I mostri all’angolo della strada #7: Lovecraft e i Morbid Angel (prima parte)

Nella nostra ricerca sulla musica ispirata a H.P. Lovecraft abbiamo superato la prima metà degli anni Ottanta. È sempre più evidente, in questa epoca, quanto l’heavy metal si stia legando allo scrittore di Providence, e si può trovare un chiaro parallelismo fra lo sviluppo del metal più estremo e l’incremento delle influenze lovecraftiane nei testi, nelle illustrazioni, nei titoli, nei nomi e perfino nello stile delle composizioni dei gruppi metal. Fra le varie correnti degli anni Ottanta fu soprattutto il death metal, che allora rappresentava una delle avanguardie in più rapido sviluppo, a evidenziare questo legame culturale che si stava formando e rinsaldando sempre più velocemente. Se si parla di Lovecraft e di death metal, è imprescindibile citare i Morbid Angel, uno dei gruppi più importanti per lo sviluppo del metal estremo e, allo stesso tempo, tra quelli che maggiormente hanno fatto di Lovecraft uno degli argomenti fondanti della propria arte. Come tutti i lettori di Metal Skunk ben sanno, le origini del metal estremo si collocano in un’epoca remota, già durante o subito dopo la diffusione della NWOBHM. È anzi corretto pensare che le premesse per lo sviluppo di una fase più estrema fossero già implicite nei primi gruppi che diedero vita al movimento, fin dagli anni Settanta. L’heavy metal, per la sua stessa natura, è sempre stato un genere che in ogni epoca ha rotto schemi e superato barriere, sotto ogni punto di vista: nella potenza dei suoni, nella velocità, nella crescente difficoltà tecnica, nell’immagine, nei testi. Seguendo questa strada, iniziarono a vedersi presto dei gruppi di giovani musicisti il cui scopo era quello di suonare ed apparire sempre più estremi.

TAZ87Trey Azagthoth, 1987

Proprio in questa clima di corsa verso l’eccesso, nel 1983 un chitarrista floridiano, chiamato George Emmanuel III, decise di formare un proprio gruppo. Che Lovecraft fosse già importante per lui lo dimostra il nome d’arte che scelse: Trey Azagthoth, un esplicito riferimento al demone-sultano Azathoth inventato da Lovecraft nel 1919, come dovreste già sapere. Tra l’altro la grafia Azagthoth, con la “g” in mezzo, è la stessa che usarono i Celtic Frost in Nocturnal Fears, che abbiamo citato nel sesto episodio. Mike Browning, amico e compagno di scuola di George Emmanuel, suonava la batteria e, sempre a scuola, conobbero Dallas Ward, che andò ad occuparsi di basso e voce. Per il loro primo gruppo, che suonava solo cover, scelsero il nome di Ice, poi cambiato in Heretic. Infine, per evitare un’omonimia con un gruppo che esisteva già, nel 1984 assunsero il definitivo Morbid Angel. In questa forma, diedero vita insieme a pochi altri contemporanei, alla scena death metal della Florida, in particolare di Tampa, che avrebbe avuto un’enorme influenza su tutto il movimento. Fin dai loro esordi fu chiarissimo che una delle principali influenze dei Morbid Angel fossero proprio le opere di H.P. Lovecraft, delle quali preferirono l’atmosfera apocalittica e gli aspetti più immediatamente horror. La passione per Lovecraft di Trey Azagthoth viene inoltre affiancata a quella per l’occultismo e per le religioni antiche: difatti nei testi dei Morbid Angel gli ineffabili mostri lovecraftiani, che nelle intenzioni originarie dell’autore erano del tutto estranei alle vicende umane, diventano parte di una demonologia personale del chitarrista, che li ha sempre utilizzati in senso antireligioso e, soprattutto, anticristiano. Questa commistione arbitraria di suggestioni dalla letteratura e dall’occultismo si manterrà, come vedremo, per tutta la carriera del gruppo.

Lo stile musicale dei Morbid Angel derivò dalla creatività di Trey Azagthoth e di Mike Browning, che si ispiravano all’heavy classico portato all’estremo e alle formazioni di frontiera come Slayer, Kreator e Possessed. Partiti da queste basi, i ragazzi riuscirono a creare un loro modo molto personale e caratteristico di comporre, mediante l’uso di riff intricati e di tempi di batteria molto variegati ed espressivi. Lo stile del gruppo venne poi ulteriormente sviluppato dopo un importante cambio di formazione che vedremo fra poco.

