il Tuo microcommento è geniale! Mi ha fatto tanto sorridere. Devo dire che le aspettative con I lavori di YJM sono sempre alte, ma se non rischia un nuovo percorso (sempre coerente col suo universo musicale) rischiamo di reagire un po’ tutti come te. Ho riascoltato più volte a distanza di mesi World on Fire e lo trovo pregevole solo didatticamente, una sorta di eserciziario per chitarristi neoclassici, senza nuove invenzioni o strutture complesse come per ex ci sono nell’epico Relentless. Aspettiamo il prossimo lavoro che a quanto detto dal Maestro sarà più in chiave blues. L’ho visto live a settembre 2018 e assicuro tutti che è in una forma strepitosa. Ha perso, con gli anni, la dolcezza che in come Brothers o do you rem i’ll never forget riusciva a trasmettere nei suoi live.
Mi punge vaghezza che a qualcuno non sia piaciuto l’ultimo album di Yngwo…..
"Mi piace""Mi piace"
Ungaretti ti fa una pippa😊. Anzi, questa è la “you suffer” delle recensioni…
"Mi piace""Mi piace"
Fa così schifo?
"Mi piace""Mi piace"
la cover è da lezione (sotto)zero sui filtri di photoshop.
"Mi piace""Mi piace"
“breve ma affossante” cit
"Mi piace""Mi piace"
Commento troppo prolisso.
"Mi piace""Mi piace"
Testa a testa di inutilità tra il disco e la recensione.
"Mi piace""Mi piace"
direi che condivido la recensione
"Mi piace""Mi piace"
Severo ma Giusto
"Mi piace""Mi piace"
quando si dice che uno trova le parole/A giuste…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Pingback: Il jukebox dell’Averno: i dischi del 2016 di Metal Skunk | Metal Skunk
Pingback: Blog Fire Death: le playlist 2016 dei tizi di Metal Skunk | Metal Skunk
Pingback: FIREWIND – Immortals | Metal Skunk
Pingback: Avere vent’anni: YNGWIE J. MALMSTEEN – Concerto Suite for Electric Guitar and Orchestra | Metal Skunk
Pingback: Essere parenti di Lazare e non fare bububu: IN VAIN – Currents. – ilgrattadischi
Pingback: ROYAL HUNT – Cast in Stone | Metal Skunk
il Tuo microcommento è geniale! Mi ha fatto tanto sorridere. Devo dire che le aspettative con I lavori di YJM sono sempre alte, ma se non rischia un nuovo percorso (sempre coerente col suo universo musicale) rischiamo di reagire un po’ tutti come te. Ho riascoltato più volte a distanza di mesi World on Fire e lo trovo pregevole solo didatticamente, una sorta di eserciziario per chitarristi neoclassici, senza nuove invenzioni o strutture complesse come per ex ci sono nell’epico Relentless. Aspettiamo il prossimo lavoro che a quanto detto dal Maestro sarà più in chiave blues. L’ho visto live a settembre 2018 e assicuro tutti che è in una forma strepitosa. Ha perso, con gli anni, la dolcezza che in come Brothers o do you rem i’ll never forget riusciva a trasmettere nei suoi live.
"Mi piace""Mi piace"