Tag Archives: viking metal

Avere vent’anni: ENSLAVED – Blodhemn

Nella lunga storia degli Enslaved, Blodhemn è uno dei lavori meno citati; di sicuro è un episodio considerato minore, specie in rapporto alla discografia degli anni Novanta. Una definizione che poi non è sbagliatissima, ma non certo perché il disco sia brutto, o poco interessante: io stesso l’ho riscoperto parecchi anni dopo, dato che alla sua uscita lo accolsi con

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Avere vent’anni: FALKENBACH – …magni blandinn ok megintíri…

…en their medh riki fara… terminava sulle note della divina …into the Ardent Awaited Land… che rappresentava un po’ una manifestazione di intenti rispetto al dove e al come si sarebbe mosso il suono e lo stile di Falkenbach negli anni a venire. Infatti …magni blandinn ok megintíri… riprende precisamente da quell’incedere cadenzato ed epico così tipicamente falkenbachiano (se vogliamo bathoriano) segnando

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Avere vent’anni: KAMPFAR – Mellom Skogkledde Aaser

Penso che Mellom Skogkledde Aaser sia il primo disco black metal che abbia mai ascoltato in vita mia. O questo o In The Nightside Eclipse, i ricordi si fanno vaghi. La mia lunga strada per l’inferno è comunque partita da Emperor e Kampfar, e una cosa la ricordo benissimo: dapprincipio non mi piacque per niente questa roba incomprensibile e registrata

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Avere vent’anni: ENSLAVED – Eld  

Signori e signore, il viking metal. Quello vero, quantomeno inteso nell’accezione originaria, piuttosto lontano da ciò che spesso oggi è considerato tale. Eld, secondo disco (e mezzo) degli Enslaved, già mostrava la tendenza allo slancio in avanti della band norvegese, che peraltro adesso, a vent’anni e dieci dischi di distanza, ne è diventata probabilmente la caratteristica principale. Dopo Frost, tutto

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Avere vent’anni: FALKENBACH – …en their medh riki fara…

Nei primi anni ’90 la No Colours Records tirava fuori a ripetizione gruppi dal notevole necrocvltismo, tipo Forgotten Woods, Veles, Absurd, Graveland, Urgehal. Tutta roba abbastanza putrida con le copertine disegnate a matita e in bianco e nero. In questo cielo nero di ignoranza profonda, paganesimo becero, germanismo, satanismo, wotanismo, nazional-socialismo e chi più ne ha più ne metta, ad

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