MA-BFTD86
Il primo demo dei Morbid Angel, Bleed for the Devil, uscì il 25 maggio 1986 e conteneva la canzone Hellspawn, che è un’invocazione a Cthulhu, ma contiene già i tipici elementi antireligiosi e individualisti che ritroveremo spesso nei testi del gruppo:

You are the One, the Oldest One
You come before the legends of men
You come before the legends of gods
You are the Sea, Creator of All

You’re all I need, For You I bleed
Plant Your Seed, Earth shall feed
Enlighten my soul, Spirit grows
Born of Fire, I shall return

I am the Hellspawn

Curse from my eyes, your gods I defy
Fulfillment is mine, of the Most High
Born of the Fire, I shall return
Answer the Call of the Oldest One

I am the Hellspawn

Forever I am, in Spirit I am
Forever I Dream, Continual Dream
We sleep undisturbed again
Chthhulhu We Dream in the Peace again

I am the Hellspawn

Hellspawn verrà riproposta anche nel terzo demo Abominations of Desolations (1986, poi pubblicato nel 1991), con un testo diverso, stranamente privato di questi elementi lovecraftiani, ma poi nel 1998 la si ritroverà uguale alla prima versione nell’album Formulas Fatal to the Flesh col titolo Hellspawn: the Rebirth.

La terza canzone di Bleed for the Devil si intitola Abominations e cita the book of the worm, ovvero il De Vermis Mysteriis, un grimorio inventato da Robert Bloch, ma il cui titolo venne dato da Lovecraft, che apparve per la prima volta nel racconto The Secret in the Tomb (1935). Il testo dei Morbid Angel inserisce il libro maledetto in una quartina decisamente anticristiana:

Enraged with hate for god
The priests of chaos chant
From the book of the worm
They burn the symbols of Christ

Abominations la si ritroverà qualche anno dopo, in una nuova versione, nel secondo album ufficiale Blessed are the Sick (1991). Pochi giorni dopo la distribuzione del loro primo demo, nel mese di giugno dello stesso anno, i Morbid Angel incisero un live in cassetta, che intitolarono Total Hideous Death e conteneva una nuova canzone direttamente ispirata da Lovecraft, Azagthoth:

Locked deep beyond the gate
Lost within the stars
Realm of ancient ones
Malignant ones
Against the light
Power of the blackened sky
Hateful spawn “We are the chasm depths”

Come forth Azagthoth, Yog-Sothoth
Rise, greed the cursed with your wrath
My enemies are yours
Twist their minds with your spells
Crush their souls
With your infernal grasp

Azagthoth sarebbe stata incisa anche sul demo Abominations of Desolations (1986 – 1991) e divenne ancora più famosa in una successiva versione contenuta in Blessed are the Sick (1991), con il titolo The Ancient Ones, dove il testo del ritornello venne leggermente cambiato, forse per migliorare la metrica:

Come forth Ancient Ones, Tiamat, Kutulu
Rise, greed the cursed with your wrath
My enemies are yours

MBrownMike Browning

Nel 1986 Mike Browning uscì dal gruppo per andare a occuparsi di un suo progetto personale, ovvero i formidabili Nocturnus. Nondimeno la formazione dei Morbid Angel si stabilizzò subito con l’arrivo di Richard Brunelle alla seconda chitarra, del cantante e bassista David Vincent e del batterista Pete Sandoval, questi due ultimi provenienti dai Terrorizer, una delle formazioni più celebri della scena grindcore e, in effetti, fu proprio la fusione di elementi death e grind a costituire uno dei tratti distintivi del gruppo. Con questo fondamentale contributo, i Morbid Angel riuscirono a far progredire ulteriormente il loro particolare stile di death, grazie a un uso magistrale di armonie non convenzionali e, soprattutto, alle notevoli velocità di esecuzione. Fu questa formazione a incidere il primo disco ufficiale dei Morbid Angel, Altars of Madness, che uscì nel 1989 e fin dalla prima canzone Immortal Rites si apre su dimensioni ancestrali e proibite:

