Blaze Bayley eroe della classe operaia
Io ho sempre avuto un debole per Blaze Bayley. Lui era il simbolo di quello brutto, grasso e sfigato che però ci crede tantissimo e alla fine va a cantare negli Iron Maiden. E lui brutto, grasso e sfigato lo era veramente. Esteticamente più vicino al primate che all’uomo, sia perché peloso come un gorilla sia per il modo scimmiesco di agitarsi sul palco, a Blaze Bayley gli squallidi sobborghi operai di Birmingham da cui proviene gli sono rimasti appiccicati addosso facendogli mantenere l’aspetto del tipico proletario inglese flaccido e un po’ troppo affezionato al pub e a certe sue passioni giovanili tipo il rock’n’roll. Che però a lui ha dato improvvisa fama mondiale. E tu lo vedevi, che reggeva l’improbo carico di essere il sostituto di Bruce Dickinson di fronte a migliaia di fan, che sudava come un maiale, brutto come la morte, e si sbatteva sul palco come se non ci fosse un domani, e soffriva dentro perché per cantare Aces High l’impegno non basta, e lui lo sapeva, e si rodeva nel senso d’inadeguatezza, e si diceva che cazzo, sono arrivato fino a qui nessuno mi ha regalato niente e non importa che io sia brutto grasso e sfigato ma ce la posso fare, l’importante è credere in sé stessi e lottare DAI CAZZO.
Però la vita non è come un film di Rocky. La vita è una puttana. E allora le contestazioni dei fan, le petizioni online, gli sputi, i tour ridimensionati, le vendite calate, e infine l’epifania della great rock’n’roll swindle nella reunion in grande stile con Adrian Smith compreso nel pacchetto.
Ora vi aspetterete che io vi dica che in realtà non è vero che Blaze Bayley è brutto, grasso e sfigato, ma che in realtà è un grande cantante incompreso e che solo l’elite dei guerrieri del vero metal può capirne la grandezza etc, ma in realtà no. Blaze Bayley è davvero brutto, grasso e sfigato. È la sua essenza e il suo destino. Blaze Bayley è un eroe romantico, un epico pescatore verghiano che combatte la sua titanica lotta contro la possanza dei flutti, difendendo ogni attimo di vita con le unghie e con i denti, fino all’ultimo respiro, per portare a casa un misero carico di pesce per sfamare la sua famiglia di pezzenti. Blaze Bayley siamo noi quando non ci abbattiamo di fronte alle difficoltà, quando la vita ci sbatte per terra con un calcio nelle palle bisbigliandoti nell’orecchio tu sei una merda che ti rialzi a fare e tu ti rialzi sapendo che tutto quello che otterrai sarà un altro calcio nelle palle, però le rispondi io lo so che faccio schifo sono brutto grasso peloso sudo come un maiale e sono l’epitome della sfiga, però vaffanculo a chi ti è stramorta almeno a me mi è rimasta un poco di dignità.
Wolfsbane Save The World è il nuovo disco degli Wolfsbane, la sua vecchia band. Puzza di pub inglese di periferia alle 5 della domenica pomeriggio, di fondi di bicchieri di birra sgasata dimenticati là da ore, di patatine al formaggio incrostate sulle mani, con la partita sfigata del Nottingham Forest alla televisione e i ciccioni pelati tatuati di mezza età con le nocche spaccate che mangiano i pork scratchings seduti alle macchinette del videopoker. Puzza di sfiga. Siete mai entrati in un locale sfigato nel mezzo di una serata live sfigata con degli anziani e malmessi capelloni che si affannano sul palco? Vi è mai capitato che vi prendesse bene, quasi convincendovi a prendere il disco autoprodotto alla bancarella gestita dalla moglie del bassista? Wolfsbane Save The World è esattamente quella roba lì. Non so come spiegarvelo meglio, è proprio la roba che vi aspettereste da dei metalmeccanici di Birmingham che continuano a coltivare l’antica bruciante passione del rock’n’roll mandando avanti la vecchia band dei tempi della scuola, insieme agli stessi vecchi amici di sempre e suonando ogni venerdì al pub sotto casa, senza alcuna velleità di sfondare ma semplicemente perché li fa sentire vivi. Tanto la classe operaia, si sa, non ha niente da perdere. (barg)
Aggiungo: Blaze è una delle quattro o cinque persone sincere mai apparse nel mondo fasullissimo, plastificato e poseuristico del metal. Lo ribadisco perché invece i metalz amano riempirsi la bocca di paroloni come “integrità” e “moralità” e “artisticità”, come se il metalz non fosse mica il pop, vade retro! Uahahaha!
