A dorso di cammello #2: al-Namrood e Scarab

Dall’idea iniziale di fare una rubrica quantomeno annuale sul metal mediorientale, ho finito per scrivere un pezzo all’incirca ogni due anni. Proviamo a rimediare un minimo.
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Continua a leggereAvendo studiato e lavorato in certi ambiti, di convertiti all’islam ne ho conosciuti parecchi, fidatevi; e dei tipi più strambi. Essendo un ateo “non praticante”, non ho assolutamente nulla contro l’atto della conversione in sé; anzi credo che, se mai un giorno dovessi diventare improvvisamente religioso e credente, eleggerei proprio l’islam a mia religione, perché è indubbio che abbia una
Continua a leggereHo sempre trovato piuttosto sterile il parallelismo tra geografia e musica, a meno che non sia espressamente ricondotto ad una etnomusicologia novecentesca che, dubito, possa avere alcun tipo di validità applicata agli stili musicali contemporanei. Non fa eccezione il black metal, impossibile da ridurre a fenomeno esclusivamente norvegese a meno di non voler ammettere che da una ventina d’anni Rotting
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