Avere vent’anni: STRAPPING YOUNG LAD – st

Chi mi conosce bene sa che per un certo periodo della mia vita Devin Townsend è stato uno degli artisti che ho maggiormente ammirato, ai limiti della venerazione. Ben prima dell’esplosione dei gruppi pazzigenialifolletti di ogni categoria, per me Townsend è sempre stato l’emblema di una libertà e creatività assoluta che, contestualmente, ben si coniugava con capacità melodiche e compositive fuori dal comune. Insomma, la proposta di Townsend non si è quasi mai risolta in un famolo strano, ma ha sempre avuto delle salde basi sia a livello compositivo che di suoni. Questo fino all’ultimissima parte dei 2000. Nella prima parte del decennio successivo il Nostro ha iniziato a perdersi in tanti, troppi, progetti e generi, pubblicando il mediocre The New Black a nome Strapping Young Lad e inaugurando una seconda parte di carriera che non ha mai davvero catturato il mio interesse, salvo alcune notevoli eccezioni che arriveranno dopo molti anni.

Alla sua uscita SYL funse sia da spartiacque che da punto di congiunzione nella carriera del canadese: arrivava dopo sei anni dal fondamentale City (che nel frattempo era giustamente diventato un disco di culto nella scena estrema) e dopo un lungo periodo di sperimentazioni in generi diversi e il non riuscitissimo ritorno ad atmosfere più pesanti con Physicist.

R-11257520-1512867449-3642

Il risultato è forse il disco più diretto in assoluto di Townsend, quantomeno tra quelli a nome Strapping Young Lad. Pur non essendo quel capolavoro assoluto come molti dicevano all’epoca (era il 2003, quelle recensioni sono tutte online e il tempo non è galantuomo) resta senza dubbio un’ottima sintesi di quello che erano stati gli Strapping Yong Lad e di quello che sarebbero diventati. Perché se da un lato SYL è una perfetta sintesi tra il debutto e City in cui confluiscono – soprattutto nei passaggi più melodici – alcune influenze provenienti dall’esperienza solista di Townsend, dall’altro consente di intravedere ciò che sarebbe arrivato nell’immediato futuro. In questo senso l’iniziale Consequence, che segue la teatrale intro Dire, è perfettamente rappresentativa dello stile dell’album, oltre ad essere uno dei suoi pezzi migliori: ritmiche serratissime, un Gene Hoglan sovrumano, synth e tastiere molto più in secondo piano rispetto a City e un approccio più essenziale e quadrato.

L’elemento che fa la differenza e che rende SYL un disco diverso da tutti gli altri album estremi del periodo la fa proprio Townsend, uno degli interpreti più eclettici di tutta la scena metal, la cui voce rappresenta un vero e proprio strumento, capace di inserirsi alla perfezione tanto nella tiratissima Relentless quanto nella marziale e conclusiva Bring on the Young. Se si eccettua una produzione un po’ piatta e il singolo Aftermath, che ho sempre percepito come puro mestiere, ogni brano di SYL, pur non avendo l’impatto dei precedenti lavori della band, coinvolge, convince e infine conquista.

Anche a distanza di vent’anni, riascoltare in sequenza Last Minute e Forced Fed lascia sempre allibiti per la potenza e la capacità, pur in brani molto diretti e “quadrati”, di riuscire ad inserire delle soluzioni sorprendenti e perfettamente integrate nel contesto delle composizioni. E pur nella sua linearità – sempre da contestualizzare nella carriera di Townsend – anche a distanza di anni, si tratta di un lavoro capace di regalare ancora emozioni.

In conclusione, pur non essendo un lavoro da “effetto sorpresa” SYL resta un album estremamente riuscito che ha il pregio di fare da ponte alle sperimentazioni del successivo, straordinario, Alien e di costituire, in un certo senso, l’ossatura, la base di molti altri successivi progetti di Townsend. Insomma, uno dei classici casi in cui less is more. (L’Azzeccagarbugli)

One comment

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...