Gathered for a sacred rite
Subconscious minds allied
Call upon immortals
Call upon the oldest one to intercede
Rid us of our human waste
Cleanse our earthly lives
Make us one with darkness
Enlighten us to your ways

From churning worlds of mindlessness
Come screams unheard before
Haunting voices fill the room
Their source remaining undefined
Shadows cast from faceless beings
Lost for centuries

Lords of death, I summon you
Reside within our brains
Cast your spells upon our lives
So that we may receive
The gift of immortality
Bestowed on those who seek you

Vedendo il video ufficiale si potrebbe pensare che i Riti Immortali della canzone siano un riferimento alla stessa band e ai loro fan, quindi che oltre alla prima lettura occulta e lovecraftiana ci potrebbe essere una metafora, ma si tratta di una mera supposizione. L’album prosegue con Suffocation:

Leaches pass judgement on their fellow kind
And die when their inner self goes astray
Alas, I pay homage to the ancient ones
Speak my name!!

Nell’edizione in CD di Altars of Madness troviamo poi la leggendaria Lord of All Fevers and Plagues, il cui ritornello è uno dei più celebri inni del death metal:

Ia Iak Sakkakh Iak Sakkakth
Ia Shaxul
Ia Kingu, ia Cthulu, ia Azbul
Ia Azabua
Ride the wings of death…

Sebbene la scrittura dei nomi fosse alterata, è ben visibile come il ritornello fosse un’invocazione a Yog-Sothoth, a Cthulhu e a divinità babilonesi come Kingu e ad altre di meno chiara provenienza. Da questo e da altri testi si capisce che una delle letture di George Emmanuel, oltre a Lovecraft, era probabilmente anche il cosiddetto Necronomicon di Simon, anche detto edizione Simon del Necronomicon. Si tratta di un testo pubblicato nel 1977 da un certo Simon, pseudonimo dell’americano Peter Levenda, che non aveva nulla a che fare con lo pseudobiblion di Lovecraft. Levenda mise insieme diversi elementi tratti dalle antiche religioni mediorientali, plagi da H.P. Lovecraft e da Aleister Crowley, e inframmezzò queste suggestioni con la storia di un misterioso uomo che chiamò L’arabo pazzo. Molti sono concordi nel considerarlo uno scherzo, o comunque ciarlataneria. Nell’ambiente dell’occultismo ebbe un certo successo, se non altro per la fraudolenta omonimia con il Necronomicon letterario.

MA-BATSBlessed are the Sick, interno dell’album.

Nel secondo disco dei Morbid Angel, Blessed Are the Sick (1991), troviamo diverse canzoni ispirate a Lovecraft; a parte le sopracitate Abominations e The Ancient Ones, c’è Unholy Blasphemies, dove troviamo Yog-Sothoth scritto sia in forma originale, sia come Iak Sakkath, che nell’inglese dei Morbid Angel si pronuncia quasi uguale:

Rise through the gate, Iak Sakkath
From depths beyond the sky
The realm of evil gods
Painful… They eat your mind
[…]
Yog Sothoth evil one
Come forth and taste the blood
Infant entrails
Are hung upon the twisted cross

Si conclude qui la prima parte di questo speciale episodio sulle ispirazioni lovecraftiane dei Morbid Angel. A presto per la seconda. (Stefano Mazza)


DISCOGRAFIA

Morbid Angel, Bleed for the Devil, demo, 1986 [cassetta].
Morbid Angel, Total Hideous Death, demo live, 1986 [cassetta].
Morbid Angel, Scream Forth Blasphemies, demo, 1987 [cassetta].
Morbid Angel, Thy Kingdom Come, demo, 1987 [cassetta].
Morbid Angel, Abominations of Desolation, demo, 1987 [cassetta, non distribuito].
Morbid Angel, Altars of Madness, Earache, 1989.
Morbid Angel, Blessed Are the Sick, Earache, 1991.

BIBLIO- / SITO-GRAFIA

Gary Hill, The strange sound of Cthulhu, lulu.org 2006.
Albert Mudrian, Choosing death. L’improbabile storia del death metal e del grindcore, Tsunami 2009.

https://it.wikipedia.org/wiki/Morbid_Angel
https://www.metal-archives.com/bands/Morbid_Angel/68
https://www.discogs.com/it/artist/118942-Morbid-Angel
https://en.wikipedia.org/wiki/Simon_Necronomicon

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