MURDER CONSTRUCT – Results (Relapse)
Il bello (cioè il brutto) di questi dischi è che capisci al primo ascolto dove vanno a parare. Musicisti ultratrentenni con una militanza decennale in almeno due grupponi grazie ai quali non dico riescano a pagarsi l’affitto ma almeno i 3/4 delle bollette. Combriccole di batteristi bassisti chitarristi fanatici del riff alla Terrorizer, prestatisi a session tra amici, eventualmente finalizzate
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