NACHTIG – Eisig´ Romantik

È uscito anche il quinto album dei tedeschi Nachtig, progetto solista di quel V.V. che suona anche nei Valosta Varjoon (di cui vi ho già parlato qui) e nei Cosmic Burial, questi ultimi autori di un cosmic black metal non straordinario, a mio parere. L’evoluzione verso uno stile sempre più romantico ed evocativo prosegue senza intoppi, i quattro pezzi – tutti oltre i dieci minuti di durata – sono ancora più lenti rispetto a quelli del disco precedente ma i riff sono ancora più melodici ed orecchiabili, e in non pochi frangenti abbracciano sia il post-black di entità come Fen (gli ultimi, i meno aggressivi, che in più occasioni vengono richiamati dall’area del cervello che si occupa della memoria) sia certi schemi melodici blackened doom dei primi Swallow the Sun. Ad esempio nell’ultimo pezzo Der Klang der Natur, specialmente verso il finale, i riff esplorano situazioni consone alle arti del psycho/prog, a dimostrazione di come il songwriting dei Nachtig odierni sia vario ed ispirato, complessivamente più intricato di quanto abbiamo potuto ascoltare nei precedenti quattro album, che ribadisco essere tutti quanti di assoluto livello. In questo Eisig’ Romantik sono incastonate melodie accattivanti che hanno il preciso scopo di essere memorizzate per lungo tempo, cosa che i Nachtig del passato curavano meno, essendo più canonicamente volti a suonare dark black metal.

La voce in screaming fisso è un po’ troppo monocorde, e questo è l’unico difetto riscontrabile in tutto il disco: dettaglio marginale fin che si vuole, ma, se il tipo cantasse un filino meglio, male non farebbe… Fino al lavoro precedente la cosa non si notava perché, pur essendo un album melodico e d’atmosfera, era ancora pienamente inserito nel contesto black metal simil-depressive, cupo, rallentato ed autunnale; qui la musica è più evocativa e romantica, e per lungo tempo esce dal black metal puro e semplice per avventurarsi in ottiche nuove, visioni di musica che il Nostro è compositivamente in grado di approcciare e maneggiare con dimestichezza. Solo che a questo punto è necessario fare di più, curare meglio tutti i dettagli, e la voce non è certo un aspetto secondario. Per quanto riguarda la stesura dei riff e di come vadano suonati in modo efficace non ci sono difetti riscontrabili, anzi, solo pregi e pure importanti. Eisig’ Romantik è senz’alcun dubbio un disco che merita rispetto ed attenzione e che affascina l’ascoltatore per tutti i suoi circa tre quarti d’ora di durata. Non mi stupirei che già dal prossimo lavoro potremo ascoltare una versione dei Nachtig più distante ancora da questo black metal oscuro ed angoscioso, nel frattempo possiamo goderci un altro gioiellino in questo 2023 che sta regalando gioie a ripetizione, a partire dai Vahrzaw passando per Nemesis Sopor, Blaze of Sorrow, Ars Manifestia, Untier, Antrisch… alla faccia del bicarbonato di sodio. (Griffar)

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