Gli Alestorm come l’acqua tonica: Curse of the Crystal Coconut

Maurizio Diaz: Il nuovo Curse of the Crystal Coconut ha la stessa valenza di una bibita ghiacciata d’estate: fresca, zuccherina e che non ti toglie la sete. Non c’è niente che non vada, è buona e fresca, ti da sollievo lì per lì. Qual è la vostra bibita preferita? Team Coca-Cola o team Pepsi? Magari entrambe, però personalmente se proprio mi tocca di fare l’aperitivo analcolico spesso ricado sulla tonica o sul Crodino. Salvo poi pentirmene amaramente perché alla fine preferivo una bella media chiara, e la bibitina mi lascia sempre un po’ così. Ogni volta che ci cado mi stupisco, non sono più di primo pelo per permettermi cose del genere. Ecco, il nuovo Alestorm ha un po’ questa caratteristica: è come quando ti siedi per un aperitivo con gli amici, sei bello carico e poi, quando il giro delle comande finisce, tutti prendono un analcolico. E che cazzo. Allora sapete cosa dovete fare? Prendetevi una birra, anzi due, che tanto uno che vi porta a casa lo trovate. Se la prendete così magari riuscite anche ad apprezzare cose più allegrotte come Pirate’s Scorn, la bellissima Treasure Chest Party Quest, Chomp Chomp e i soliti sea shanty che ci cadono in mezzo ogni volta. Pure Tortuga potrebbe sembrare un po’ meglio, una volta rimosso quell’imbarazzante video che ci hanno montato su. Ciò non toglie che sia una cosa neanche più di tanto imbarazzante, quanto non così tanto pazzerella come vorrebbero. Certo, se ripenso alle quantità di rum, whiskey e birra di qualità infima che scorrevano ai tempi della Golden Age, beh, l’amarognolo dell’acqua tonica un po’ su mi torna.

Alestorm_2020_CurseOfTheCrystalCoconut_cover

Roberto dice sempre che gli Alestorm fanno schifo da quando Bowes si è sposato. Non ero totalmente d’accordo, dato che il disco prima di questo alla fine era carino, ma qui la parabola è assolutamente discendente e ho paura che alla fine avesse ragione lui. Pure il pezzo epico è sciapo, è vero che riprende la vecchia Wooden Leg, però bisogna ammettere che basta una Man the Pumps per spezzarle le reni. Non commento neanche il disco-bonus in otto bit che sembra messo li giusto perché ci deve stare. Piccola nota di colore a margine: nel sopracitato pezzo a un certo punto sembra che compaia Sakis Tolis a cantare in spagnolo. Ovviamente non è così, ma mi viene addirittura da pensare che, magari, un’azzardata collaborazione potrebbe risollevare le sorti di un gruppo che sta riuscendo a produrre solo delle cacatine divertenti. Dai cazzo, va bene il Covid, animo però!

Trainspotting: Ribadisco che gli Alestorm sono peggiorati da quando Bowes si è sposato. Prima si sentiva la spensieratezza e la cazzaraggine vera, non mediata, di uno scozzese che dopo la laurea in matematica ha mandato affanculo tutto e si è messo a girare il mondo perennemente ubriaco cantando di pirati e pappagalli; e gli Alestorm non avevano uguali in questo senso, per attitudine, tematiche e approccio. Da qualche album a questa parte invece gli Alestorm sembrano un gruppo normale che cerca disperatamente di essere simpatico e divertente e, come spesso accade, il più delle volte finisce per mettere tristezza. Tortuga fa schifo e basta, e non è colpa del video ma è colpa del fatto che è un pezzo stupido con la parte rappata stupida che tenta in tutti i modi di essere orecchiabile e leggero quando invece è pesante come un’enorme incudine di ferro lasciata cadere dal sesto piano sui tuoi testicoli. Poi ci sono dei pezzi più gradevoli come Zombies Ate my Pirate Ship o Call of the Waves, le uniche due davvero carine dell’album, ma per il resto si parla sempre di cazzatine, buoni spunti lasciati a metà che peraltro darebbero tutta un’altra impressione se a firmarli non fossero quelli che fecero uscire quei capolavori di Captain Morgan’s Revenge e Back through Time. Di sicuro Curse of the Crystal Coconut è il peggiore disco degli Alestorm finora; ma noi gli vogliamo ancora troppo bene per non augurarci che si possano riprendere in qualche modo.

7 commenti

  • Non mi stupirei se, alla fine, il disco extra in 16-bit risulti migliore dell’album vero.

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  • Andrew 'Old and Wise'

    Personalmente , ritengo che Sabaton e Powerwolf abbiano il loro PERCHE’ . Gli Alestorm solo un gigantesco PERCHE’????

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    • Sono totalmente in disaccordo, ma capisco. Per me fa parte di un’evoluzione. Si vede che non vogliono fare sempre la stessa cosa. Poi è sempre quello il discorso c’è chi non ama il nuovo e a chi piace. Sono solo progetti molto diversi

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  • Pensavo peggio ma speravo meglio

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  • Purtroppo niente di nuovo e niente di peggio dello scorso “No grave but the sea”. Si salvano un paio di canzoni che possono cambiare a seconda dei gusti di ciascuno. Da ascoltare per curiosità e per devozione per quello che sono stati, per poi passare ad altro.

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  • Confermo Barg sulle uniche due salvabili del lotto. Non si arrabbi Maurizio, ma qual è la vostra bibita preferita senza apostrofo.

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  • Sergente Kabukiman

    E dire che io dopo un mezzo ascolto su sputofy ho detto “fanculo mi sta prendendo bene” e sono andato ad ordinarlo nel mio negozio di fiducia. Sergente Kabukiman aiuta l’economia locale e paga le bollette ai pirati in infradito. Probabilmente me ne dimenticherò dopo un paio di ascolti, ma poteva andarmi peggio, avrei potuto ordinare boh, gli emmure.

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