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Io ancora me lo ricordo al Gods del 2002. Arrivo allo stadio e vedo dei giovanotti inglesi accordare gli strumenti sul palco. Poi all’improvviso attaccano rabbiosi, e dopo due accordi sale sul palco l’animale con il cappellino da baseball, e dico: “ah, ma è già Blaze. Sentiamo”. Beh, presenza scenica del cantante a parte, è stato un concertone. Il metal quadrato e sincero come deve essere, umile ma diretto, sano, tirato, sudato. Bello.
E da lì ho capito che ogni singola nota di Blaze Bailey è un punto in meno a Steve Harris.
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io penso che se blaze fosse rimasto nei maiden e bruce avesse continuato da solo sarebbe stato molto ma molto meglio. infatti x factor e’ uno dei loro migliori lavori cosi’ come accident at birth di dickinson e’ un capolavoro. poi certo, virtual xi e’ cosi’ cosi’… pero’ appunto great rockn’roll swindle….confermo e ripeto a GRAN VOCE meglio se blaze fosse ancora nei maiden e bruce per i cazzi suoi!!!
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Bargò c’hai una penna che è più erogena di un blister di vibratori, accident’attè.
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Tevez is a twat! MUFC 4 LIFE…
LOVE UNITED HATE THE GLAZERS
2 parole su Blaze: X Factor era un disco fuori dai canoni Maideniani, però era qualcosa di diverso dal solito. Almeno là avevano provato a reinventarsi… il fatto che Balze poi non sia Bruce mi pare evidente… ed è proprio il fatto di non poter eseguire i vecchi cavalli di battaglia decentemente sul palco che ha portato al calcio in culo che gli è stato dato… comunque da allora io non ho comprato più manco mezzo disco dei Maiden… la reunion con i due chitarristi e Bruce mi è sempre puzzata di finto da miglia di distanza
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premettendo che a me è sempre piaciuto blaze,ho letto alcune sue interviste ed è commovente la schiettezza con cui parla dei concerti annullati per i pochi biglietti e cose così..forse è vero,lui sa di essere sfigato,ma per me è uno sfigato con le palle
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Dare a Blaze canzoni fatte su misura per Bruce è stata una delle piu grandi vigliaccate di sempre
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Grande Blaze, ho gelosamente custodito un suo autografo vergato alle transenne del backstage del Gods of Metal 2002, dove un gruppo di sparuti fan che richiamava i gruppi che passavano da quella parte per accedere al palco. L’unico che si avvicino’ è firmo decine di autografi fu lui, mentre un certo Fabio “qualcosachefiniscecon-one” ignorò totalmente i fan girandosi di spalle. Lo stimo da sempre…
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Fabio Cojone?
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Yes!
