Iniziamo bene l’anno: OBITUARY – Dying of Everything
La crisi creativa è ormai alle spalle: gli Obituary hanno ritrovato lo smalto e l’energia di un tempo e il loro nuovo album è il migliore da Frozen In Time.
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La crisi creativa è ormai alle spalle: gli Obituary hanno ritrovato lo smalto e l’energia di un tempo e il loro nuovo album è il migliore da Frozen In Time.
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Cosa si prova la prima volta che si vede Cannibal Holocaust, ribadire che La casa sperduta nel parco è molto meglio de L’ultima casa a sinistra e un ricordo personale di Ruggero Deodato.
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Una serata memorabile che sublima e conferma tutto ciò che gli Unida avevano significato per un ragazzino quindicenne. Anche con John Garcia assente.
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Il delirio di onnipotenza dei Manowar.
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Appassionata difesa di A Night at the Opera, ultimo capolavoro dei Blind Guardian, e del perché non teme il confronto col precedente Nightfall in Middle-Earth.
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