AC/DC: Phil Rudd prosciolto dall’accusa di tentato omicidio per procura

saul_goodman

Dopo l’arresto di ieri, i magistrati neozelandesi hanno prosciolto Phil Rudd dall’accusa di tentato omicidio per insufficienza di prove. Che sarebbe finita così era presumibile, dato che il presunto sicario non era stato incriminato e aveva raccontato, durante il suo interrogatorio, di non sapere nulla degli altrettanto presunti piani omicidi del suo amico. Le Guns for hire, insomma, stavano tutte nella testa degli inquirenti. Il batterista probabilmente si era fatto scappare qualche parola di troppo davanti alle orecchie sbagliate o la soffiata era partita da uno di quei papponi che ce l’hanno con lui per la sua cattiva abitudine di non pagare le donnine. Dovrà comunque rispondere di detenzione di stupefacenti e, probabilmente, di minacce di morte.

Secondo Paul Mabey, legale del musicista, “le accuse non avrebbero mai dovuto essere sollevate“.  L’avvocato ha dichiarato che il suo cliente “ha sofferto una pubblicità non necessaria ed estremamente deleteria come conseguenza dell’ampia e sensazionalistica copertura mediatica di un’imputazione molto seria che non è mai stata giustificata da alcun elemento“. E in effetti la decisione della Corte di consentire alla stampa di riprendere Rudd mentre veniva condotto alla sbarra dalle forze dell’ordine un po’ discutibile lo è stata. “I danni nei confronti del signor Rudd sono incalcolabili“, ha concluso il legale, “sorgono dubbi sulla correttezza di chi si è reso responsabile di arrestarlo e di accusarlo di tentato omicidio per procura“.

Insomma, tutto è bene quel che finisce bene. La prossima volta, però, sii meno tirchio con le ragazze, Phil, non è buona educazione.

E, soprattutto, speriamo che mo’ ce la faccia a partire in tour.

 

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