Portland souvenir: nuovo video dei Red Fang
“Ma questa stazione radio passa solo pezzi dei Grateful Dead?” “Eh, sì” “Ma com’è possibile una cosa del genere?” “Siamo a Portland”
Come insegna il vecchio Chuck Palahniuk in uno dei suoi libri più godibili, Portland è sicuramente uno dei luoghi più divertenti e assurdi d’America.
Forte della concentrazione di homeless e del tasso di prostitute pro capite maggiori degli Usa, nonché di una quantità incredibile di cinemini osé muy vintage e club per scambisti che le ha fatto guadagnare l’appellativo di Pornland (ricordiamoci che siamo in una nazione dove la morale puritana fa sì che in alcuni stati una semplice fellatio sia considerata reato, come ha imparato malgré soi‘ quel porcellone di Dominique Strauss-Kahn; del resto l’Oregon viene chiamato il Beaver State e chi ha qualche familiarità con lo slang americano più triviale potrà trarre tutte le conclusioni del caso) questa sorta di Amsterdam sulla west coast sembra una specie di sogno hippie a occhi aperti dove i vecchietti che fanno le vasche per il boulevard sono ricoperti di tatuaggi e bigiotteria etnica, un bar su due ha solo cucina vegan, le librerie del centro hanno l’opera omnia di Rosa Luxemburg in vetrina e tutti hanno la loro brava coltivazione di marijuana più o meno terapeutica nel giardino dietro casa. Insomma, per farvela breve, Portland va amata incondizionatamente perché è una città fatta a misura di cannabinomane (lo stereotipo che hanno nel resto degli Usa della popolazione locale è molto simile a quello che una decina d’anni fa avevamo noi del fuori sede a Bologna), e gente come i Red Fang poteva arrivare solo da qui. Dediti ad uno stonerone fuzzone che non potrà non piacere a tutti gli amanti della sweet leaf, i nostri amici hanno appena pubblicato un nuovo album, Murder The Mountains, prodotto da Chris Funk dei concittadini The Decemberists (se vi piace il folk rock sessantiano bucolico e strafattone procuratevi il loro ultimo album The King Is Dead) dal quale è stato tratto il simpatico video di cui sopra, dove si vedono i nostri amici dilapidare nel modo più demente possibile l’assegno da 5mila dollari spedito loro dalla Relapse per girarlo e, in generale, spendere il loro tempo nel modo più inane e deteriore come ogni buon portlandese (o portlandiano? portlandino? Boh…). E, fidatevi, comprare 80 galloni di latte e andarcisi a sfasciare contro con la macchina ubriachi lì è sicuramente considerato uno dei modi più hip e creativi per sputtanare l’assegno di disoccupazione. Se vincessi una green card mi trasferirei subito a Portland, così poi la sera esco con i Red Fang e andiamo a farci i sifoni. (Ciccio Russo)
ahahhaha andiamo a farci i sifoni ahhaha grande
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Come vorrei essere nato a Portland.
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Ascoltato e decisamente apprezzato!
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gran pezzo e video spettacolare…e pensare che prima come “ganja music” oltre al reggae d’annata ti tiravano dietro solo improbabili sitar computerizzati…
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Grande gruppo
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