L’archetipo del superfluo: nuovo video dei WATAIN
Davvero non capisco, non capisco come certe band riescano a raccogliere un successo planetario pur non avendo assolutamente nulla di diverso dai gruppi dello sterminato sottobosco dal quale, chissà grazie a quale miracolo, sono emerse. Avevo già espresso perplessità simili relativamente ai The Monolith Death Cult, una delle realtà più noiose e sopravvalutate in circolazione recentemente imho. Oggi la situazione si ripete con il nuovo lyric video dei Watain; band svedese detentrice (non si sa con quale diritto) del titolo di miglior black metal act degli ultimi anni. Ora, lungi da me fare il culo al prossimo per una questione di gusti (che, come diceva il buon Gaber sono come i coglioni: ognuno c’ha i suoi) ma vorrei che ci fosse un po’ d’obiettività. A me personalmente i Watain danno l’impressione del classico gruppo per quattordicenni esaltati, che preferiscono le storie sull’inner circle a Youjizz come fonte di pugnette serali, che si fanno le foto nel boschetto dietro casa a mò di Abbath stando attenti a non mettere i piedi nel fango che poi mamma si arrabbia e mi fa pulire le scarpe con la lingua. Ragazzi in piena esplosione ormonale che hanno in Simone Simons l’ideale di donna perfetta, che hanno gli armadi pieni di maglie e neanche un disco originale sugli scaffali, in sostanza che non capiscono un cazzo di metal ma padroneggiano internet. Da questo punto di vista i Watain sono sul serio un male irrimediabile: si presentano in pompa magna agli show che manco i Kiss degli anni d’oro, rilasciano dichiarazioni al vetriolo inneggiando satanassi e ogni personaggio politicamente scorretto in voga al momento, hanno una gamma di merchandise così vasta che a breve le loro tazze te le venderanno pure all’Ikea. E poi c’è la musica, un black metal all’acqua di rose, talmente innocuo e scialbo da far sembrare i Machine Head i nuovi Metallica (te piacerebbe, Rob, ah?). In quest’ottica si inquadra anche il video di All That May Bleed, primo singolo estratto dal full The Wild Hunt, in uscita il 19 Agosto per Century Media. Ascolterò il disco? Sicuramente. Lo recensirò? Neanche morto.


mortacci se leggono sta recensione si danno fuoco ahahah ma hai ragione su tutto, poi il fatto dell’essere super metallari giusto per le maglie e senza avere mezzo cd è davvero odioso
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anche io non ho mai capito che cazzo avessero di speciale i watain. cioè, casus luciferi è bellino, per carità, ma nulla di tanto valido da meritare il plauso internazionale che hanno raccolto.
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un rutto di nodtveidt vale tutta la loro discografia.
ah, altra robaccia ipersopravvalutata: shining.
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ahahahahahahahhaha! grande, quotone.
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Ma cos’è questa roba, ma è terribbileee!!!
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Buttala via Simone Simons…
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E i riferimenti ai Nuclear Death dove li mettete? Avete pensato a esplorare bene l’artwork? Letti i testi? Avete indagato un po’ le dottrine a cui si rifanno?
L’atteggiamento pre-internet porta ad analizzare bene ogni dettaglio di un gruppo, ed è ormai raro: forse quel “hanno gli armadi pieni di maglie e neanche un disco originale sugli scaffali, in sostanza che non capiscono un cazzo di metal ma padroneggiano internet” andrebbe riferito non proprio ai Watain qui…
Concordo sul fatto che siano sopravvalutati, ma ciò fa parte delle logiche del mercato, a cui ormai nessuno può sottrarsi…
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I Nuclear Death, che hai tirato fuori. E avevano pure una donna alla voce, Laura Bravo. Che culto. In pratica quando si erano formati lei e il chitarrista Phil erano fidanzati, poi lui avrebbe iniziato a picchiarla e lei aveva reagito corniandolo con il batterista nuovo, costringendolo ad andarsene. Le ultime notizie danno Phil in carcere per storiacce di droga (http://vomitose.blogspot.it/2008/08/lori-bravo-ex-nuclear-death-interview.html). Che storia:
Qua c’è pure Chris Reifert:
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considero i nuclear death la cosa peggiore della storia della musica( e io adoro anal cunt e 7 minutes of nausea, quindi non sono proprio un fan del progressive neoclassico), ma dopo sta storia di botte e corna mi sono saliti di parecchi punti. grazie ciccio
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Prego, manco a me fanno impazzire, però sono troppo bizzarri e borderline per non essere approfonditi
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Io conobbi i Nuclear Death negli anni novanta, quando seguivo l’attività della Wild Rags (del tanto criticato Richard C.). Qualche anno fa ebbi uno scambio di mail con Lori Bravo, che deve essere davvero una persona allucinante…
Complimenti ai Watain, dunque, per averli in qualche modo riesumati. Come vedete, sebbene siano un gruppo che risponde tutto sommato bene alle non facilmente perscrutabili leggi del mercato, non credo proprio che abbiano “gli armadi pieni di maglie e neanche un disco sugli scaffali”…
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visti live di spalla ai dissection qualche anno fa. uno dei peggiori gruppi mai visti live (i watain, ché i dissection furono commoventi). però conosco blackster “seri”, cioè di quelli parecchio dentro alla cosa, che li adorano. boh…
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scusa ma sto ancora un po’ dormendo e sono ancora un po’ brillo e non capisco.. hai parlato male di Abbath? no perche’ come dici tu e’ giusto che ognuno abbia una sua opinione e cazzate varie.. ma se hai parlato male di Abbath sappi che morirai soffrendo atrocemente e sguazzando negli escrementi
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Sarei curioso di leggere la vostra recensione al disco!
Come sempre, nei Watain, alcune cose mi convincono molto, altre meno (come ho detto precedentemente)…
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Ne abbiamo parlato qua, ma non credo scriveremo qualcosa di più lungo e articolato… https://metalskunk.com/2013/10/24/skunk-jukebox-in-goat-we-trust/
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Diamine, l’avevo pure letto, ma, rileggendo questo, me ne ero scordato: scusatemi!
Comunque complimenti per il vostro ‘blog’: per me il numero uno!
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