Avere vent’anni: PANZER DIVISION MARDUK

Allora, amici e fratelli del vero metal, come va la vita? State trascorrendo una placida e serena esistenza come si confà al migliore dei mondi possibili, attorniati da persone sorridenti che vi trasmettono sentimenti positivi e che farebbero qualsiasi cosa per voi? Trascorrete gli anni seguendo il ciclo delle stagioni, con la calma certezza che non potrà esserci nulla che possa scalfire la vostra serenità? La mattina aprite gli occhi felici di essere al mondo, spalancando le finestre e lasciandovi inondare dal dolce tepore del sole che sorge davanti a voi, cullati dal canto dei passerotti e impazienti di iniziare una nuova splendida giornata?

Lasciatemi indovinare: no. La vita è una merda, la città in cui vivete è un incubo di asfalto che brucia, la gente urla ai semafori e ogni volta che pensate di aver sperimentato il fondo dell’abisso della miseria umana spunta sempre fuori qualcuno che riesce a stupirvi? Penso che la risposta a queste domande invece sia sì, perché altrimenti molto probabilmente non stareste leggendo Metal Skunk. La soluzione a tutti i problemi è tendenzialmente il metallo, o comunque passa necessariamente per il metallo; nello specifico ora si tratta di capire quale sia il disco catartico per eccellenza, quello che ha il potere di farti passare le nubi sulla testa e di dire VAFFANCULO.

Per me è Panzer Division Marduk. Galbani vuol dire fiducia e Panzer Division Marduk vuol dire VAFFANCULO. Qualsiasi cosa vi succeda, qualsiasi afflizione frustri la vostra esistenza e vi incupisca, Panzer Division Marduk vi allevierà la sofferenza e vi stamperà anche un sorriso in faccia.

Panzer Division Marduk è irrompere in un arsenale militare con un lanciagranate, rubare un carro armato e girare per le strade della città distruggendo i palazzi. Dare una testata in bocca al tabaccaio che ti si rivolge male e prenderlo a pugni in faccia finché non muore. Sparare col bazooka alla tizia sudaticcia e puzzolente che continua a pestarti i piedi e sventolarti l’ascella in faccia nel vagone della metropolitana strapieno e rovente delle 6 di pomeriggio. Stroncare l’ennesimo litigio con la fidanzatina rompicoglioni gridandole in faccia DEATH RIPS THE SKY – DOMINATION GIVES PRAISE TO THE BEAST e poi prenderla, buttarla di sotto e spararle in volo col solito bazooka gridando PANZER DIVISION MARDUK ENGULFS YOU IN FIRE. Lanciare bombe a grappolo sui bambini che giocano a pallone la domenica mattina presto usando le serrande come porta. Falciare con un elicottero d’assalto le vie del centro affollate di turisti e di tamarri vestiti come Fabrizio Corona che si frappongono tra te e l’ultimo tram utile per arrivare in tempo a destinazione. L’unica vera risposta possibile alla musica di merda che ti rintrona le orecchie quando per qualche infausta concatenazione di avvenimenti ti ritrovi costretto a passare delle ore in qualche negozio o centro commerciale.

Panzer Division Marduk è il Reign in Blood della sua epoca. Lo so, non c’entra niente e il paragone è per molti versi infausto. Però quando ero ragazzino Reign in Blood veniva sempre dipinto come la massima espressione possibile dell’estremo in ogni sua sfumatura: lo è tuttora, da un certo punto di vista, ma per me l’associazione immediata al concetto di estremo è con Panzer Division Marduk. Non è morboso, torbido e malato come Reign in Blood, anzi: è una tamarrata. Però è la tamarrata più estrema che mi venga in mente: ci sono una valanga di gruppi che suonano più veloce, più incasinato e più rumoroso, e i Marduk peraltro hanno sempre cercato di essere melodici, per quanto il genere glielo permettesse; ma nessuno dei suddetti dischi mi riesce a prendere per lo stomaco quanto Panzer Division Marduk, che dura mezz’ora e sembrano cinque minuti, che non ti annoia né ti rincoglionisce mai, che ti mette il sorrisetto in faccia e ti restituisce al mondo come una persona nuova, più tranquilla e paradossalmente meno propensa a compiere qualche atto di violenza immotivata. In questi vent’anni Panzer Division Marduk ha salvato parecchie vite dalla furia omicida, solitamente giustificata, di gente che è arrivata a tanto così dallo svaligiare un negozio di armi da fuoco e sparare a persone e cose tipo Schwarzenegger in Commando. Date il Nobel per la pace a Panzer Division Marduk, che se lo merita sul serio. (barg)

8 commenti

  • Parole ”sante” un disco il disco che alla fine della mezz’ora placa la furia omicida verso il genere umano sembra un paradosso ma è cosi.
    Barg hai scritto le cose giuste

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  • Le donne che si mettono davanti ai tornelli della metro a rovistare nella borsa per cercare il biglietto: quelle donne andrebbero uccise aschiaffi. Dar loro talmente tanti schiaffi che la faccia inizia a deformarsi e perdere pezzi diventando un ammasso di carne sangue e ossa, poi prendere il loro telefono, fargli un selfie e metterglielo come immagine di profilo di instagram…per sempre.

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  • Boh io l’ho sempre trovato una tamarrata inutile questo disco, improponibile ogni paragone con i precedenti.

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  • Il paragone con Reign in Blood, già intravisto su queste pagine, è piuttosto appropriato: Panzer Division Marduk arrivò nel decennio successivo e, come il disco degli Slayer, è una raffica di potenza e cattiveria senza respiro, ma attualizzato per il suo tempo. Forse non fu così epocale come Reign in Blood, del resto erano altri tempi, però ebbe comunque il merito di segnare un nuovo paradigma nel black metal, o in generale nel metal estremo. Non fu nemmeno esente da critiche di simpatie NS, proprio come Reign. Vere o presunte, queste voci non fanno che incrementare l’estremismo nero e misantropico dell’opera.
    Grande Barg.

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  • so che in giro per l’ iperspazio c’e’un cofanetto con dentro informazioni sulla terra e il genere umano molto confortanti con tanto di saluti in tutte le lingue e vociare di bimbi ! ecco dove dovrebbe finire questo CD ! Amen.

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  • Grande, anche io ho sempre pensato che fosse il “RIB” del black metal. Un abbraccio.

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  • C’è una frase che scrisse Ciccio (mi pare fosse sullo speciale dei dischi per spaccarsi in palestra) che gli ho rubato e uso sempre per parlare di Panzer Division a chi non lo conosce: “non hai neanche bisogno di bestemmiare, i Marduk lo fanno al posto tuo”.
    Una bordata dietro l’altra e dal sicuro effetto terapeutico. Per rilassarsi dopo o durante una giornata veramente di merda non c’è niente di meglio. E il fatto che lo abbia ascoltato fino a consumarlo è tutto fuorchè un buon segno.

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