Come radersi col death metal senza tagliarsi la gola

Gli anni passano e il tempo per ascoltare dischi diminuisce. L’amara riflessione di Belardi su come ritagliarsi tempo per la musica mentre si fa altro.
Continua a leggereGli anni passano e il tempo per ascoltare dischi diminuisce. L’amara riflessione di Belardi su come ritagliarsi tempo per la musica mentre si fa altro.
Continua a leggerePer me i Kreator sono una cosa parecchio importante, e li ho difesi con tutte le forze fino a nascondermi in un angolo ad ogni uscita dell’epopea Phantom Antichrist/Gods of Violence. Adesso mi provocano un certo imbarazzo, ma per rispetto e riconoscenza tento appunto di parlarne men che posso. Li ho conosciuti con un cd masterizzato di Extreme Aggression passato
Continua a leggereLa giovane Mille P. odorava con insoddisfazione il profumo dello stallatico misto agli scarichi industriali. Era così in tutto il bacino della Ruhr. Pomeriggi passati a farsi palpeggiare dai contadini in cambio di qualcosa da mangiare, o una carta telefonica di piccola pezzatura, avevano generato in lei l’idea che dovesse lasciare quei luoghi grazie ai quali ebbe modo di crearsi
Continua a leggereVoi come state smaltendo tutti i ricciarelli, panettoni o sacchetti di datteri che vi hanno regalato nelle settimane scorse? Personalmente sono entrato in un pericoloso loop, che prevede io mi prepari un Earl Grey dopo il lavoro; me lo verso nella mia adorabile tazza nera dei Black Sabbath e lo accompagno con un po’ di questa merda dolciastra e un album,
Continua a leggereC’erano un tedesco, un californiano e un canadese. Al top dei risultati più che del successo vero e proprio, tutti e tre ebbero in comune una cosa: la dura prova del terzo disco. Sto parlando di Kreator, Testament e Annihilator i quali – fra il 1987 ed il 1993 – erano reduci da lavori assolutamente convincenti, e ci si poteva solo immaginare che
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