Monthly Archives: marzo 2020

Thorsten il grassone, una saga viking metal – seconda parte

[Continua dalla prima parte] Thorsten si risvegliò, confuso e con le braccia legate strette al busto, come un salame, in uno spiazzo erboso adiacente a una meravigliosa cascata luccicante, con la vegetazione rigogliosa tutt’intorno, illuminata dal sole mattutino. Avrebbe pensato di trovarsi nel Valhalla, se non fosse che, al posto delle vergini, c’erano dozzine di vichinghi grassoni come lui, incatenati

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Il gruppo più sottovalutato d’Europa: GOD DETHRONED – Illuminati

Mai un disco sbagliato, mai un passo falso in quasi trent’anni di carriera segnati da ben due scioglimenti, il primo addirittura dopo il debutto, quasi il destino avesse voluto chiarire sin dal principio come non fosse proprio dalla parte dei God Dethroned. Sopravvissuti a innumerevoli cambi di formazione, con il cantante e chitarrista Henri Sattler quale unico membro stabile, gli

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Gli ANVIL sfidano il coronavirus in Inghilterra

Mentre Boris Johnson è al lavoro per trasformare Londra da così: a così: Molte fra le vostre band preferite avranno già rinviato, o addirittura cancellato, ogni data in programma da qui al mese di maggio. Altre annunciano fiduciose che a metà giugno saranno sul palco del locale X in compagnia del gruppo di supporto Y, dando un po’ per scontato che questa

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Dischi per intimidire i ladri di vacche: DEMONS & WIZARDS – III

Ascolto questo disco dal giorno in cui è uscito e solo ora butto giù qualche riga. È uscito quasi un mese fa e io l’ho ascoltato almeno una volta al giorno, quindi diciamo circa una trentina di volte. L’ho ascoltato in parecchi contesti, con attenzione e come sottofondo, con le cuffie ad occhi chiusi e sull’amplificatore piccolo della cucina mentre

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Avere cent’anni: replicanti metallari da un futuro distopico

Siamo agli inizi del ventiduesimo secolo. L’heavy metal è estinto, o, peggio, ridotto alla stregua di un lussuoso marchio d’abbigliamento da mostrare agli amici. Le sale prova hanno ora l’aspetto di desolati deserti. Tuttavia, la scena è in qualche modo sopravvissuta. La baracca è tenuta artificiosamente in vita da un colosso chiamato La Corporazione, con sede in una metropoli uguale

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