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Cazzo questo è fottuto rock’n’roll ,la vera vita per esse vera vita a da puzza, e lui la vita non la lava da The X Factor minimo, e poi i pork scratchings sono una figata, i live nei postacci sono una figata, la birra è una figata e tu mi hai commosso oggi…e se sarà maschio lo chiamerò BlazeBayley tuttoattaccato ecco.
p.s. sta canzone fa cacare forte
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Vabbè, dai. Ai tempi di X Factor o Virtual XI non era un grassone maialazzo, anzi ricordo pure il fascino che esercitava su qualche metallara. Ma voce pessima o no (no, secondo me) resta veramente uno dei più grandi emblemi dell’abnegazione in fatto di metal. L’eroe sconosciuto della working class metallara. Proveniente dalla fetida Birmingham mica dal granaio di Steve Harris. Che perde tutti i capelli, ingrassa come una botte ma è ancora pronto a spaccarti il culo se lo insulti o a stringerti la mano e abbracciarti se gli fai i complimenti a fine concerto. Uno che è stato vicino alla moglie malata fino alla fine mentre noi lo sfottevamo perchè faceva assurda cure contro la calvizie.
Blaze sa il fatto suo e noi siamo con lui.
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Io vidi gli Iron Maiden al Palaeur di Roma con Blaze, attorno al 1995 o 1996… Grandissimi ricordi. Blaze vive, la lucha sigue.
The X Factor (ma davvero si chiamava così o è la tv che influenza i miei ricordi) miglior disco degli Iron Maiden ma anche miglior disco in generale Mozart compreso.
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di Mozart ho visto un “Greatest Hits” all’autogrill (storia vera) che ti consiglio vivamente.
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The x factor mi piace tantissimo, lo considero uno dei migliori dischi dei Maiden e sono sicuro che anche Virtual XI sarebbe stato un signor album se a produrlo non fosse stato Harris, che all’epoca era ancora parecchio inesperto. Ritengo però che la voce di Blaze si adatti meglio a canzoni più oscure, “gotiche” e che in un contesto di metal classico perda molto. Non mi importa se il suo passato e presente sono fatti di heavy metal tradizionale, credo che la sua natura sia un’altra.
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secondo me il problema di X factor e virtual XI sono i suoni..di due chitarre non se ne sente mezza,specie in X factor
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Ammazza la panzazza!!! Cmq ricordo come fosse ieri X Factor con quel intro gregoriano meraviglioso. Bel disco davvero. Ricordo pure le interviste di Harris vs Dickinson tipo “lo odio non ci suonerei più insieme” e altre balle simili. Poi nel 99 la Reunion degli sfigati pensionati col cantante pilota di aerei. Ma dai mica siamo al mercato del pesce! Se non riescono più a fare musica allora andate a lavurà!!!
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“Brave New World” tu lo chiami “non riuscire più a fare musica”?
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eccolo qui in tutta la sua furia!
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non ho mai capito..ma che cazzo succede in questo video?cosa gli dicono e/o fanno di tanto grave?
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penso un bello sputazzo
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Ecco, mi mancava solo di sentire che the x factor è il miglior disco dei Maiden ( penso che iron maiden, killers,the number of the beast, piece of mind,powerslave, somewhere in time,seventh son siano “leggermente” migliori ).
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ma alla fine quante volte viene ripetuto il ritornello in The Angel and the gambler?
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te lo giuro che l’ho pure contato un paio di volte ma ogni volta mi dimentico il numero. la linea ‘do you think i’m a savior etc’ viene ripetuta almeno una trentina di volta, se non ricordo male.
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Sembra Lorenz.
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cazzo hai ragione! è UGUALE!!!
ehhhhhhh uanaganaaaaaaaaa
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Blaze Bayley non è solo uno sfigato… è un pazzo psicotico!
sabato scorso al woodstock di grandate ha pestato uno dei musicisti (che, detto per inciso, è finito in ospedale) degli hideweaver, la band che apriva il suo show…
altro che classe operaia, sto qua venderebbe sua madre per 10 euro…
non c’è niente di sincero e onesto in the great rock’n’roll swindle… ma nemmeno negli avvoltoi che continuano a cibarsi dei resti di ciò che è stato… solo una gran tristezza
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e l’ha picchiato per guadagnare soldi?
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