Morbid Visions riregistrata non è malvagia. In tutti i sensi

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E quindi i fratelli Cavalera hanno deciso di riregistrare i primi due lavori a nome Sepultura. Le nuove versioni di Morbid Visions e Bestial Devastation usciranno il 14 luglio sotto Nuclear Blast e qui sotto potete sentirne un assaggio. La giustificazione addotta da Max e Igor per tutto ciò è che i suoni di quei due dischi erano troppo amatoriali e che, con le nuove tecnologie, quei pezzi potranno essere finalmente valorizzati.

Ora, io non ho in simpatia Max Cavalera e penso di averlo specificato plurime volte. Allo stesso modo però cerco anche di essere onesto, ed è per questo che non parlai male dell’ultimo album dei Cavalera Conspiracy, che d’accordo non era tutto sto granché ma quantomeno era meglio dei Soulfly. E devo essere onesto anche questa volta: nonostante io detesti questo genere di operazioni, mi trovo costretto ad ammettere che il risultato non è malvagio. In tutti i sensi, però: della furia rozza e luciferina che trasudava dalle versioni originali non è rimasto più nulla, perché qui si sentono solo due musicisti professionisti e navigati che svolgono il proprio lavoro. Sono io il primo a riconoscere che quel suono era troppo amatoriale, anche se questo non impedì al me stesso adolescente di consumare le cassettine di quei due album nel walkman mandando a memoria ogni riff. Del resto credo che molto probabilmente i primi Sepultura siano stati il miglior gruppo mai esistito o giù di lì, e pure questo l’ho sempre detto.

Tirando le somme, quindi, a me questa Morbid Visions riregistrata non è dispiaciuta, e ho anche una moderata aspettativa per il risultato finale, che a questo punto immagino potrà essere divertente. Quei riffoni resi in versione potenziata, la voce di Max che sembra tornata ai vecchi tempi, persino alcuni passaggi tribali di Igor: in qualche modo tutto sembra funzionare. La cosa, intendiamoci, non mi fa sentire troppo a mio agio con me stesso, ma questo è. La vita è strana e non smette mai di sorprenderti. Poi chissà, magari l’ascolto dei due dischi interi mi farà pentire di quello che sto dicendo, ma non credo: del resto, i fratelli Cavalera ormai sono professionisti. (barg)

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