’intro pare proprio di sentire “At the Fathomless Depths”, e la rullata del brano di apertura sembra proprio presagire a “Night’s Blood”, anche se poi fortunatamente il brano si articola in maniera diversa. Le premesse sono queste, la questione spinosa è quindi quella di come giudicare un lavoro simile: dal mio personale punto di vista non me la sento di condannare “Fallen Angel’s Dominion” per la sua palesissima derivatività, anche perché se ci si riesce a passare sopra ci si trova ad ascoltare un prodotto suonato alla perfezione, senza cali di tensione e con tre/quattro brani veramente di ottima fattura (“Night Eternal”, la title track, “Spirit of The Night”), oltre all’immancabile parte pianistica e la cover finale di “The Somberlain” (sorpresona) .
Insomma per tutti coloro (me compreso) che non hanno digerito “Reinkaos”, questa specie di revival dissectioniano dei bei tempi andati potrebbe fare senz’altro piacere, gli altri possono anche lasciare perdere. (Michele Romani)
bella recensione, mi trovo totalmente d’accordo! e poi secondo me, il black death “dissectioniano” non è stato esplorato come avrebbe dovuto (in un certo senso questo potrebbe essere anche un fatto positivo) e per chi come me sente una certa mancanza di questo sound il cd dei Thulcandra è davvero una manna dal cielo!
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Non sono mai stato tanto amante dei Dissection. A me l’inizio di Night’blood ricorda i Mayhem di “I am thy labyrinth” in “wolf lair abyss”. anche se non avete sto disco non perdete nulla, cmq.
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